Altovicentino e dintorni: breve lista di gruppi che meritano la vostra attenzione

Gabriele Leoni
Collettivo Zero
Published in
5 min readOct 15, 2018
Bruuno.

Nascere, crescere e vivere in provincia ha una serie di sfaccettature e di peculiarità che chi ha sempre beneficiato dei pro e dei contro di vivere in grandi centri urbani non può capire.
Lo capiamo, noi “provincialotti”, nel momento in cui, usciti dal guscio del proprio paesello nascosto al mondo, ci approcciamo alle scuole superiori e poi, in maniera esponenziale, all'università con vita da fuori sede annessa; lo comprendiamo nella praticità quando dobbiamo prendere l’autostrada per andare in qualche città, per la mezz'ora (minimo) sicura di macchina che impieghiamo per qualsiasi evento interessante che ci capiti abbastanza vicino, per l’aria non ancora così torbida di smog.

Tutta questa dimensione ed habitat influisce anche sulla vita dei musicisti, soprattutto quelli alle prime armi, soprattutto i gruppi emergenti.

La provincia, in questo caso, presenta situazioni di grandissimo disagio: disseminata di locali inadatti a tenere concerti e di cover band hard rock selvagge, il musicista provinciale emergente deve destreggiarsi tra il sempreverde “ma tu, quanta gente mi porti?”, il cachet che consiste in bruschetta più bibita, luoghi adibiti a sale prove comunitarie che cadono a pezzi, un pubblico per lo più interessato alla serata Happy Hour che non alla band in “sottofondo”, i moltissimi km macinati alla ricerca di luoghi ideali dove poter provare.
Di queste situazioni ne è pieno anche il nord della provincia di Vicenza.

Tango, Zebra

Se in estate una buona dose di piccoli festival (su tutti l’ormai storica AnguriaraFara e il sempre più sofisticato Line Festival) tiene viva la scena con grande interesse, da Settembre a Maggio la situazione diventa un pelo più disperata.
Sono veramente sempre meno i locali veramente attrezzati per far suonare, è sempre più raro trovare gestori pronti ad investire su giovani gruppi emergenti, il pubblico è sempre meno interessato a concerti ed eventi musicali. Ma questo non impedisce a chi ha voglia di mettersi in gioco di provarci, di organizzare serate, di riuscire a portare a più gente possibile la propria musica.

Ecco che anche in un luogo estremamente provinciale come l’altovicentino, tra un forte sentimento padano e aperitivi a base di Spritz Aperol, esiste una scena che vive, sopravvive, ed ha molto da poter offrire a livello di qualità e originalità. In questa scena, supportata da persone e collettivi che si mobilitano moltissimo per smuovere le acque (esempio su tutti, i ragazzi di Red Eyes Dischi), ci sono dei gruppi incredibili che meriterebbero una grandissima visibilità e non solo di essere i classici local heroes della zona.

Ecco a voi qualche gruppo che vi raccomando.

ZEBRA

Direttamente da Bassano del Grappa abbiamo gli Zebra, trio chitarra basso batteria che gira il veneto, e non solo, dal 2014.
I ragazzi all'attivo hanno 2 EP, il primo, “Homo Habilis”, pubblicato verso la fine del 2014, mentre il secondo, intitolato “Tango”, uscito a Marzo 2017.

La loro musica si muove tra linee strumentali arzigogolatamente incalzanti, melodie sinuose e sterzate inaspettate dentro le loro canzoni. Ascoltarli è come entrare in una giungla inquieta o ritrovarsi in Twin Peaks, ambientato però a Buenos Aires. Prendere ad esempio brani come Harmony, dove il pezzo vive di 3 momenti completamente slegati tra loro, o Branco, dove un funky nevrotico scivola in spazi enormi e trasognanti.

