OUI — Orti Urbani Intelligenti

Nicola Giacchè
Contamina
Published in
7 min readApr 27, 2018

Del come e perchè un orto può essere intelligente

D’una città non godi le sette o settantasette meraviglie, ma la risposta che dà a una tua domanda
Italo Calvino

In questi anni abbiamo visto l’aggettivo intelligente applicato ad oggetti e molto altro in modo inusuale fino a poco tempo prima:

Una città è intelligente quando è smart, innovativa ed organizzata
Una casa è intelligente quando grazie alla domotica puoi gestire praticamente tutto da uno smartphone
Gli stessi smartphone sono diventati intelligentissimi da quando gli abbiamo permesso di pensare al posto nostro

Ed eccoci alla nostra domanda:

Può un orto essere intelligente? E se si, come?

gli orti e le serre di via Beretti

Per noi un orto per essere intelligente deve essere:

Tecnologico
Collaborativo
Condiviso

In questo modo abbiamo pensato e strutturato la giornata di sabato 7 aprile con 3 momenti per ognuna di queste intelligenze:

Per essere tecnologico abbiamo pensato ad un laboratorio di Arduino per misurare e dialogare con le piante di un orto o in vaso (teconologico)

Per essere collaborativo cosa c’è di meglio di un hackathon concentrato sulle esigenze dei produttori, che ha fatto incontrare maker e agricoltori e ha trovato punti in comune e progetti da sviluppare assieme (collaborativo)

Il miglior modo per essere condiviso è stato pensare ad una chiaccherata/aperitivo informale, a fine giornata, assaggiando i prodotti del mercato nell’orto di agricoltori locali ascoltando idee e proposte

Seminare codici | Il laboratorio di Arduino

La mattina abbiamo aperto la giornata con un laboratorio sulla scheda elettronica più famosa al mondo: Arduino.

Dopo un saluto da parte di Valeria Montanari, assessore del Comune di Reggio Emilia che in questi anni ha seguito e sviluppato diversi progetti dedicati agli Orti Urbani,
i ragazzi del Blaise Pascal, capitanati dal prof Nicola Carpanoni, hanno portato e spiegato agli altri partecipanti il percorso che avevano iniziato mesi prima in vista del nostro appuntamento. Percorso durante il quale avevano sviluppato una loro proposta per misurare temperatura, umidità e salute delle piante, con la possibilità di visualizzare tutte queste informazioni mediante un schermo LED.

Dalla teoria si è passati poi alla pratica assieme al prof Fabrizio Silvetti dell’istituto Cattaneo di Castelnovo Monti che, oltre a mostrarci il progetto realizzato con i sui studenti My Legal Plants, ha dato il via al laboratorio.
Questo laboratorio ha permesso a tutti i partecipanti di impostare sia a livello hardware (fili, sensori, comandi, elettronica) che di software (il codice per dare i comandi ad Arduino) il proprio mini progetti di sensoristica.
Dal sito Funlab.info di Fabrizio è possibile vedere le attività svolte e seguire il suo tutorial:
Parte per “prepare il terreno”
Il laboratorio

L’apertura del laboratorio con Fabrizio Silvetti
L’intervento di Valeria Montanari (Assessore Comune di Reggio Emilia) e l’inizio dei lavori coordinato da Nicola Giacchè (Contamina)
momenti del laboratorio

OUIHack | Hackeriamo un orto

Il pomeriggio è stato il momento degli agricoltori. In diversi hanno raccontato le loro storie, la loro attività e le problematiche più ricorrenti.

Tra chi coltiva lumache (ci ha spiegato che non sa dirci quante ne ha di numero, ma di kili si), chi è apicoltore e ha bisogno di sapere di più di cosa succede dentro e fuori le sue arnie, chi lavora l’orto nel tempo libero e vorrebbe sapere qual’è il giorno giusto per andare in orto (ma la domanda è, esiste un giorno sbagliato?), tutti hanno detto la loro.

Solo così, dopo le presentazioni, è stato possibile individuare i diversi temi da affrontare in gruppi eterogenei composti da maker, tecnici, agronomi, agricoltori e semplici appassionati di orti.

I tavoli individuati sono stati 3, ognuno con il suo tema:

Tavolo API (quelle che volano), con lo scopo di monitorare valori come temperatura, umidità interna delle arnie e peso

Tavolo Orto Intelligente, per misurare temperatura del terreno, necessità di innaffiare e,eventualmente, azionare innaffiamento da smartphone

Tavolo Agritech, per pensare a progetti innovativi come analizzare l’acidità all’interno di alcuni frutti e la possibilità di coltivare verdure in acqua (coltura idroponica)

Da questo pomeriggio di lavoro per ora ben 2 progetti hanno preso vita e andranno avanti.
Il tavolo API ha dato vita al Flying API Project, con un team di maker a disposizione di Annalisa della Società Agricola Api Libere e dei suoi spunti per creare “arnie intelligenti” che possano comunicare tramite app lo stato di salute delle api e dell’ambiente interno ed esterno all’arnia.

Un secondo progetto è stato adottato da OUI, ovvero stiamo impostando un “orto intelligente” che possa comunicare tramite schermo led e tramite smartphone dati per facilitare il classico agricoltore urbano nella attività di tutti i giorni, permettendo di avere dati e notifiche per capire quando è ora di innaffiare e lo stato di salute delle sue piante. Il primo test sarà proprio nei nostri Orti Urbani Intelligenti di via Beretti, all’orto 32 e 33!

L’intervento di Assuero Zampini, Direttore Coldiretti Reggio Emilia
Gli agricoltori si raccontano, dei loro progetti, prodotti e necessità
Ottavia di Contamina tra i gruppi di lavoro
I gruppi al lavoro

Agritalk | Parole e aperitivo in orto

A fine di questa lunga giornata ci siamo riposati nel parco dietro alle serre.
Con il calar della sera il luogo migliore dove assaggiare i prodotti del mercato nell’orto e lasciarsi ispirare dagli interventi degli ospiti che ci hanno parlato di come l’innovazione può aiutare il mondo dell’agricoltura.

Oltre agli interventi dei gruppi del pomeriggio che hanno raccontato il lavoro e progetti nati durante la giornata, sono intervenuti:

Lorenzo di Youfarmer (piattaforma di CoFarming, da l’opportunità a tutti di avere il proprio orto biologico o biodinamico coltivato e curato da aziende agricole d’eccellenza)
Riccardo di Reko Reggio Emilia (idea che proviene dalla Svezia. Si tratta un gruppo Facebook creato per mettere in contatto i produttori di un territorio con i consumatori residenti)
Davide di IGruppi, free software dedicato ai GAS (gruppi di acquisto solidale)

In chiusura ci siamo lasciati ispirare dalle idee di futuro di Andrea Cattabriga di Slowd e dai ragazzi provenienti da tutto il mondo del Food Innvation Program.

La serata si è conclusa tra le chiacchere e le risate, immersi nel verde, quasi dimenticandoci, per un attimo, di essere ad un passo dal centro città.

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Nicola Giacchè
Contamina

Marketing, Comunicazione e Social Media. Founder del Coworking Impact Hub Reggio Emilia. Team member Progetto Contamina (laboratori pratici di innovazione)