L’impatto rivoluzionario di Twitch nel panorama mediatico
Come Twitch, piattaforma di video in diretta online, sta cambiando il rapporto tra creators, utenti e contenuti ponendo le basi per una nuova tv di flusso
Sebbene i social network siano considerati un riflesso della realtà, è risaputo che “autentici” non è il primo hashtag che useremmo per etichettarli: gli utenti sanno bene che ogni post su Instagram, ogni vlog su Youtube, per quanto possa sembrare spontaneo, è comunque un prodotto ben studiato, analizzato, più volte collaudato per ottenere un determinato set di reazioni.
E’ proprio nella mai sopita ricerca di contenuti più autentici che sta spopolando in questi anni un nuovo medium: Twitch.tv. Lanciata nel 2011 da Justin Kan ed Emmett Shear e acquistata nel 2014 da Jeff Bezos, Twitch.tv è la piattaforma di streaming live e on demand più popolare del momento. Già leader nel settore eSport, Twitch sta velocemente inglobando e rimodellando altre categorie, che spaziano da contenuti culturali, di intrattenimento fino alla moda, tanto che Burberry ha in programma di promuovere una sfilata live sulla piattaforma per l’estate 2021.
Complice anche la pandemia, i numeri di Twitch nell’ultimo anno hanno avuto un aumento vertiginoso, superando i competitor Facebook Gaming e Youtube Live. Il sito specializzato StreamElements ha calcolato nel 2020 un aumento di ore guardate del +82% per Twitch e di +79% per la società di Zuckerberg.
Ma cosa differenzia Twitch.tv dai suoi competitor in modo tanto evidente che perfino i leali youtuber sono corsi ad accaparrarsi un posto in prima fila sulla piattaforma?
Un fattore da non sottovalutare è il diverso rapporto dello streamer con il suo pubblico: Twitch disseppellisce il lato spontaneo che i social media tanto faticano a mostrare. Non è un caso che nell’ottobre 2020 in effetti la categoria con più views secondo le statistiche di Marketing Hub sia stata proprio Just Chatting, un format in cui si discute con gli utenti dei contenuti più diversi, emulando in effetti una conversazione in tempo reale.
Alla percezione più veritiera di un contenuto live non filtrato dalla post-produzione si aggiunge la diversa struttura del live streaming di Twitch. Gratis o tramite donazioni volontarie, gli utenti hanno la possibilità di interagire attivamente nelle live sfruttando messaggi, suoni, o addirittura audio vocali, che favoriscono una sorta di co-creazione dei contenuti, e garantiscono una fidelizzazione più efficiente degli utenti in un minore lasso di tempo.
Mantenendo il focus su come Twitch abbia rimodellato il rapporto tra lo streamer e il pubblico, è interessante fare un ulteriore differenziazione per quanto concerne il rapporto tra il pubblico e i contenuti stessi.
Nell’era di Internet, il contenuto gratuito è un must, ma di fatto Twitch sta facendo in modo che il contenuto si divida in parti gratuite (quelle live) e varie parti a pagamento (on demand), oltre ai contenuti speciali dei singoli creator offerti tramite abbonamento.
Abbonarsi a un canale su Twitch costa di base 4,99 euro e le ricompense consistono in svariati bonus: si viene a creare in questo modo una community più attiva di persone che sostengono il canale. In questo modo il creator si riappropria del lavoro svolto e riceve un feedback basato non solamente sul numero di views e relativi ads, ma sul sostegno dei follower stessi.
Si potrebbe dire che il valore di Twitch sta nel suo modo di ri-assembleare la struttura degli autori, dell’audience e della fruizione dei contenuti. Di fatto, rendendo gli utenti partecipi si favorisce un rapporto più stretto con il creator che non equivale al semplice commento o like, ma a una partecipazione attiva al contenuto stesso.
E’ un dettaglio che cambia le carte in tavola, perché da un lato permette all’autore di valorizzare la propria figura e personalità spontanea e, dall’altro, favorisce l’inclusione degli utenti stessi e incoraggia l’abbonamento al canale.
In conclusione, il mondo dei social media, che ha favorito la nascita del prosumer, ovvero l’utente che assume un ruolo attivo nella creazione dei contenuti, sta adesso assistendo all’inaugurazione di un ulteriore mutamento all’interno del panorama mediatico: una nuova versione della tv di flusso, frutto anche questa della co-produzione diretta di spettatori e autori.