Processing Community Day in Italia
Tre giornate in tre città differenti per celebrare le arti, la programmazione e la diversità.
A due anni di distanza dal primo Processing Community Day, tenutosi al MIT Media Lab di Boston nel 2017, la Processing Foundation ha organizzato per il 2019 una nuova edizione dell’evento.
L’obiettivo principale del Processing Community Day 2019 era aumentare il coinvolgimento delle persone e accrescere la community che ruota intorno a Processing e, più in generale, al mondo del creative coding.
Un’altra importante novità dell’edizione 2019, oltre all’incontro principale all’UCLA di Los Angeles, è stata l’introduzione del PCD Worldwide ovvero la possibilità di organizzare eventi locali sparsi in giro per il mondo.
Dato che uno degli obiettivi principali che, fin dalla nascita dell’associazione, ci siamo posti come Codice Inutile era quello di sviluppare una community di creative coders nel nostro paese, abbiamo colto immediatamente l’opportunità di organizzare dei Processing Community Day in Italia.
Nell’ottica di raggiungere un numero maggiore di persone rispetto al passato, l’idea è stata da subito coprire l’intera penisola. Il risultato, grazie al supporto di volontari e realtà che hanno sostenuto l’iniziativa sono stati tre eventi in tre città differenti: Milano, Roma e Bari.
Milano
Milano è la città che ha visto nascere l’associazione ed è anche la città in cui più frequentemente organizziamo incontri. A Milano, lo ammettiamo, giochiamo un po’ in casa.
Nonostante questo abbiamo comunque deciso di organizzare la serata in uno spazio diverso dal solito invitando persone esterne all’associazione che potessero mostrare i loro progetti e ispirare i partecipanti.
L’incontro si è svolto il 31 gennaio da Mikamai di fronte a un pubblico molto eterogeneo: c’erano sviluppatori ma anche tanti artisti. Ancora una volta, credo, siamo riusciti a far dialogare questi due mondi solo apparentemente distanti.
Una delle presentazioni che ha catturato maggiormente l’attenzione dei partecipanti è stata quella di Antonio Belluscio, con il suo talk “Gioie e dolori di un creative coder vent’anni prima di Processing”: una panoramica storica dell’evoluzione dei computer e della tecnologia, dei linguaggi di programmazione e della ricerca artistica personale.
Una piccola nota di orgoglio, da parte di chi scrive, va anche per l’ultima speaker della serata Amalia Bonanno, che fu una dei partecipanti ai primi workshop che organizzammo con Codice Inutile a Verona nel 2016. È stato bellissimo vedere come, grazie anche a quell’esperienza, ha sviluppato un percorso per integrare la programmazione nell’insegnamento della matematica nelle scuole.
Roma
L’evento di Roma aveva un programma completamente differente rispetto a quello di Milano: ci sono state diverse presentazioni tenute da professionisti intervallate da piccole esercitazioni di creative coding e un piccolo Hackaton.
È davvero difficile, anche a posteriori, stabilire la presentazione più bella o interessante perché ciascuna, a modo suo, ci ha lasciato qualcosa. Siamo passati da discussioni filosofiche a esempi molti pratici: si è parlato di alfabeti, creatività, Arduino, Photoshop, interaction design, installazioni e linguaggi di programmazione differenti
Il motto della giornata, venuto fuori quasi per caso in una delle prime presentazioni, è stato “è arrivato il momento di uscire il codice”: dobbiamo mostrare quali sono le potenzialità e fare rete.
Bari
Organizzare un evento a Bari è stato il nostro salto nel vuoto. Il supporto della Scuola Open Source è stato di fondamentale importanza per riuscire a organizzare un evento di successo.
Rispetto alle due date precedenti il focus del Processing Community Day di Bari è stato realizzare un workshop introduttivo su Processing per dare la possibilità ai partecipanti, la maggior parte dei quali non aveva mai scritto una riga di codice, di capire quanto sia sbagliata l’idea che la programmazione sia difficile.
Molto interessanti sono state le presentazioni di Alessandro, direttore didattico di SOS che ci ha mostrato una serie di esempi di design generativo applicato alla tipografia e di Veronica che ha mostrato come sia possibile integrare Processing con la danza o, più in generale, le performance.
🙏 Ringraziamenti vari
Il Processing Community Day in Italia è stato un successo grazie al lavoro volontario di molte persone e al sostegno di alcune realtà sul territorio. Per questo credo sia giusto dedicare questo spazio per ringraziarli tutti:
Alka, Elisa, Valerio, Alessandro e Aurelio per l’organizzazione, Mattia per le foto, Mikamai, Famocose e La Scuola Open Source per l’ospitalità, Fabio, Marius, Antonio, Simone, Amalia, Leonardo, Marco, Stefano, Nicola, Bruno, Enrico e Veronica per aver condiviso le loro esperienze e i loro progetti. Tutti i partecipanti e, in particolare, chi ha deciso di sostenere la realizzazione degli eventi con una donazione.
🔥 I prossimi passi
Questa esperienza ci ha fatto capire che in Italia ci sono molti professionisti ma manca ancora una vera e propria community, che condividere cose su internet è bello ma incontrarsi di persona lo è molto di più, che c’è la necessità di parlare di programmazione e arte (in senso lato) e di far capire che queste due cose possono stare bene assieme.
Abbiamo capito che con Codice Inutile siamo sulla strada giusta ma che c’è ancora molto lavoro da fare.
Se ti stai chiedendo cosa puoi fare per darci una mano: è possibile sostenere l’attività dell’associazione 👍 tesserandosi per il 2019, 💌 iscrivendosi alla newsletter oppure sul 👥 canale Slack.