Droni, ecco come impiegarli nei servizi di pubblica utilità

Il mercato dei droni, come tutti i mercati mondiali è stato colpito dalla pandemia. Del resto rimane un mercato molto promettente per cui si vede un ampio sviluppo nei prossimi 3 anni in relazione a diversi ambiti di applicazione, secondo l’osservatorio Droni della School of Management del Politecnico di Milano.

Andrea Tironi
Consorzio.IT
6 min readMar 1, 2021

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In particolare potrebbe essere interessante valutare l’utilizzo dei Droni nell’ambito della pubblica amministrazione, come strumento evolutivo di crescita della PA e dei servizi erogati, aggiungendolo a tecnologie come bigdata, blockchain e AI.

Vediamo alcuni possibili utilizzi reali.

Vigilanza e Sicurezza

I droni sono stati utilizzati in maniera massiccia dalle pubbliche amministrazioni nel 2020 per il controllo della presenza di persone nel periodo di lockdown totale. Anche nel mio paese, di soli 12.000 abitanti, l’impiego di droni mediante aziende specializzate (ricordiamo che l’uso di droni a fini hobbistici è permesso se di peso inferiore ai 250 grammi e comunque ad almeno 150 metri da centri abitati) ha permesso un controllo molto semplice ed efficace del rispetto del lockdown.

Nelle fasi successive di semi-lockdown, i droni vengono utilizzati sempre dalle polizie locali, allo scopo di individuare eventuali assembramenti in maniera efficace, facendo intervenire le pattuglie (esigue rispetto alla dimensione del territorio) in maniera mirata.

In prospettiva, i droni potrebbero essere utilizzati anche per pattugliamento locale, diurno o notturno, non solo a livello di ronda, ma anche per manifestazioni ed eventi.

Sempre in ottica di Polizia Locale, per l’esperienza maturata, i droni potrebbero essere molto utili in caso di sopralluoghi o incidenti.

Possono infatti aiutare a salvare il “gattino della signora Maria” che è salito sull’albero e non si trova, riducendo il rischio di salire sull’albero in maniera non mirata.

In caso di incidente, possono permettere migliori verifiche grazie una visualizzazione della scena dall’alto, o mediante una registrazione degli eventi dal momento dell’arrivo delle PL. Possono anche aiutare nella ricerca di eventuali mezzi coinvolti o persone coinvolte ma non individuabili facilmente da personale a terra.

Infine, anche se sono scenari forse più futuristici e ipotetici, potrebbero aiutare nell’individuazione mediante varchi di mezzi segnalati. Un drone che viene “informato” da un sistema di varchi del passaggio di un mezzo segnalato alle FFOO, potrebbe intercettarlo molto più velocemente di una pattuglia ed eventualmente “sparare” un piccolo tag sul mezzo in movimento, in modo che mediante reti come ad esempio LoraWan sia permessa l’individuazione del mezzo e il tracciamento del suo percorso, con maggiore dettaglio di quanto possano fare dei varchi stanziali ben posti anche a rete su un territorio.

Un altro possibile utilizzo potrebbe essere il seguente: si sente ogni tanto di mezzi delle FFOO accerchiati o di personale delle FFOO che si trova in pericolo affrontando dei gruppi più o meno violenti. Immaginiamo uno scenario futuro dove quando si aprono le portiere del mezzo delle FFOO e scendono 2 carabinieri con un drone che parte in volo e che permette alla centrale operativa di tenere monitorata la situazione e decidere se servono rinforzi nel momento in cui i colleghi sono in difficoltà e magari non riescono a dare un segnale di allarme, rischiando la vita.

I sopralluoghi

Sicuramente i droni possono aiutare un ufficio tecnico a fare sopralluoghi strutturali, di edifici pubblici e non, di palificazioni, di infrastrutture come ponti ad esempio. Essendo gli edifici italiani pubblici, non troppo moderni, può essere interessante utilizzare droni per farsi l’idea della struttura nel complesso, senza dover cercare chiavi magari usate l’ultima volta anni prima per salire sui tetti.

Lo stesso concetto funziona in ambito utilities, uno dei settori di maggiore diffusione dei droni a supporto dei team di manutenzione e costruzione di nuovi impianti di gas, luce, scavi per fibra o altro.

