I dati sui rom li abbiamo già, a mancare è la volontà di affrontare la questione

Alberto Rizzi
Comitato Ventotene
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2 min readJun 20, 2018

Di fronte alle parole di Salvini sul censimento della popolazione rom abbiamo due possibilità. Possiamo indignarci, dargli del fascista, ricordargli le leggi razziali e dire che un simile discorso sembra risalire al periodo più buio della storia italiana. Comportamenti che paiono legittimi, ma così facendo giocheremmo esattamente il suo gioco, facendolo sembrare attaccato da tutti e senza entrare nel tema da affrontare.

Il campo rom di Giugliano, Napoli. (Photo: Amnesty International)

Oppure possiamo parlare di dati e di realtà. E così scopriamo che di rapporti su numeri e condizione dei rom ce ne sono già diversi e che il Ministero dell’Interno non avrebbe alcuna difficoltà ad accedervi. Dai numeri si nota come l’emergenza dei campi rom riguardi circa 26 mila persone in tutta Italia e ovviamente non è un’emergenza, visto che sono pari agli abitanti del Comune di Seriate (BG). La maggioranza dei rom vive invece in abitazioni ordinarie. Certo, il problema dei campi resta. E allora anziché fare dichiarazioni sarebbe il caso di pensare alle soluzioni. Invocare espulsioni non ha senso: non sono applicabili nel caso di cittadini italiani, comunitari o apolidi (e quasi tutti i rom in Italia rientrano in una delle tre categorie). Neppure sgomberare i campi abusivi serve a qualcosa, perchè ne faranno un altro a pochi chilometri, continuando in una spirale di degrado e di illegalità. E allora forse sarebbe il caso di uscire dai nostri confini ed osservare la situazione sul continente. Salvini scoprirebbe che in Italia ci sono al massimo 180 mila rom su 60 milioni di abitanti, contro gli oltre 700 mila su 46 milioni della Spagna. Eppure in Spagna non hanno i nostri problemi di integrazione, i campi sono pochissimi e i tassi di scolarizzazione e di occupazione delle persone di etnia rom sono più alti dei nostri, segno che forse la causa della questione sta nel modo in cui l’abbiamo affrontata. Anziché sbraitare in piazza Salvini dovrebbe studiare come hanno fatto gli altri a gestire il problema meglio di noi e capire quali soluzioni potremmo adottare. Così magari scoprirà che in Spagna hanno usato i fondi europei, quelli che noi sprechiamo, per integrare i rom e sembrano esserci discretamente riusciti.

I problemi non si risolvono con gli slogan o con l’indignazione, ma con consapevolezza, organizzazione e volontà politica, le cose che sono mancate negli scorsi anni.

Un consiglio spassionato alle opposizioni: se volete essere efficaci, smettetela di rispondere in questo modo alle provocazioni del ministro leghista. Vi ha mediaticamente messo nel sacco ancora una volta, facendovi passare per ipocriti.

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Alberto Rizzi
Comitato Ventotene

International Relations, Wars, European and Middle Eastern Politics.