Come gestire la stupidità umana

Nicholas Caporusso
cprnhl — Andiamo Avanti
10 min readNov 9, 2020

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Poichè il tema principale di “Andiamo Avanti” è migliorare la nostra società, ho deciso di dedicare il primo post di questa rubrica a una delle forze che impediscono all’umanità di progredire, ovvero, la stupidità. In questo articolo proverò a spiegare cos’è la stupidità e perchè ci sono giornate in cui ci sentiamo circondati da idioti.

Ti consiglio di leggere questo articolo fino alla fine perchè condividerò un suggerimento che ti aiuterà a identificare le persone stupide quasi istantaneamente, soprattutto durante la pandemia legata al Coronavirus.

Non posso parlare di stupidità senza fare riferimento a uno dei miei libri preferiti su questo argomento, che si intitola “Le leggi fondamentali della stupidità umana”. Si tratta di un breve bestseller internazionale scritto da Carlo Cipolla, un professore italiano che ha insegnato storia economica all’Università della California — Berkeley.

Nel suo opuscolo, che considero un piccolo gioiello, il professor Cipolla introduce cinque leggi che rivelano che la stupidità è una forza oscura e che aiutano a comprendere la portata del suo potere distruttivo. Allo stesso tempo, le leggi fondamentali della stupidità umana confermano che gli idioti possono governare il mondo, e lo fanno davvero.

Se sei interessato a leggere “Le leggi fondamentali della stupidità umana”, puoi acquistare il libro del Professor Cipolla in formato digitale (https://amzn.to/3mQbS6E), cartaceo (https://amzn.to/3epltOL) e tascabile (https://amzn.to/2TPhKk1).

Quello che mi piace particolarmente di questo libro è l’approccio rigoroso adottato dall’autore nell’analisi della stupidità. Ciononostante, la chiarezza e completezza delle sue argomentazioni rendono davvero accessibile l’argomento e permettono a tutti di ottenere in modo semplice un quadro completo del peggior nemico della società.

Recentemente, diverse persone mi hanno dato l’opportunità di riflettere sull’importanza del contenuto del libro del prof. Cipolla e sul fatto che dovrebbe essere divulgato molto di più soprattutto nelle scuole e tra i professionisti.

Perciò, ho deciso di scrivere questo articolo con lo scopo di condividere le leggi fondamentali della stupidità umana e spiegare come possiamo usarle per non essere danneggiati dagli idioti.

Prima legge

Secondo la prima legge stabilita dal professor Cipolla,

“Sempre, tutti sottovalutano inevitabilmente il numero di stupidi in circolazione”

Questa affermazione implica che è impossibile calcolare quante persone stupide ci sono al mondo. Anche se sono una frazione della popolazione totale, qualsiasi cifra numerica sarebbe errata perché risulterebbe essere una sottostima. Ciò è dovuto a un duplice motivo:

  1. le persone che consideriamo intelligenti possono rivelarsi inaspettatamente stupide a causa di qualcosa che fanno che non avremmo mai potuto prevedere
  2. ogni giorno incontriamo nuove persone stupide che influenzano le nostre vite con il loro comportamento

Questa prima legge ricorderà ad alcuni di voi la famosa citazione attribuita a Einstein

“Due cose sono infinite: l’universo e la stupidità umana; e non sono sicuro dell’universo.”

Inoltre, se la guardiamo da un’altra angolazione, la prima legge afferma che all’aumentare del numero di idioti, il numero di persone non stupide diminuisce.

Seconda legge

Se pensi che la prima legge sia preoccupante, aspetta di leggere le successive, che ritraggono un quadro ancora peggiore. La seconda legge dice

“La probabilità che una certa persona sia stupida è indipendente da qualsiasi altra caratteristica di quella persona”

Ciò significa che chiunque, intellettuale o ignorante, ha la stessa probabilità di essere stupido, nonostante il sesso, la nazionalità o lo status sociale ed economico. Si può dire che c’è un senso di uguaglianza nella distribuzione della stupidità. Purtroppo in questo caso l’uguaglianza non è una cosa positiva perchè rende ancora più difficile schivare le persone stupide che ci circondano. Ad esempio, potremmo pensare che un gruppo specifico sia una zona priva di idioti perché lì ci sono perlopiù persone istruite. Tuttavia, questo non è sufficiente per tenerci al sicuro: potrebbero esserci degli stupidi anche lì. E se non ci sono individui stupidi, gli idioti potremmo essere noi.

Terza legge

A questo punto potresti chiederti cos’è la stupidità e come identificare le persone stupide. Fortunatamente, il professor Cipolla ci fornisce una solida struttura per dare una definizione di idiozia e inquadrare gli stupidi, affrontando il problema da buon economista. Infatti, secondo la terza legge della stupidità,

“Una persona stupida è una persona che causa perdite a un’altra persona o a un gruppo di persone senza ricavarne alcun guadagno e incorrendo persino in perdite”

Per comprendere meglio questo concetto, immaginiamo di disegnare un asse verticale che indica dall’alto verso il basso quanto gli individui aiutano o danneggiano le altre persone. Poi, disegniamo un asse orizzontale e ortogonale che rappresenta da sinistra a destra quanto gli individui danneggiano o producono un vantaggio per se stessi.

