12 numeri di Sven Nys che ti faranno venire voglia di toccarti

Crampi Sportivi
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4 min readNov 10, 2015

Quella che si sta disputando in questi mesi sarà l’ultima stagione in sella per Sven Nys, un lunghissimo giro d’onore nel fango per la leggenda vivente del ciclocross. Un avvenimento di portata storica, che segnerà il vero passaggio di un’epoca in uno sport che il Cannibale di Baal ha saputo davvero rivoluzionare, trasformandolo anno dopo anno in uno spettacolo globale senza eguali.

È difficile descivere Sven Nys come un uomo come tutti gli altri, tanto smaccata è stata la sua superiorità sull’intero genere umano per oltre 15 anni: la perfezione con cui pondera ogni gesto, la capacità di disegnare traiettorie diverse da chiunque altro -forse dalle stesse leggi della fisica-, la tecnica sublime affinata sino al minimo dettaglio, e soprattutto il suo sfacciato sfoggio di potenza sono solo alcune delle componenti che hanno portato la scienza stessa a interrogarsi su quale forma di superpotere fosse sprigionata dal suo corpo. Una qualità trascendentale e non descrivibile, un po’ come lo Shining reso celebre da Stephen King e Stanley Kubrick, che è stata indentificata con il termine di SVENNESS. Qui però non c’è nulla di spaventoso, se si eccettua la paura che incute nei suoi avversari, piuttosto qualcosa di dannatamente eccitante.

Le progressioni di Nys nel fango sono uno spettacolo che va a solleticare i desideri più sconci di ogni appassionato, un’esibizione erotica che ti lascia sbalordito e voglioso. Come potevano sognare gli antichi greci dinnanzi alla scultorea perfezione degli atleti olimpici, oggi possiamo ammirare fantasiosi i numeri di Sven Nys e con loro uno dei più grandi spettacoli che lo sport sia stato in grado di offrirci in epoca moderna.

Vi presentiamo dodici esempi di quanto magnifica possa essere la combinazione di testa, occhi, gambe e cuore racchiusa nel corpo di questo superuomo. Dodici momenti da brividino raccolti perlopiù negli ultimi anni della sua carriera, quelli meglio documentati da quella diavoleria chiamata Internet che l’umanità ha dovuto inventare per immortalare e diffondere le gesta di Nys. Dodici numeri di pochi secondi, che andrebbero apprezzati riguardandosi l’intera corsa, più e più volte, perchè è nella ricerca stessa del momento in cui rilasciare tutto il suo superpotere che sta la grandezza di questo campione.

1. Irrompere da un’altra dimensione

Namur 2014. Di colpo venne Sven.

2. Sovvertire le leggi della fisica

Heusden-Zolder 2012. Nys può vedere l’universo in 4 dimensioni, dove pendenze e traiettorie sono un’opinione.

3. La linea più corta tra due punti è la linea di Sven Nys

Zonhoven 2012. Ovvero stringere e spingere.

4. Scavare un solco in terra

Ancora Zonhoven 2012. Uno spiraglio libero e scattare come se non ci fosse un domani.

5. Approfittare del momento, o crearlo

Sankt Wendel 2005, il primo mondiale. Nys si accorge che Vanthourenhout ha perso il pedale, o glielo ha sganciato lui con lo sguardo?

6. Intervallo. Due salti

Louisville 2013, il secondo mondiale. Laddove tutti scendono, Sven Nys salta.

7. Spingere l’avversario all’errore

Ancora Louisville 2013. “Oh, Klaas, cosa ti ho fatto fare?

8. Spingere l’avversario al collasso

Koppenberg 2012. Alcune delle fibre muscolari di Niels Albert non sono state più ritrovate dopo l’esplosione.

9. Fare della gravità il proprio miglior alleato

Ronse 2013. Due curve e arrivederci sotto le docce

10 . A vulgar display of power

Koksijde 2012. Qui la telecamera lo segue perchè il suo passaggio ha cambiato il campo magnetico.

11. Con ogni mezzo necessario

Loenhout 2013. Una spallata e arriverci sotto le docce.

12. Mettere in mostra le proprie armi.

Diegem 2013. Le corse si vincono in due, sotto al superuomo c’è anche una bici.

Sono soltanto dodici esempi, avrebbero potuto essere dodici volte tanti, ma basteranno questi per convincervi della divinità di Sven Nys. E se non bastassero, non c’è problema, Sven è sempre pronto a spiegarsi anche di persona.

[immagine di apertura tratta da cyclephotos.co.uk]

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