#Clock|Ospiti o cittadini?

Francesca Re
CoopMercurio Blog
2 min readJan 5, 2016

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#festivaleconomia #radio #openair

(4 giugno 2015) Una piazza, un pianoforte suonato con naturalezza, alcuni ragazzi che giocano a pallavolo e una radio che trasmette come fosse in una spiaggia, all’aperto, mostrando i suoi volti.

Di questo Festival dell’Economia 2015, più che i premi Nobel, i ministri, i convegni, mi ricorderò l’aver trascorso 4 giorni all’aria aperta, il vivere il centro storico come fosse una casa e non come un ospite di passaggio, senza alcun disagio, godendo del sole sulle sdraio di Bibione trapiantate a Trento per l’occasione, ma anche dell’acquazzone tutti vicini sotto lo stand, senza mai interrompere le trasmissioni mai. In radio, si sa, non ci si ferma e non c’è distrazione che tenga.

Mi sono venute in mente tante cose mentre stavo seduta in piazza e ho provato una sensazione di grande benessere. Ho pensato alle famiglie immigrate che trascorrono la domenica al parco, rendendo vivo questo spazio pubblico, con i bimbi che giocano e i vicini che si organizzano per mangiare insieme. Mi è tornato alla mente il ricordo delle mie vacanze in campeggio da bambina e la strana sensazione di quando tornavo in città con le pareti di casa che sembravano schiacciarmi e che riaccettavo solo dopo qualche giorno.

Ma poi mi abituavo, tutti noi ci abituiamo.

È come se in questi anni la città fosse diventata un luogo in cui transitare, correre senza mai fermarsi, in cui sedersi significa bivaccare, in cui suonare significa disturbare.

Bastano pochi giorni per capire, invece, come la città possa anche essere vissuta e in questo modo sentita propria. Fa parte della tradizione, anche del nostro Trentino, ed è istintivo. Proprio per questo fa stare bene: fa stare bene insieme.

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Francesca Re
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Mi occupo di giornalismo e comunicazione digitale con @coopmercurio. Tra i media scelgo la radio, ancora meglio se sul web