Di conseguenza, otterremo quattro quadranti: a ciascuno di essi possiamo associare un tipo di persona. Nel quadrante in alto a sinistra ci sono i benefattori (ovvero coloro i quali contribuiscono alla società anche a costo di perdite personali); in quello in alto a destra ci sono gli individui intelligenti (che producono un vantaggio per gli altri e in cambio ne ricevono benefici); poi, nel quadrante in basso, a destra abbiamo i banditi (che perseguono il proprio interesse anche a costo di danneggiare gli altri) e infine sul lato sinistro ci sono gli stupidi, i cui sforzi sono controproducenti sia per i propri interessi che per quelli altrui. Ad esempio, le persone che donano per una causa sono benefattori perchè contribuiscono alla società senza necessariamente ottenere nulla in cambio (al contrario, spendono soldi). Invece, i fumatori sono un chiaro esempio di persone stupide perchè danneggiano i propri polmoni e quelli delle persone che li circondano. Allo stesso modo, le persone che guidano mentre sono completamente ubriache sono stupide perchè pongono seri rischi per pedoni e altri automobilisti, oltre che per loro stesse.

Un altro esempio di stupidità è rappresentato dal procrastinare: tenere un compito in sospeso troppo a lungo ci farà sentire ansiosi e allo stesso tempo danneggerà le persone che aspettano che il compito venga completato per portare a termine il proprio lavoro.

Quarta legge

Ora che abbiamo una migliore comprensione di come valutare la stupidità degli altri e la nostra stessa idiozia, possiamo anche provare a localizzarci nello spazio bidimensionale che ho menzionato prima. Tuttavia, bisogna tener presente che indipendentemente dalla nostra posizione nella matrice del prof. Cipolla, la quarta legge ritiene comunque tutti colpevoli, anche le persone non stupide. Questo perchè secondo l’autore,

“Le persone non stupide sottovalutano sempre il potere dannoso degli individui stupidi. In particolare, le persone non stupide dimenticano costantemente che in ogni momento e luogo e in qualsiasi circostanza trattare e/o associarsi con persone stupide si rivela sempre un errore costoso”

In sostanza, con questa legge, il professor Cipolla ammonisce tutti i membri della società che incoraggiano tacitamente la stupidità anche solo interagendo con individui che agiscono stupidamente.

Quinta legge

Il motivo per cui dovremmo evitare il più possibile contatti con persone stupide è spiegato dalla quinta e ultima legge della stupidità, che dice che

“Gli stupidi sono le persone più pericolose”

ovvero, ancora più pericolose dei banditi.

Anche se questo assunto può sembrare controintuitivo, se facciamo riferimento allo schema bidimensionale citato prima, possiamo constatare che le persone intelligenti creano situazioni vantaggiose per tutti. Ovvero: sia loro che gli altri ottengono qualche vantaggio. Per quanto riguarda i benefattori invece, sebbene generino una qualche perdita per se stessi, producono anche benefici per gli altri, il che porta in qualche modo a un bilancio positivo. Sul lato opposto dello spettro, i banditi sfruttano gli altri per ottenere un vantaggio per se stessi. Sebbene moralmente deplorevole, dal punto di vista puramente economico è ammissibile. Infatti, anche se i banditi — così come i benefattori — producono situazioni cosiddette win-lose, entrambi i tipi di persone sono in grado di creare le condizioni che consentono ad almeno una parte di ottenere qualcosa dall’accordo. Invece, le persone stupide sono in grado di generare solo scenari lose-lose, ovvero in cui c’è sconfitta per tutti. Chiaramente, questa conclusione non deve essere un invito a iniziare a fare i banditi: ce ne sono già abbastanza là fuori.

In termini economici, la stupidità risulta lo scenario peggiore perchè non c’è vittoria alcuna, nessuno trae vantaggio, tutti finiscono con il perdere qualcosa. Pertanto, in tali circostanze, sarebbe meglio se gli idioti evitassero qualsiasi azione perchè almeno questo non genererebbe alcuna perdita. In conclusione, possiamo dedurre che le persone stupide sono il tipo di persona più pericoloso e che dovremmo starne lontani a tutti i costi.

