Chi vuol essere acquistato

Massimiliano Chirico
Crampi Sportivi
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14 min readSep 8, 2017

La sessione di calciomercato appena spedita nel cassone dei ricordi ha ingurgitato un quadro generale di partenza, dove i cinesi e i loro freschissimi milioni di euro sembravano il nemico comune della sacralità del calcio europeo. Quello che è venuto fuori da questo pastone è una finestra estiva in cui, come un eco lontano che rimomba nelle orecchie tipo una gag di Aldo, Giovanni e Giacomo, gli emiri arabi hanno dapprima sussurrato e poi urlato forte “Ehi poveretti, vi stavate dimenticando di noi?”.

Impressionati dai movimenti audaci dell’A.C. Milan post-closing e convinti di aver toccato l’apice col passaggio in rossonero del miglior difensore italiano, la coscienza di noi appassionati si è destata quando Manchester City e Paris Saint-Germain hanno fatto volare i loro assegni nella notte come minacce.

Un monito, chiaro ed esemplare: possiamo comprare qualsiasi cosa. Che sia organica o meno, umana o aliena, noi abbiamo i soldi per farla nostra.

E il caro vecchio Sceicco Mansur ci ha messo qualche anno per convincere tutti che avrebbe davvero potuto comprare uno tra Cristiano Ronaldo e Lionel Messi.

È in questa cornice incredibile, dove i record vengono ritoccati ogni secondo e dove la storia si sta piegando al tempo che scorre rapidamente, che sembra necessario fermarsi, tirare il freno e volgere lo sguardo altrove. Come in quelle famose scene da pellicola dove il cattivo si accende una sigaretta sul punto più alto di una guglia, pronto ad attaccare col monologo su sé stesso e i suoi progetti scrutando le nebbiose montagne all’orizzonte.

Ecco, appunto, ci sarebbe tanto piaciuto ricreare questa atmosfera dai toni epici, ma con questa rubrica qualcosa è andato storto perché il cattivo si è girato solo per controllare l’acqua del radiatore del suo vecchio pick-up, di fatto straniando la scena con la sua passione per le cose minuscole e inutili.
Bentornato, calciomercato poco interssante.

Da non dimenticare mai.

I trasferimenti che proprio non interessano a nessuno

Raccolta degli ultimi trasferimenti che hanno proprio dovuto chiamare il giocatore interessato per spiegargli che nonostante le vagonate di soldi guadagnati finora avrebbe dovuto riprendere ad allenarsi.

Michaël Ciani ai Los Angeles Galaxy a parametro zero

Al 7° minuto Emeghara, alto come una gamba di Ciani, prende il tempo al centralone e stacca di testa sotto la traversa. Al 23° Rosina raccoglie uno spunto dalla sinistra e brucia Ciani in allungo, col francese che sembra portarsi dietro dei blocchi di cemento. Dopo 9 minuti il tecnico Petkovic manda in campo Pereirinha per Ciani e la carriera del centrale francese finisce più o meno così, in un Siena — Lazio alla 25° giornata che sarebbe servito ai biancocelesti per portarsi a qualche punto dal Napoli secondo. Oggi Ciani diventa sempre più grosso e meno tecnico e i suoi servigi saranno fondamentali nella MLS.

Nordin Amrabat in prestito al Leganés

Appena sei mesi fa, il Watford pagava circa nove milioni per assicurarsi il marocchino Amrabat dal Malaga. Appena sei mesi dopo l’ala sinistra di Naarden parte per la Spagna, direzione Leganés, con un valore di mercato dimezzato, una voglia dimezzata, una fama dimezzata. Lo stipendio, però, è intatto. Questa è roba da Calcio & Finanza.

Carlos Zambrano al PAOK Salonicco

Quando Zambrano era un giovincello peruviano tutto muscoli e grinta, capitano delle giovanili dello Schalke 04, la stampa nazionale sprecava i paragoni col collega brasiliano Lucio, cercando di spingere Carlos sempre più avanti nelle gerarchie della squadra di Gelsenkirchen.

Zambrano è un onesto difensore, a 28 anni farebbe la fortuna del Chievo o dell’Atalanta con tutta la sua esperienza internazionale ma il ragazzo ama le mete esotiche e dopo Germania, Russia e Perù ha deciso di aggiungere la Grecia alla sua raccolta di bandierine.

L’hanno paragonato a Lucio, non ci credeva nemmeno lui.

Costel Pantillimon al Deportivo La Coruña

Quando un giovanissimo Costel si è presentato al primo giorno di scuola calcio della squadra locale di Bacău, Romania, l’impavido allenatore alle prese con tutti quei marmocchi lo ha presentato ai compagni e gli ha chiesto “In che ruolo ti piacerebbe giocare?”. Pantilimon non ha avuto dubbi: “Mi piacerebbe fare il portiere in seconda!”.

Dal 2011 a oggi, da quando il Manchester City lo ha portato in Inghilterra, Pantilimon ha giocato 87 partite in sei anni e adesso è pronto a giocarsela con Tyton e Rubèn Martìnez sotto gli occhi di Pepe Mel. Ma lui è stato chiaro fin dal primo momento: “Oh, io faccio il secondo sennò non vengo”.

Zitto zitto, in carriera l’enorme portiere rumeno ha vinto anche due Premier League e qualche giorno fa ho conosciuto un ragazzo che ha davvero fatto scuola calcio con lui in Romania, che lo ha descritto come “Alto quanto la porta ad appena 10 anni!”.

