Perché questo libro?

Cosa significa oggi essere cittadini in una società divenuta sempre più interconnessa e complessa proprio per la grande diffusione delle tecnologie digitali e dei servizi di Internet?

Non si tratta solo di capire il funzionamento e l’uso degli strumenti digitali. Non basta (illudersi di) reprimere a livello normativo fake news e hate speech. Non basta fare corsi di coding o hackathon e creare tanti makers. Un mondo nuovo si è dischiuso di fronte a noi, complesso, vasto, articolato: come accompagnare e sostenere tutti i cittadini e — ancora più importante — i nostri giovani nella sua esplorazione e scoperta?

Si tratta di fenomeni che stanno segnando un’epoca e non è semplice né immediato identificare ricette in grado di indirizzare compiutamente il tema. Una leva essenziale è l’educazione (non semplicemente la formazione!): solo cittadini più maturi e consapevoli saranno in grado di muoversi in un mondo sempre più complesso e articolato. Inoltre, tutte le diverse anime e componenti della società moderna, a cominciare dal mondo dell’informazione, devono fare un salto di qualità di merito e di metodo. Non se ne esce con interventi unilaterali, semplicistici o, peggio, verticistico-repressivi.

In queste pagine vorrei riflettere su questi temi senza l’ambizione di fornire risposte definitive e complete, ma cercando di imparare condividendo. Sono sempre più convinto che per consolidare idee, validarle e raffinarle sia necessario provare a strutturarle in testi scritti. Scrivere aiuta a ragionare e criticare. Queste pagine rappresentano innanzi tutto un lavoro che devo a me stesso, un esercizio di razionalizzazione e organizzazione di idee e contributi che spero possa essere utile al confronto e allo sviluppo di un comune sentire su questioni così delicate e importanti.