L’airone scivola sull’acqua

Cristiano Buffa
CONTAMINAZIONI
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2 min readMar 6, 2023

A un chilometro scarso dal Po, in mezzo a un groviglio di piante e rampicanti ci sono tre piccoli laghi, i laghi degli aironi. Sono piccoli laghi tranquilli e nascosti e sulle rive si sentono voci d’uccelli che dialogano, che cantano, che strillano irritati nei linguaggi più diversi. C’è un piccolo sentiero di terra battuta che li costeggia e ci sono orme di scarponi — qualche uomo c’è passato — poi tracce di zampe di animali, piccoli e grandi. Verso il Po ci sono ancora alberi che si infittiscono, verso la pianura si diradano e lasciano intravedere distese di prati e di campi arati. Ai bordi del sentiero, nascosti dai rovi e immersi nel fango ci sono grossi gusci di conchiglie ovali e allungate, arrivano a circa 20 cm, sono delle bivalve Anodonta cygnea, cozze d’acqua dolce, molluschi che amano gli stagni. Tutto sembra abbandonato e ci si chiede se non è un bene che sia così, che l’uomo ne rimanga fuori, che lo sappia che ci sono anche questi posti ma che se ne stia lontano, per non far fuggire le più incredibili piccole forme di vita che riescono a vivere e adattarsi all’ambiente, a creare sinergie tra di loro. Oppure entri anche lui in gioco e riconosca di essere una forma di vita che può vivere in sinergia con le altre, siano esse piante o animali, d’acqua, di terra e d’aria.

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