In live la band conferma la qualità trovata nei dischi, grazie ad una grande intesa tra i tre e una sensibilità molto psichedelica. Hanno condiviso, nel corso di questi anni, il palco con nomi grossi quali Verdena, Cosmo, Iosonouncane, Bud Spencer Blues Explosion, Fast Animals & Slow Kids, Giungla, Be Forest, Soviet Soviet. Gli Zebra sono quel gruppo che non ti aspetti, che con una grande conoscenza dei propri mezzi riescono ad aprire l’ascoltatore a immagini e mondi del tutto differenti. Ascoltare per credere.

LA LIBERTÀ IN OFFERTA

Giovanissimi, l’età media si aggira poco sopra i vent'anni, La Libertà in Offerta sono 4 ragazzi che vengono direttamente da Fara Vicentino, proponendo un Folk-Rock emotivo, pronto a scaldare il cuore tra chitarre grezze e taglienti. con grandi rimandi a quel retroterra italico bazzicato da band come Zen Circus, Fast Animals & Slow Kids o Fine Before You Came.

Il tutto è supportato da testi in italiano, che riescono a catturare l’intensità della loro musica grazie a immagini nitide e a quei sentimenti post adolescenziali mai assopiti in tutti noi, cantati in modo convincente ed autentica.

La forza de La Libertà in Offerta, attivi da fine 2014, sta nel suonare in maniera sincera la propria arte, la propria musica, convincendo sia su disco che in ambito live, dove la forza emotiva è ancora maggiore.

Hanno pubblicato un EP di 6 brani nel Gennaio 2017, intitolato “Instabile”. Adesso sono chiusi in studio nel scrivere nuova musica e a registrarla; chiaramente non vedo l’ora di ascoltare i nuovi brani.

BRUUNO

Sempre da Bassano viene la furia violenta dei Bruuno, gruppo Hardcore che propone una musica pronta a spazzare via ogni cosa che si trovi sul suo cammino. Il gruppo di 5 elementi, propone un mare di distorsioni, batteria tiratissima, strumenti che si mangiano tra di loro quasi fossero delle belve.

È infatti Belva il titolo del primo EP di 6 tracce, uscito nel 2017 per V4V, dove è riassunta tutta la forza di questa band. Registrato in presa diretta, a conferma di una grande qualità tecnica, si piazza sopra gli strumenti un cantato in italiano deciso ed arrabbiatissimo, quasi un Capovilla ancora più incazzato e meno politico, ma che sputa ira in maniera convincente, quasi una sentenza verso un certo modo di porsi alle cose e di vivere.

Il gruppo, che gira dal 2015, ha già iniziato a suonare anche fuori dal veneto (tra cui recentemente al Krakatoa a Bologna), inserendosi in quel filone italiano che naviga tra post-hardcore, stoner, emocore e distorsioni varie. In autunno dovrebbe arrivare un nuovo disco intitolato “Deconcentrazione”, anticipato dal nuovo singolo “Toro Subacqueo”, dove compare anche la voce di Jacopo Lietti (Fine Before You Came).

Oltre a questi tre nomi, ci sono molti altri gruppi, progetti o artisti che meritano attenzione nell'altovicentino: da Schio, i giovanissimi Freez, surf pop distorto dall'animo teen, che tra delay corti e alieni stanno portando la loro musica in giro per tutta Italia ed Europa.

Ci sono poi i Nowe, gruppo uscito proprio quest’anno, che abbina gli American Football ad una voce femminile.

Molto interessanti anche i Folks, Stay Home, che unisce ai 90ies dilatazioni post rock e atmosfere notturne.

Ultimi, ma non meno importanti, gli I Am Titor, che seppur in pausa in questo periodo, hanno incantato tutti nella zona grazie ad il saper coniare dilatazioni spaziali alle sonorità degli Atoms For Peace o del Yorke radioheadiano. Speriamo in un loro ritorno.

Anche in posti come la provincia, dove per una scena musicale ci può essere poco spazio e poca linfa vitale, ci sono persone, personaggi, che ci provano e ci provano ancora a portare in giro la propria musica, la propria arte.

E quel che nasce, in questi ambienti, può meritare grandissima attenzione e grandissime possibilità.

--

--