Indipendente, ma da chi?
REST NOW! recordings si racconta
Il Vocabolario Treccani ci ricorda che
indipendente /indipen’dɛnte/ agg. [der. di dipendente, col pref. in-²]. — 1. a. [che non dipende, che non è subordinato ad altre persone o ad altre cose: stato, ufficio, organo i.] ≈ autonomo, libero, [di stato] sovrano.
significa qualcosa di ben preciso. Idealistico.
Questo aggettivo (quando parliamo di musica) caratterizza ormai da diversi decenni un’intenzione, una volontà di diversificare l’ambiente naturale in cui si suona e si produce. Bosco e sottobosco non sono la stessa cosa. Nei meandri bui ed umidi, tra la flora e la fauna di un mercato musicale che sembra voler intenzionalmente rimanere all’oscuro di tutto ciò che lo circonda, troviamo una caleidoscopio di piccole realtà pronte a fare a pugni tra di loro per riservarsi un posto alla luce del sole che illumina solo gli alberi più alti. Abbiamo incontrato Alberto Cattani e Nicola Zolin, fondatori della REST NOW! recordings, qualcuno che in questo mondo ha deciso di viverci, crogiolandosi nel mistero della musica “diversa”. Ma con stile.
Come nasce REST NOW! recording?
Nasce dal desiderio di sperimentare nuovi punti di vista
della musica. Avevamo già collaborato assieme in un progetto in ambito musicale, questa volta ci piaceva prendere alla lettera il concetto di DIY (Do It Yourself) e applicarlo alla
distribuzione musicale. Volevamo riuscire a creare una realtà, un ambiente, che potesse diventare concreto, muovendoci sia sul versante digitale e di internet, che su quello reale dei formati fisici e della esibizione live.
Come vi ponete nei confronti della produzione discografica italiana ed europea?
Il nostro è un pubblico difficile da raggiungere, spesso di nicchia. Ultimamente di etichette ne nascono tante ogni anno, risulta quindi sempre più difficile ritagliarsi uno spazio in un mercato così cannibale. Noi siamo gli ultimi arrivati e quindi bisogna raffrontarsi anche con chi ti circonda, italiano o europeo che sia. L’idea è quella di provare ad avere una propria identità e cercare di essere coerenti con essa, concentrandosi attorno ad un tema principale (o ad un genere), senza chiudersi eccessivamente o precludersi delle opportunità.
Tre elementi fondamentali nella creazione di un’etichetta discografica?
Come già detto avere una propria identità che ti permetta di avere delle persone che si identificano con ciò che fai e quindi di essere seguito. Sicuramente anche avere qualche contatto è sempre d’aiuto, soprattutto per creare cooperazioni o organizzare eventi assieme. Tra le etichette indipendenti molto spesso nascono anche sodalizi e collaborazioni, dandosi una mano a vicenda. Alcuni dei ragazzi della compilation sono appunto musicisti che abbiamo conosciuto attraverso collaborazioni passate. Infine direi che bisogna avere una discreta consapevolezza del panorama musicale odierno. Indipendentemente dal genere che si vuole sviluppare, comporta sia delle restrizioni che dei vantaggi. Bisogna avere coscienza di ciò e di come funziona il mondo attorno a tale stile, per esempio anche per quanto riguarda il modo di realizzare gli album/ EP o i concept grafici.
…e per il futuro?
Abbiamo appena pubblicato la nostra prima edizione, una raccolta di sei tracce di sei
diversi artisti provenienti da varie zone d’Italia. Si tratta di una compilation che spazia dal
drone al noise, passando per influenze post rock e synth. Per ora è solo in digitale ma se le cose vanno bene come speriamo dovremmo riuscire a realizzare l’edizione in versione materiale, pensando al formato migliore per la su distribuzione.
Ci piacerebbe che ogni uscita avesse una sua personalità e un’idea dietro di essa. Stiamo inoltre pensando a come promuoverla e in che modo presentarla, magari con qualche evento. Vedremo come sarà andata la pubblicazione di Italian Greatest Hits e lì capiremo come muoverci. La prossima uscita prevista sarà per l’inizio dell’anno prossimo, probabilmente un EP.
REST NOW! recordings:
takearestnow.com takearestnow@gmail.com takearestnow.bandcamp.com
