A che punto sembra l’Italia di Conte
Dopo lo strano allenamento offensivo facendo arrivare addirittura una squadra dai paesi nordici ci siamo seduti e abbiamo pensato a ciò che questa amichevole ci ha lasciato in vista del nostro esordio ad Euro 2016.
1. Conte ha deciso di usare il 3–5–2, rinfoltendo il centro del campo di azzurri, indebolito dai forfait; se la qualità si infortunia daje di quantità.
2. Gli esterni devono fare un lavoro doppio, con alcune difficoltà palesi già contro una squadra di manichini (vedi diagonali di Elsha) in difesa; dubito rivedremmo questo atteggiamento iperoffensivo e pregusto un modulo asimmetrico con un esterno che spinge da una parte (Candreva/El Shaarawy/Bernardeschi) e uno più difensivo dall’altra (Florenzi/Darmian/De Sciglio). Asimmetria tvb.
3. Thiago Motta, querelle per la dieci a parte, non è apparso in condizione di gestirci il centrocampo; il suo puro orizzontalismo è ancora un po’ lento e in fase di transizione può dare fastidio all’uomo della strada (e qui sticazzi) ma soprattutto rallentare le ripartenze sulle ali o di gente come Immobile che lo spazio lo divora.
Mi hai detto lento?!
4. Sirigu fa bella figura anche senza far niente, autoritario e pulito.
5. Zaza ne ha un sacco voglia e si crede Quagliarella quanto basta per essere imprevedibile.
6. Le finte e controfinte di dai e vai di Immobile e Zaza sono belle e saranno utili, fanno dei movimenti che ricordano più il 3–5–2 di Ventura che quello di Conte con Vucinic-spalle-alla-porta che fa entrare i centrocampisti in area — che comunque ci entrano eh.
7. Forse non dobbiamo mettere il muto al commento Rai: Rimedio è bravo, Zenga è pure relativamente simpa, anche se ogni tanto appare la tendenza (molto italiana) di dare consigli tecnici prendendo le parti del Messia (che, come si sa, era un grande centrocampista).
8. Il gioco si allarga spesso e volentieri sulle fasce, dove El Shaarawy e Candreva appaiono caldi ma non eccessivamente in forma; quest’ultimo, nonostante il rigore procuratosi e segnato, appare ancora un po’ macchinoso e riesce nei dribbling (neanche sempre sempre eh) perché i finlandesi dal suo lato sono dei comodini con i pantaloncini.
9. Pellè da questo allargamento del gioco può solo trarre giovamento, e ancora non l’abbiamo visto in campo con Zaza, nonostante siano i due che appaiono più in forma. Inoltre, in discoteca cucca moltissimo e se gli chiedono dice che è Borriello.
Pellè fa questo genere di scherzi ed è grosso
10. Dobbiamo muoverci con le fasi di transizione. Se ci becchiamo un belga a caso a centrocampo ci ruba la merenda (Nainggolan, parlo di te).
11. Dove cazzo sta Insigne? Arma segreta? Lo stanno scaldando lentamente? Eddai su!
12. Hatemaj è l’unico finlandese che conosco. Proprio nella vita.
13. De Rossi non si capisce se per gli avversari o per la qualità media della nostra squadra ma oggi sembrava un playmaker à la Jason Kidd dei bei tempi.
osmosi.gif? Speriamo
14. Conte ha dimostrato che, se non sei biondo, giacca nera e camicia nera e cravatta nera te li puoi risparmiare.
15. Come nella prima Juventus di Conte, si farà fatica. Una fatica tremenda. I gol saranno come quando ti togli le scarpe a fine giornata dopo essere stato sempre in piedi: una liberazione pazzesca, lo stappare una bottiglia di sollievo frizzantissimo. Sarà pure una facilonata, ma descrivo le squadre di calcio con le cose che conosco quindi vedo altre similitudini con la prima Juventus di Conte: il super reparto difensivo, la richiesta di esterni a tutto campo che facciano bene fase offensiva e difensiva, due attaccanti vogliosi ma inconcludenti, un centrocampo con un conservatore (Thiago Motta prende sacrilegamente il posto di Pirlo con più dinamismo e più smistamento) e due wannabe box-to-box (Parolo-Sturaro-Giaccherini-Florenzi; anche qui il livello è quello che è, non si parla di Pogba-Marchisio-Vidal).
Ché poi la prima Juventus di Conte ha pure vinto, quindi tutti zitti e incrociamo le dita.
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