A cosa serve la giovanile

Francesco Bussola
3 min readDec 9, 2014

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A seguito di un post di Dario Ballini, si sta sviluppando su ateniesi.it un vivo dibattito (qui Marco Sarracino, qui Tania Ruffa) sui Giovani Democratici, la giovanile del Partito Democratico. Da una parte chi sostiene che l’esperienza dei GD sia un fallimento politico, dall’altra chi li ritiene essenziali per la vita del partito. Al netto della diatriba ‘FutureDem’ vs ‘GD’ (non ha assolutamente senso mettere in contrapposizione la giovanile di un partito con un’associazione indipendente… e il discorso vale sia per Dario che per Marco e Tania), il post che ho trovato più interessante e completo è quello di Tania, nel senso che prova a rispondere alle perplessità che anche io ho sempre avuto.
Però non mi convince del tutto e non lo fa per varie ragioni.
Prima ragione — fasce d’età
Sarà che sono un sognatore, ma una giovanile che “racchiude al suo interno moltissimi ragazzi tra i 14 e i 30 anni”, non mi convince molto. Ritengo che un trentenne abbia molto poco da spartire con un quindicenne. Se veramente la giovanile vuole essere un luogo di orizzontalità, in cui i giovani si confrontano tra loro, forse la fascia delle età andrebbe ridotta. Secondo me a 25 anni, ma probabilmente anche prima, si è abbastanza maturi per non sentirsi più “giovani”, ma uomini e donne pronti a scrivere il proprio destino. Presumo però che, così facendo, nella giovanile rimarrebbero ben pochi. Ecco una buona domanda: quanti sono percentualmente gli iscritti alla giovanile tra i 14 e i 24 anni? Temo un po’ la risposta.
Seconda ragione — formazione politica
Fortunatamente la giovanile, quando riesce, fa formazione. Sicuri però che debba essere questo il ruolo della giovanile? Non avrebbe più senso che questa proposta formativa arrivasse automaticamente dal PD?
Terza ragione — confronto
Se l’obiettivo è il confronto e la partecipazione, domando: sicuri che la diffusione delle idee, delle decine di proposte, dei disegni di legge sia così efficace? Sicuri che si riesca a raggiungere veramente i giovani anche nelle province? Quali azioni sono state pensate per aumentare gli iscritti della giovanile? E, non ultima, perché il sito dei GD è offline? (spending review? Aprire un sito costa annualmente 50 euro. Per gestirlo alla grande basta una squadra di 10 volontari)

Il mio modello ideale
Nel mio modello ideale la giovanile del partito accoglie ragazzi dai 14 ai 25 anni, che stanno cominciando a scoprire il mondo della politica. È un luogo per giovani e di giovani che hanno bisogno di entrare a far parte di una comunità a piccoli passi. In questo luogo possono portare avanti alcune battaglie politiche di loro interesse riguardanti la scuola, l’università e la loro visione di futuro. Contemporaneamente vivono la formazione politica organizzata per loro dal partito, studiano e mettono in atto azioni concrete sul territorio, rivolte principalmente alla loro fascia d’età. Ma non lo fanno perché a Tizio, nella provincia di Biella, è venuta un’idea. O meglio, non solo. Lo fanno seguendo un programma nazionale di eventi finalizzato a coinvolgere giovani nella discussione pubblica, magari attirando tutti quelli che nel PD ancora non si riconoscono. E soprattutto la giovanile non diventa un parcheggio in attesa che la “politica” liberi un posto.

Categorie: Politica

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Francesco Bussola

Dottore di ricerca in fisica, insegnante di scuola superiore, divulgatore scientifico. Gestisco Space break, una newsletter di fisica e esplorazioni spaziali.