Edizioni nottetempo: alla ricerca della semplicità

Erede della grande editoria tradizionale, nottetempo si fa portavoce di quella leggerezza che si prova nello sfogliare libri comodamente a letto o accoccolati su una poltrona, perché è questo il modo di leggere i libri che si amano di più.

Martina Colombo
Content Management per i social media
3 min readMay 11, 2021

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Pila di libri editi da nottetempo. Fonte: Instagram
Pila di libri editi da nottetempo. Fonte: Instagram

Fondata nel 2002 da Ginevra Bompiani e Roberta Einaudi, nottetempo nasce come casa editrice indipendente e ispirata alla collana Centopagine di Italo Calvino dalla quale riprende l’idea di proporre solo testi molto brevi — intenzione tuttavia ben presto smentita. È orientata fin da subito verso spazi critici e punti di vista alternativi e sarà proprio questo approccio particolare a portare a nottetempo una serie di successi editoriali di saggi, opere di narrativa e poesia. Si affrontano temi attuali, a volte scottanti, affiancati da una certa impronta internazionale, non mancano infatti autori con i più svariati background culturali e geografici.

Come affermato da Andrea Gessner, presidente di nottetempo, in un’intervista per il Pisa Book Festival, l’obiettivo che vuole comunicare è impregnato di leggerezza e semplicità, elementi che si ritrovano anche nel logo: il pastorello dormiente nel presepe che — seppur proposto con una grafica innovativa e minimale — richiama al mondo onirico della lettura.

L’obiettivo di leggibilità e leggerezza trova espressione nel profilo Instagram, dove l’editore propone una serie di contenuti — prevalentemente post singoli — perfettamente bilanciati tra parole ed immagini, il cui accostamento genera un feed ordinato e nel contempo intrigante. Post di carattere informativo raffiguranti libri targati nottetempo, per peculiarità fotografati davanti a sfondi minimal, vengono infatti affiancati da captions che riportano citazioni tratte dal libro stesso. Un’informazione che si traveste da engagement ed invoglia la community alla lettura senza la gravosità di eccessive informazioni. Altrettanto d’impatto sono la componente di engagement, un coinvolgere il seguito tramite i repost dei loro scatti, e gli esempi di intertestualità, strategia tramite cui nottetempo intrattiene rapporti con altre tipologie testuali per comunicare le prossime uscite in libreria, annunciare eventi ed iniziative culturali — è il caso di volantini creati per l’evento e di stories con l’annuncio “Anticipazioni”, “Prossime uscite”. Dai post emerge inoltre il richiamo a tematiche vicine all’editore: gli animali, la natura e le tradizioni, tematiche a cui nottetempo ha dedicato rispettivamente le collane intitolate Animalía, Terra e Figure. Il tone of voice utilizzato è istituzionale, senza mai dimenticarsi dell’agilità di lettura che costituisce il concept dell’editore, come si evince anche dai caratteri abbastanza grandi, scelti per non dover ricorrere affannosamente alla ricerca di occhiali e per non sforzare gli occhi, così come dai volumi non eccessivi dei libri.

Semplicità è la parola chiave, engagement e informazione le strategie. Un profilo, quello di nottetempo, costellato da una serie di touchpoints mirati a mantenere un rapporto con i propri lettori.

Se vi è piaciuto questo articolo e siete interessati al mondo delle case editrici indipendenti, vi invito a leggere anche i seguenti articoli su Edizioni Tlon (Monica Costa Giovanolo), Add editore (Sofia Ferrante), Ippocampo Edizioni (Greta Bottesini) e Blackie Edizioni (Silvia Alberti).

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