Influencer marketing news

Valeriomariasala
Content Management per i social media
2 min readMay 11, 2024

AGCOM ha presentato una bozza preliminare riguardante il tema degli influencer e il corretto comportamento sui social. È stata pubblicata una bozza di quello che sarà il nuovo testo unico cui gli influencer dovranno attenersi per non incorrere in multe salatissime. All’interno sono presenti i parametri relativi alla definizione di follower e all’engagement relativo alla loro attività. Le multe si aggirano tra i 10mila e 250mila euro per la trasparenza e tra 30mila e 600mila, riguardante gli obblighi di tutela minori. Luglio 2024 è la data stabilita di fine lavori, dopodiché tutto sarà normato. → Link

(Valerio Maria Sala)

È stata condotta la seconda riunione tra i rappresentanti di AGCOM e quelli delle piattaforme social, agenzie di pubbliche relazioni e associazioni di categoria per definire le nuove regole per gli influencer entro inizio luglio. A tale scopo, è necessario che i creator condividano con AGCOM alcuni dati per circoscrivere coloro che dovranno adeguarsi alle nuove direttive. Si riscontrano però ritardi nel fornire il materiale richiesto. Per evitare di procrastinare ulteriormente la scadenza di inizio luglio, sono necessari accordi con i partecipanti e una dashboard con accesso diretto ai dati aggiornati. -> Link

(Gaia Ottoni)

Deinfluencing: paladini dell’etica o solo marketing? Il fenomeno nato su TikTok nel 2023 coinvolge gli influencer che non vogliono vendere al loro pubblico ma lo mettono in guardia da prodotti non ritenuti di qualità sufficiente. Il relativo hashtag è seguito da un miliardo di utenti, dando man forte alle buone intenzioni. La più seguita al momento è l’”influencer onesta” (ovvero la 34enne rumena Andreea Tolomeiu) che vanta 384,9mila follower solo su TikTok e recensisce i prodotti che acquista lei stessa dichiarando di non farsi influenzare dai brand o dalle possibili promozioni. →Link

(Sonia Pellicanò)

L’ambigua relazione tra sponsorizzazione e beneficenza può influenzare il comportamento del consumatore, facendogli credere di partecipare all’iniziativa attraverso l’atto d’acquisto. A seguito del caso Pandorogate, che ha visto coinvolta l’influencer Chiara Ferragni, l’ambigua commistione tra sponsorizzazione e iniziative di beneficenza è stata oggetto di indagine. Ciò che è emerso è che l’unico ente ad avere fatto la donazione è stato Balocco, diversi mesi prima che il pandoro andasse in vendita. Per tanto, è stata versata una cifra fissa indipendente dal numero delle vendite e senza alcuna partecipazione dell’influencer all’iniziativa. → Link

(Stefani Giacovelli)

I consumatori italiani si fidano ancora dell’influencer marketing, malgrado i recenti episodi abbiano gettato ombre sul settore. È quanto emerge da una ricerca condotta da BVA Doxa — FLU, che evidenzia come nonostante le vicende che hanno visto coinvolta Chiara Ferragni, siano sempre di più gli iscritti a Instagram che si fidano degli influencer.
Quasi il 90% degli utenti si fida degli influencer che segue, e il 77% ritiene di saper distinguere un contenuto sponsorizzato.
Non solo la fiducia e il seguito aumentano, ma gli influencer continuano ad avere un impatto decisivo sulle intenzioni di acquisto dei consumatori. Si stima che per l’86% degli utenti i post sui social sono un punto di partenza per un futuro acquisto. → Link (Martina Rumi)

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