“Con la cultura si campa”: la sfida di Tlon

Casa editrice, libreria teatro, podcast, ideazione di eventi e, soprattutto attività filosofica. Questa è la rivoluzione di Tlon che, attraverso la filosofia, la spiritualità e la sociologia, vuole far riflettere sull’attualità, sulle dinamiche personali e collettive che ci caratterizzano, sulle discriminazioni, sulle emozioni e su ciò che ci circonda

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Maura Gancitano e Andrea Colamedici — co-fondatori di Tlon. Fonte: @tlon.it — Instagram

“Formazione filosofica per la fioritura professionale”: così si presentano gli ideatori di Tlon, Maura Gancitano (36 anni) e suo marito Andrea Colamedici (35 anni), sul proprio sito ufficiale. Tlon è un progetto multimediale che si propone come “una scuola permanente di filosofia e immaginazione”. Come spiegato dalla stessa Maura Gancitano in un video di presentazione su YouTube, è un progetto sia divulgativo online sia volto a lavorare tramite il contatto con le persone attraverso conferenze, workshop e seminari. I due fondatori si raccontano sul loro profilo Instagram e spiegano da dove è nata l’idea: Tlon ha sede a Roma, viene fondata nel 2015 con l’intento di “fare divulgazione” e prende il nome da Tlön Uqbar Orbis Tertius, da Finzioni dello scrittore argentino Jorge Luis Borges. Il motivo che li ha spinti a scegliere questo nome è spiegato dagli stessi fondatori sulla pagina Facebook della casa editrice: “Tlön è un pianeta immaginario raccontato dallo scrittore argentino J. L. Borges, un “nuovo mondo” creato attraverso uno sforzo di immaginazione comune. Le idee, se pensate insieme — e pensate bene — possono creare persino un mondo intero, tutto nuovo — e vero. Edizioni Tlon vuole essere questo: uno sforzo di immaginazione”. La grande abilità di Tlon è stata quella di diventare un vero e proprio fenomeno social — così viene definita la casa editrice da ilLibraio.it — organizzando dirette con migliaia di spettatori e distinguendosi per l’accessibilità dei contenuti sia a livello grafico sia di linguaggio. La necessità di comunicare con più persone possibili li ha spinti a utilizzare i social, promuovendone un uso meno superficiale e considerandoli un supporto culturale e relazionale.

La presenza sui social della casa editrice è caratterizzata da un tone-of-voice molto riconoscibile — come affermato anche da ilLibraio.it. La strategia comunicativa sui social si articola tra Facebook, Instagram, LinkedIn e YouTube. In particolare, per quanto riguarda Instagram, Tlon è presente con ben tre profili social, ciascuno con un rimando diretto — nella bio — agli altri due: @edizionitlon, @tlon.it, @libreriateatrotlon. I tre profili sono complementari tra loro e si focalizzano su aspetti differenti. Il profilo @tlon.it è il profilo ufficiale dei due co-fondatori, raggiunge i 154mila follower e, attraverso contenuti di informazione ed educazione, racconta la storia di Tlon e ne va a delineare l’identità, i valori e la mission. Mentre @libreriateatrotlon, conta 8358 follower ed è principalmente volto a dare informazioni più pratiche riguardanti eventi, interviste oppure nuove uscite. Nello specifico invece, il profilo della casa editrice è @edizionitlon: raggiunge i 21,3milla follower e si presenta come “casa editrice indipendente di filosofia, psicologia e spiritualità”. Nella bio vi è inoltre il link al sito e-commerce. La strategia adottata è volta principalmente ad informare ed educare: per mezzo dei contenuti pubblicati viene comunicata la dimensione valoriale dell’azienda e, allo stesso tempo, viene fatto un lavoro di educazione nei confronti dei propri follower, affrontando tematiche molto attuali e significative. Vi sono infatti molti post riportanti citazioni tratte dai libri pubblicati dalla casa editrice e affiancati da una caption in cui vengono forniti dettagli e approfondimenti sull’argomento su cui verte la citazione; la maggior parte di questa tipologia di post viene pubblicata nel formato di slideshow composti da due foto: nella prima foto è presente la citazione, mentre nella seconda foto vi è l’immagine del libro da cui la citazione è tratta. In alcuni casi, per approfondire alcune tematiche — sempre legate ai libri pubblicati dalla casa editrice — vengono pubblicati dei video IGTV dedicati ad interviste. Si trovano anche post di informazione — principalmente nel formato di foto o slideshow — dedicati alle nuove uscite e alla partecipazione ad eventi. Inoltre, a partire da febbraio, sono stati introdotti anche dei contenuti di engagement: “A cominciare da oggi, ogni lunedì vi sveliamo chi ogni giorno dà vita al nostro mosaico.” e così, attraverso degli slideshow, vengono dati alcuni indizi sui “tlonisti” e viene chiesto ai follower di indovinarne il ruolo all’interno del team; dopodiché, il giorno dopo, viene pubblicato un altro slideshow nel quale viene svelato il ruolo del membro del team, accompagnato da un breve video di presentazione. Infine, le storie in evidenza sono organizzate per libro: ciascuna è dedicata ad una pubblicazione della casa editrice, con repost e storie dedicate a informazioni sul libro e sull’autore.

In un’intervista rilasciata per Vanity Fair, Maura Gancitano afferma: “Sembrava un’idea assurda portare la cultura sui social, e invece…”: e invece i fondatori di Tlon hanno dimostrato come si possa fare cultura anche in modo diverso, sfruttando il forte impatto dei contenuti pubblicati sui social.

Se vi è piaciuto questo articolo e siete interessati al mondo delle case editrici indipendenti, vi invito a leggere anche i seguenti articoli su Blackie Edizioni (Silvia Alberti), L’ippocampo Edizioni (Greta Bottesini), Edizioni Nottetempo (Martina Colombo), add editore (Sofia Ferrante).

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