Antonio Conte, ma si può sapere che c’hai?

Crampi Sportivi
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3 min readMar 21, 2016

Come ormai sanno anche i sassi Antonio Conte ha reso ufficiale il suo addio alla Nazionale dopo gli Europei. Perché non ce la fa a stare fermo ogni quattro mesi, perché non gli va di stare chiuso in garage, perché è stata dura, ha avuto mesi difficili, perché dicendolo in anticipo sceglie di essere trasparente in un mondo di non detti, perché non riesce a fare nemmeno uno stage extra con i giocatori, in quanto molti club gli rispondono picche. Sa perfettamente che adesso pioveranno le critiche ma è orgoglioso di essere così com’è, anche se ora gli toccherà fare l’incudine e non il martello.

Però l’esperienza è stata fantastica, dice, meravigliosa, se la porterà dentro tutta la vita.

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Come sempre, il cosmo tende ad accanirsi appena dici qualcosa di minimamente controverso, in modo che gli haters possano fare il loro costruttivo e sereno lavoro, ed è così che nella prima uscita pubblico dopo l’annuncio di Conte la Nazionale prende quattro schiaffi dalla Germania campione del mondo, concedendo quattro gol uno più da polli dell’altro.

Chiunque conosca Conte un minimo sa che questa è tutt’altro che una resa, e che se c’è qualcosa a cui Antonio dedicherà ogni oncia della sua tigna maniacale sarà provare a ridimensionare il gap tra gli azzurri e gli avversari che adesso sono decisamente fuori portata per Thiago Motta e Montolivo, non importa quanta bile dovrà consumare da qui a giugno.

Tuttavia un pensiero alla sua strategia comunicativa lo dedichiamo lo stesso, perché il groppo in gola rimane.

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Antoniocònte, ma che c’hai?

Eh?

Ma insomma.

Ma perché te le vivi così, le cose?

Ma è per Allegri? Ma perché non ci parli?

Ma perché ancora parli in terza persona? Guarda che non lo so se ti fa benissimo, a lungo andare.

Ma tu glielo diresti a Lippi che è stato in garage quando stava in Nazionale? Sì? Gli avresti detto: “mister, dai retta ad Antoniocònte, esci dal garage, fuori è una giornata bellissima, andiamo all’autodromo”?

Ma se sei uno trasparente perché non ci dici già ora dove vai a giugno? Magari ti veniamo a trovare, ti portiamo una tisanina. Noi stiamo male a vederti così irrequieto e insofferente, non ce la possiamo fare. Tutto ciò che vogliamo è: innanzitutto sapere che non è colpa nostra, e poi magari vederti sorridere di nuovo ❤

Ma chi è lo stronzo che non t’aveva detto che in Nazionale si sta fermi per mesi e ti mandano a visionare Thiago Motta? Diccelo, ché andiamo insieme e gliene diciamo quattro.

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Senti Anto’, piuttosto, grazie per aver accettato la Nazionale, eh. Questo è un paesaccio di ingrati. Sempre tardi arrivano i grazie, sempre tardi le scuse. A proposito, scusa se la Nazionale non è alla tua altezza, mo’ però non ci fare sentire in colpa, cavolo. Madonna, ma perché non ti deve stare mai bene niente?

E faccelo un sorriso.

Ché tanto poi lo sappiamo come va a finire, magari vinci pure l’Europeo a sorpresa e allora tutti a dirti che ti vogliamo bene, resta con noi, non ci lasciar, per le vie del mondiale, Antoniocònte.

Dai, se vuoi te lo diciamo ora.

E metti che poi lo vinci st’Europeo? A quel punto, t’avvertiamo, cappottoni, gavettoni e tutti a dirti: oh, e pensa se non cominciavi a romperci i coglioni già a tre mesi dall’inizio!

Davvero Anto’, dai, noi siamo qua a disposizione, qualsiasi cosa ti serva. Quando ti annoi chiama, non fare quello che si chiude in sé stesso a parlare in terza persona.

Dai.

No, eh?

No.

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