Astronavi su Londra

Crampi Sportivi
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4 min readMar 6, 2017

Attenzione, un’altra astronave sta per atterrare nel nord di Londra. Ci dispiace deludere gli appassionati di Ufo, ma stiamo parlando del nuovo stadio del Tottenham Hotspur, che visto il design avveniristico ricorda un po’ le forme di un disco volante — e quindi l’Emirates Stadium costruito dall’Arsenal nella vicina Ashburton Grove. L’arena sta sorgendo a due passi dal vecchio White Hart Lane, destinato a chiudere i battenti a maggio per poi essere abbattuto dopo 118 anni di onorato servizio. L’ennesimo pezzo di storia del calcio inglese alza bandiera bianca per far posto a un impianto più moderno, capiente e comodo. Costerà circa 800 milioni di euro, sarà in grado di ospitare 61mila spettatori e avrà delle peculiarità che già hanno catturato l’attenzione dei media inglesi: per 350 euro a partita si potrà stare dietro un vetro trasparente a due passi dall’uscita degli spogliatoi per “godersi momenti esclusivi del pre-partita dei giocatori”, mentre sborsando 550 euro si potrà pure mangiare pietanze di primissima qualità cucinate “a livello di Stella Michelin”.

E ancora posti riscaldati con tanto di presa USB, ovviamente a costi tutt’altro che popolari. Ladies & Gentlemen, benvenuti nella gentrificazione in versione pallonara. Stride, e non poco, che cotanta meraviglia stia comparendo in uno dei quartieri più difficili della capitale inglese. Lì dove nell’agosto del 2011 scoppiarono i riots che poi si propagarono a macchia d’olio in tutto il Paese. Il palazzo che andò a fuoco in quei terribili giorni, poi divenuto simbolo della rivolta, è a due passi dall’arena stato dell’arte in costruzione. Le cose sono cambiate ben poco negli ultimi anni. La povertà e la disoccupazione sono sempre oltre i livelli di guardia, frutto di un lento ma inesorabile declino cominciato già negli anni Settanta. Il fiume di denaro che è scorso per Londra all’epoca delle Olimpiadi del 2012 non ha toccato nemmeno di striscio quest’area. Nei piani del club e dell’amministrazione locale, il lusso e l’eleganza del nuovo White Hart Lane vanno a braccetto con piani di rigenerazione e di sviluppo edilizio di questa parte di Londra. Piani inadeguati, secondo una larga fetta dei residenti, perché troppo di facciata e soprattutto che stravolgeranno eccessivamente la fisionomia del quartiere. Per ora da queste parti campeggia il cartello lavori in corso. Lo stadio sarà pronto per la stagione 2018–19, tanto che il Tottenham l’anno prossimo dovrà migrare a Wembley, location già scelta per le gare di Champions League ed Europa League di quest’anno — e che, visto i risultati, non ha portato molto bene… . I tifosi non sembrano troppo dispiaciuti di abbandonare il vecchio White Hart Lane.

In grado di ospitare poco più di 35mila persone, non reggeva più il confronto con gli impianti di vaste dimensioni di cui si erano dotate le altre grandi squadre londinesi, il già citato Emirates dell’Arsenal e l’Olimpico del West Ham, mentre il Chelsea a breve amplierà e ristrutturerà radicalmente il suo Stamford Bridge). Per i fedelissimi del Tottenham ciò che contava era rimanere a Londra Nord, dove il club è nato nel 1882. Sì, perché per qualche tempo c’è stato il rischio che ci si trasferisse baracca e burattini nell’East End, diventando inquilini dell’astronave dei Giochi del 2012. Poi almeno questo strappo alla tradizione è stato evitato. Sparisce, però, un altro pezzo da novanta del football inglese, con le sue storie, i suoi aneddoti infiniti. Inaugurato nel lontanissimo 1899, fra il 1908 e il 1934 beneficiò del sapiente lavoro del grande architetto di stadi, lo scozzese Archibald Leitch. Ulteriori modifiche avvennero nel corso degli anni, soprattutto dopo la tragedia dell’Hillsborough e il susseguente Taylor Report. Come tutti gli impianti con alle spalle una storia centenaria, le curiosità da quiz night al pub si sprecano. Prima di tutto, è singolare che si chiami White Hart Lane, visto che non si trova su quella strada, ma sulla High Road. Poi fa un po’ impressione pensare che lì, durante la Grande Guerra, furono realizzati 11 milioni di maschere anti-gas. O ancora che nel 1935 si svolse il primo match in terra inglese tra i Tre Leoni e la Germania allora nazista, nonostante la fiera opposizione dei sindacati, ignorata dalla Football Association.

Per passare a vicende più amene, al White Hart Lane si esibì il Tottenham del double campionato-coppa del 1960–61. Quel team, allenato dall’icona Bill Nicholson, è considerato uno dei più forti e spettacolari del football della terra dei maestri. A breve si volterà pagina e le ruspe prenderanno d’assalto le vecchie tribune del White Hart Lane. per la verità l’angolo tra la North Stand e la East Stand è stato già demolito per dar spazio ai lavori in corso per il nuovo impianto in cui, “chicca finale”, è già in programma si svolgano partite di football americano della NFL, molto popolare a queste latitudini. Come cambiano i tempi.

Articolo a cura di Luca Manes

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