Bentornata, Serie A

Luigi Di Maso
Crampi Sportivi
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5 min readAug 19, 2017

L’estate che ci prepara alla Serie A 2017/18 è stata contraddistinta da una virtuosità economica e strategica di alcuni club, di certo non indifferente. A nutrire la necessità di ridurre il gap dalla Juventus nel minor tempo possibile, ci sono sicuramente Milan e Inter. Le due società milanesi hanno optato per cambiamenti tout court dal punto di vista tecnico, spinte dall’incremento di uno slot in più, quello del quarto posto, per la qualificazione alla prossima Champions League.

La stagione che a breve taglierà i nastri di partenza, vivrà quindi una situazione di elevata concorrenza ai piani alti. A incrementare l’appetibilità del campionato a livello nazionale, c’è un fattore determinato dalle neo promosse. Prosegue la continuità delle ultime stagioni, che vuole almeno una matricola al debutto assoluto in A: era già successo con Carpi, Frosinone e Crotone, mentre quest’anno il Benevento. Ma soprattutto, grazie alla promozione dell’Hellas Verona maturata con il secondo posto in B, nella Serie A 2017 / 2018 ci saranno tutte le squadre che hanno vinto gli scudetti da quando esiste il campionato a girone unico.

I campioni, tutti insieme

La Serie A con organizzazione a girone unico è una modifica che risale al campionato del 1929, vinto all’epoca dall’Inter, all’epoca ancora denominata Ambrosiana. Di lì in poi, la vittoria dei successivi tornei si è distribuita tra Juventus (31 scudetti), Bologna (5), Roma (3), Torino (6), Milan (15), Fiorentina (2), Cagliari (1), Lazio (2), Verona (1), Napoli (2) e Sampdoria (1).

Sempre dall’istituzione del girone unico ad oggi, è interessante notare come la Spal dopo 49 anni dal ritorno nella massima serie, abbia collezionato con quella di quest’anno, più partecipazioni al torneo del Chievo, 17 volte contro le 16 dei Pandori. Praticamente il doppio delle presenze in A di Sassuolo, Crotone e Benevento messe insieme. A dimostrazione che il ritorno della squadra di Ferrara nel campionato possa contribuire ad incrementare in un certo senso il blasone della manifestazione. Una summa di aspettative che ruotano attorno alla squadra di Semplici, allenatore proveniente dalle squadre giovanili della Fiorentina, protagonista del doppio salto di categoria. Diventa una sfida impossibile quanto affascinante, andare oltre il miglior piazzamento della Spal nella propria storia: il quinto posto del 1959 / 1960 con Armando Picchi in squadra.

A stravolgere il modo di vivere le partite e in particolare il fattore polemica da episodio, quest’anno ci penserà un’introduzione tecnologica. A fare il debutto in campionato non sarà solo il Benevento, ma anche la tanto discussa Var, a disposizione per la prima volta in una gara ufficiale di Serie A a partire dall’anticipo delle 18 Juventus-Cagliari.

Si occuperanno del nuovo sistema 2 addetti scelti nella squadra arbitrale, che andranno a sostituire la presenza degli addizionali di porta. L’ultima parola spetterà sempre all’arbitro che potrà richiedere l’uso della Var solo in alcuni casi. In situazioni che ruotano attorno alla convalida o annullamento di un gol e allo scambio di identità tra giocatori dopo una sanzione.

Spezzatino?

La Serie A 2017–2018 avrà un effetto demolitore anche sulle nostre abitudini da divano. Delineate le date del primo ‘Boxing Day’ italiano. Da quest’anno si giocherà anche il 23 e il 30 dicembre, con pausa di 15 giorni dopo il turno in concomitanza con l’Epifania. Una similitudine accentuata con la Premier League, perlomeno sotto l’aspetto della calendarizzazione dei match. Un campionato quello inglese, ancora troppo lontano dai radar della Serie A quando parliamo di ricchezza economica: il valore totale delle rose del torneo inglese arriva a 5,54 miliardi di euro contro i 3,14 miliardi italiani secondo Transfermarkt.

Se analizziamo il valore economico delle intere formazioni della Serie A, alle spalle della Juventus (525,10 mln €), troviamo il Napoli (371,58 mln €) comunque avanti alla faraonica campagna acquisti del Milan che ha comportato ai rossoneri il terzo gradino del podio con una rosa attuale del valore di 332,05 mln €, discretamente superiore alla Roma e ai cugini dell’Inter. Una situazione che può rivelarsi in crescendo per i rossoneri. Dopo gli investimenti onerosi, a seguito di ottime prestazioni personali e di squadra, molti degli acquisti potrebbero far lievitare il proprio listino di mercato. La campagna acquisti del Milan resta comunque una delle più ricche al mondo: al 15 luglio la classifica registrava il sesto posto con 187 mln spesi. Una graduatoria dove spicca la campagna acquisti della Juve l’anno precedente con 191 mln, ampiamente indietro a quella più costosa della storia del calcio, il Real Madrid dell’estate 2009 con 257 mln di spesa sborsati per signori del calibro di CR7, Kaka, Xabi Alonso e Benzema.

Un campionato in piena fase di maturazione quello che sta per aprire i battenti. Credibile nell’età media dei quasi 600 calciatori tesserati: 26,2 la fascia di età in un torneo composto da più della metà da calciatori stranieri, il 53,5% a poco più di una decina di giorni dalla conclusione del mercato. L’età in cui un calciatore avvia il suo processo verso l’apice della maturazione tecnica e fisica. Onore e oneri di esperienza in questo caso alla Fiorentina. La rosa più giovane di questo campionato con una media poco sopra ai 24 anni e mezzo, complice le numerose cessioni dei veterani alle quali è susseguito un ricambio con prospetti particolarmente giovani. Sul podio delle più ‘anziane’ Juventus, Cagliari e Chievo, la più vecchia.

Attenendomi sempre al sito tedesco di statistiche sul calcio, ho visionato la squadra di maggior talento e spendibilità sul mercato. Basandosi su propri filtri di ricerca e valutazioni, Transfermakt mi ha aiutato a disegnare la formazione di maggio valore, sorretta con un 4–2–3–1 di allegriana memoria.

Una formazione dominata dai giocatori delle prime 3 dello scorso campionato

Ogni campionato evidenzia una sua particolare identità. Provare a coglierne già ad agosto quelle che saranno le sfumature, è un esercizio di stile che riuscirà sempre a metà. L’anno scorso la stagione dell’Atalanta è stata frutto dell’effetto Pigmalione pensato da Gasperini, difficilmente prevedibile da altri. La debacle sportiva dell’Empoli invece, ha dato senso agli ultimi 10 minuti di un campionato che non aveva più nulla da raccontare. Quest’anno l’atmosfera che si respira a poche ora dal fischio di inizio, è quella di un compromesso tra novità strutturali e una certa dose di continuità tecnica.

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Luigi Di Maso
Crampi Sportivi

Un pugliese che vive a Firenze, organizza le Olimpiadi Universitarie della città e si occupa di comunicazione web. Caporedattore per Crampi Sportivi.