Anche laddove è necessario il rilascio di una permessistica ad esempio per un lavoro di scavo, un ufficio tecnico potrebbe usare un drone (come oggi usa Google Maps per farsi l’idea di alcuni posizionamenti macro) per verificare lo stato di una strada o la possibilità di effettuare una microtrincea, senza muoversi dalla scrivania e valutando con attenzione il contesto e il dettaglio di una richiesta.

Situazioni di pericolo

Laddove far intervenire un essere umano può essere rischioso, far intervenire un drone può essere la soluzione. Chi non ha mai visto in un film il famoso “drone che disinnesca bombe?”.

A livello di droni volanti, questi possono essere molto utili ad esempio per capire velocemente qual è il fronte di movimento di un incendio all’interno di una foresta o di un parco, se si tratta di un fronte compatto o di diversi focolaio, e quindi dare indicazioni ad aerei che aiutano lo spegnimento e squadra a terra sui movimenti.

Inoltre il drone può essere usato anche per entrare in edifici a rischio cedimento, per verificare la struttura, o essere utilizzato laddove c’è stato un terremoto per un sopralluogo interno ad abitazioni che altrimenti metterebbe a rischio vite umane.

Non ultimo, i droni possono essere impiegati in alluvioni o bombe d’acqua (ovviamente non mentre la bomba d’acqua è in corso), per farsi un’idea dell’effetto dell’innalzamento dei fiumi, seguire una piena, capire che bacini aprire per assorbire la piena stessa, verificare lo stato degli argini.

Monitoraggio periodico

In buona parte delle situazioni sopra descritte, il drone può essere utilizzato come sentinella. Immaginiamo che ci sia un’alluvione e ci siano da controllare gli argini. Il drone può continuativamente fare da sentinella seguendo lo stesso percorso avanti e indietro su un argine, e, inviando immagini che vengono processate mediante intelligenza artificiale, riconoscere un eventuale falla con intervento tempestivo e evacuazione delle persone che abitano nei pressi. O meglio ancora può riconoscere il livello di salita dell’acqua e segnalare

quando l’acqua è al limite o il progressivo indebolirsi di un argine.

Sanità

Spesso le situazioni che riguardano la salute e la sanità richiedono anche prontezza di intervento. In quei momenti può mancare uno strumento specifico per salvare una vita, oppure si può essere imbottigliati nel traffico e non riuscire a far passare un’auto medica o un’ambulanza. I droni potrebbero portare direttamente lo strumento o addirittura (in futuro) un medico sul luogo della necessità per intervenire in maniera tempestiva. Oppure addirittura un organo che necessita di trapianto.

A volte può anche essere solo difficile raggiungere un paziente (immaginiamo un paziente anziano che vive in un remoto paesino in montagna, o di un’urgenza in un paese sempre di montagna), la telemedicina e i droni possono aiutare nel portare cure in tempi oggi impensabili, a persone che ne necessitano, che siano consegne di farmaci o necessità più impellenti.

Conclusioni

Questi sono solo alcuni dei possibili utilizzi di droni del presente e immaginati nel futuro, in alcuni scenari associati alla pubblica amministrazione. Immaginiamo siano un piccolo sottoinsieme di tutti i possibili utilizzi che arriveranno progressivamente, nel momento in cui questa tecnologia, in fase di crescita e per certi versi ancora vista con sospetto per motivi di privacy, proseguirà il suo percorso normativo e di adozione.

A tale proposito ricordiamo che il 31.12.2020 è entrato in vigore il nuovo Regolamento Europeo Droni che ha trasferito la normativa sotto il controllo dell’EASA (ente europeo), dando una standardizzazione ai regolamenti europei. Questo passo fa entrare di diritto i droni nelle tecnologie che progressivamente si stanno affermando, perchè spesso quando c’è un’esigenza normativa condivisa significa che la tecnologia sta prendendo spazio.

In Italia il regolamento prevede che i droni vengano registrati dalla piattaforma D-Flight. Nel 2020 sono stati iscritti circa 24.000 droni alla piattaforma, di cui l’82% ricreativi e il 18% professionali. La maggior parte sono di piccola dimensione, con l’85% che non supera 1 kg di peso, il 13% sotto i 5 kg e solo il 2% con un peso superiore.

Questi dati sono resi disponibili dall’osservatorio Droni della School of Management del Politecnico di Milano, che ringraziamo anche per i numerosi spunti dati sul tema Droni e PA.

In origine pubblicato su:

https://www.ai4business.it/robotica/droni/droni-ecco-come-impiegarli-nei-servizi-di-pubblica-utilita/

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