#Clock|Video (+radio) kill the radio star

Francesca Re
CoopMercurio Blog
2 min readJan 5, 2016

--

(24 settembre 2015) Li guardo parlare, ammiccare in camera, tenere sotto controllo la postura o, meglio, lasciarsi andare e poi tornare a mettersi “in ordine”. Ma in ordine per cosa? Per chi guarda. È possibile concentrarsi sulla voce e ciò che si trasmette, con tutte queste preoccupazioni?

La radio visione a me non convince.

Forse è una fase di passaggio, per la nascita di qualcosa di nuovo, spero. Così com’è, anche se poi mi capita spesso di guardarla, eh, mi dà sempre una sensazione un po’ surreale. Come se le voci che mi arrivano dalla televisione provenissero da altrove e non c’entrassero molto con le persone che vedo di fronte al microfono. Forse dal ripostiglio o dalla finestra, ma non dallo schermo. È una sensazione che credo abbia a che fare con il fatto che forse gli speaker sono io a non volerli vedere, perché, più che loro, sono io quella che si distrae.

Mostrare la radio senza alcuna variazione, senza immagini che possano illustrare i contenuti di certo rappresenta un uso al “minimo sindacale” del mezzo tv; allo stesso tempo puntare tutto su ciò che si può vedere fa sì che l’abilità specifica della radiofonia di narrare ciò che accade ed evocare immagini nella mente risulti svilita e perda la sua ricchezza. Così resta un ibrido che purtroppo non mi pare valorizzare nessuno dei linguaggi coinvolti.

Ecco.

Tenevo questo post in bozze da un po’… Poi oggi ho letto del premio assegnato a una delle concorrenti di miss Italia 2015: un contratto a Radio Kiss Kiss. Vinto come? Grazie a un video votato on-line. Nulla contro la ragazza ovviamente, che però più che alla radio puntava alla fascia a miss. Certo è che, in ogni caso, per tutti coloro che nella radio vorrebbero lavorare, che vorrebbero farla crescere e valorizzarla, che fanno gavetta e studiano, sperando ogni giorno che una loro demo venga notata, questa notizia non può che far salire la bile al cervello e far pensare che, purtroppo, se la tv “canonica” non è riuscita a uccidere la radio, forse ce la sta facendo la radio stessa, abbandonando i suoi punti di forza volontariamente.

--

--

Francesca Re
CoopMercurio Blog

Mi occupo di giornalismo e comunicazione digitale con @coopmercurio. Tra i media scelgo la radio, ancora meglio se sul web