La stupidità richiede consapevolezza

Una distinzione importante dovrebbe essere fatta tra atti di stupidità consapevoli e involontari. Ad esempio, non sarebbe corretto etichettare come stupide le persone maldestre, per esempio quelle che inavvertitamente lasciano cadere un bicchiere di vino sul tavolo. Inoltre, non possiamo incolpare le persone che hanno fumato sigarette o ricoperto le loro case di amianto quando i rischi legati all’uso di quei prodotti erano sconosciuti. Per poter essere considerato stupido a tutti gli effetti, un individuo deve conoscere o essere in grado di comprendere l’effetto dannoso delle proprie azioni e, ciononostante, agire comunque e deliberatamente in modo stupido. Un’eccezione è la negligenza: se le persone hanno l’opportunità di acquisire una certa conoscenza che potrebbe impedire loro di agire in modo stupido ma preferiscono rimanere ignoranti, stanno praticamente creando le condizioni per danneggiare se stessi e gli altri. Molto idiota.

All’inizio dell’articolo, ho promesso che avrei rivelato un segreto per identificare immediatamente le persone stupide. Eccolo qui. Oltre a morte, sofferenze e una serie di problemi che hanno cambiato le nostre vite, la situazione generata dalla pandemia del Coronavirus ha creato molte opportunità per esplorare la natura umana e la capacità dell’umanità di rispondere alle emergenze. In questa situazione, sono emersi due diversi tipi di comportamento in risposta alla raccomandazione di indossare una mascherina: ci sono persone che rispettano le misure di sicurezza sanitaria e quelle che non lo fanno perchè pensano che la mascherina sia scomoda o per altri motivi, tra cui quello secondo cui l’epidemia COVID-19 è una cospirazione. Quindi, supponiamo per assurdo che la maschera sia inutile. In questo caso, indossarla comporterebbe una sorta di inconveniente per noi, ma non comporterebbe alcun danno alla società, il che non ci renderebbe stupidi. Al contrario, se le maschere fossero efficaci, non indossarle sarebbe dannoso sia per noi che per le persone intorno a noi, il che corrisponde perfettamente alla definizione di stupidità di Cipolla. Creare una certa distanza sociale è una buona strategia per affrontare certe persone, in situazioni di pandemia e non.

Come combattere la stupidità degli altri?

Sulla base delle lezioni di Cipolla, possiamo considerare la stupidità come un campo minato: siamo costantemente a rischio di incontrare uno stupido. Sfortunatamente, la stupidità non può essere combattuta. Qualsiasi interazione con individui stupidi risulterà in una sorta di sconfitta o perdita. Pertanto, l’unica arma è imparare a individuare le persone stupide da lontano e tenerle ben distanti da noi. Questo è l’unico modo per evitare che gli idioti ci impediscano di andare avanti.

Aspetta…e se fossi stupido?

A questo punto, sappiamo che c’è un’alta probabilità che tutti agiscano stupidamente almeno una volta nella vita. Potremmo chiederci: sono sufficienti una o due azioni stupide per considerare qualcuno un idiota? Probabilmente no. Ad esempio, potrebbe essere necessario valutare le conseguenze delle azioni stupide di un individuo, cioè l’entità del danno prodotto; inoltre, potremmo prendere in considerazione la durata di tali azioni, in termini di opportunità che gli individui hanno avuto nel tempo di cambiare il loro comportamento e che però hanno ignorato.

Quindi, invece di rimanere invischiato nel dilemma e chiederti se il tuo profilo corrisponde alla definizione di stupido in base a ciò che hai fatto in passato, cerca di usare la tua energia per pensare se le tue azioni danneggeranno te stesso e gli altri la prossima volta fare qualcosa. In questo modo, aumenterai le tue possibilità di rimanere fuori dal quadrante della stupidità mentre vai avanti.

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Quand’è stata l’ultima volta che qualcuno ha agito in modo stupido? Qual è la cosa più idiota che tu abbia mai fatto o sperimentato? Mi piacerebbe sentire la tua storia: scrivimi pure le tue esperienze a info@nicholascaporusso.com.

Altre letture e risorse

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Se non l’hai ancora visto, ti consiglio di guardare il film “Idiocracy” https://amzn.to/3k1iPQu. Nonostante il suo punteggio su Rotten Tomatoes non sia altissimo (https://www.rottentomatoes.com/m/idiocracy), è una commedia abbastanza divertente che mostra ciò che potrebbe accadere all’umanità se il principio di “selezione naturale” di Darwin non si applicasse più alle nostre doti cognitive.

Recentemente ho scoperto il libro di Thomas Erikson “Circondato da idioti: i quattro tipi di comportamento umano e come comunicare efficacemente con ciascuno nel lavoro (e nella vita)” in aeroporto, mentre rincorrevo il mio volo seguente. Dai un’occhiata alle edizioni Kindle (https://amzn.to/38fmSq2), con copertina rigida (https://amzn.to/3l1zwfN) e tascabile (https://amzn.to/366aO7R).

In molti mi hanno suggerito altri libri sul tema. Non li ho ancora letti, ma ho creato questo promemoria per ricordarmi (e ricordarvi) di dargli un’occhiata:

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Nicholas Caporusso
cprnhl — Andiamo Avanti

Professor of Computer Science at Northern Kentucky University and entrepreneur.