Loic Remy in prestito al Las Palmas

In un decennio, il belloccio Remy ha spostato qualcosa come 50 milioni di euro coi suoi balzelli da Lione a Londra e trasferimenti simili. Adesso per lui si apre una nuova era, con un bel prestito biennale gratuito al Las Palmas. Tornerà a Londra in scadenza e con 32 anni sulle spalle. Prospettive future: India, Stati Uniti, Messico e, a sorpresa, Porto Rico.

Mi ha ricordato la storia di un altro attaccante francese, Gomis, che una volta venduto allo Swansea andò a cercare su Football Manager i nomi dei suoi nuovi compagni.

Thomas Necid allo Slavia Praga

Il generale Necid, manifesto di propaganda, Praga.

È dai non sospetti tempi di Mosca che il pennellone Necid sembra il profilo adatto per il campionato italiano: prima lo ha consigliato Nedved come sostituto perfetto per Llorente alla Juventus, poi il Chievo si è fatto avanti per testarlo prima di riconsegnarlo ai bianconeri, poi il Pescara aveva individuato in lui il nome adatto e infine il Bologna doveva scegliere tra lui e Sadiq. Necid ha spalle larghe abbastanza e sulle sue possenti traverse veglia la penna stilografica di Mino Raiola che forse non è ancora convinto del suo spirito di adattamento. Ma si farà, un giorno Necid giocherà in Italia.

Tim Krul al Brighton

Una fusione tra Massimo Oddo e Rafa Van der Vaart.
Tim Krul unico motivo per seguire il Brighton in Premier quest’anno.
Ho una cicatrice sul cuore con sopra il tuo nome.

Ricardo Kishna in prestito a quegli antipatici dell’ADO Den Haag

Antipatici perché una volta gli ho scritto su Facebook e hanno visualizzato senza rispondermi. Comunque due anni fa la Lazio soffia Kishna all’Ajax per 3 milioni e dopo le prime apparizioni tutti pensano “Ah che fessi quelli dell’Ajax, questo qui è forte”. Poi dopo un anno di prestito al Lille e il successivo prestito all’ADH, il tifoso medio della Lazio ha pensato “Ah che fessi noi che pensavamo chissà cosa”.

Il tecnico degli olandesi, quando ha saputo che tornava Kishna, ha detto qualcosa tipo “Pensavo fosse uno scherzo che tornava da noi” e Ricardo gli ha risposto “Ah che fesso ‘sto qua che crede che mi piace ancora il pallone”. Questo per capire la portata della leggenda di Kishna in Olanda.

Luis Pedro Cavanda allo Standard Liegi

Qualche anno fa io e i miei amici eravamo soliti urlare DIVIN BEVANDA: CAVANDA! ogni qualvolta assaggiavamo qualcosa di nuovo. Avevamo 15 anni, i brufoli e io presi la mia prima sbronza con un Sex on the Beach. Sono passati almeno cinque o sei anni e Cavanda è passato dall’essere il terzino titolare della Lazio a rappresentare comune merce di scambio tra club di media levatura come Galatasaray e Standard che devono regolare qualche conto tipo “Allora avanzo ancora qualcosa da te da quando t’ho prestato l’ombrellone da mare, facciamo che mi dai Cavanda e stiamo pace”.

Oscar Hiljemark al Panathinaikos

Servirebbe una speciale classifica Wilson, I’m sorry per descrivere quanta tristezza mi fa vedere Hiljemark lontano dall’Italia. A Palermo sembrava molto in forma e il Genoa doveva essere il suo trampolino di lancio. Così non è stato e adesso in Grecia ci saranno altri tifosi che ti guarderanno come ti guardavo io.

Ishak Belfodil al Werder Brema

Quando Parma e Inter spendevano circa 15 milioni complessivi per portare Belfodil in Italia e scambiarselo tra loro, il franco-algerino ha avuto la brillante idea di segnare 10 gol in 84 partite.

Adesso che sembrava nessuno fosse più interessato al classico “talento ex Lione”, ecco che il Werder Brema se lo prende in prestito dopo la sua miglior stagione di sempre. Il calciomercato è spesso un discorso di riconoscenza e tempismo.

Ezequiel Schelotto al Brighton, pure lui

Oggi noi ridiamo e scherziamo sul Galgo Schelotto, sulle somiglianze del Galgo Schelotto e sulla clausola che il Galgo Schelotto aveva allo Sporting.
Ma il 15 agosto di 5 anni fa, l’Italia di Prandelli perdeva 1 a 2 contro l’Inghilterra in amichevole e Schelotto entrava a cinque minuti dalla fine per Ignazio Abate.

Andreas Beck in prestito allo Stoccarda

Doveva essere e non è mai stato. Ritorna in patria in prestito dal Besiktas.
Nove presenze in Nazionale tedesca.
Gamma Ray.

Pierre-Michelle Lasogga al Leeds

Altra grandissima promessa disattesa, col cognome che sa tanto di Lo-so-ggià.

Qualche stagione in doppia cifra e poco, pochissimo altro. Quando era nell’U19 tedesca sembrava un carro armato, adesso va in Inghilterra per tentare l’ennesima, improbabile, impossibile promozione del Leeds in Premier League.

Lacina Traoré all’Amiens

Scemi voi. Il nuovo Didier Drogba è già qui, in Europa, tra noi: è ivoriano, è un attaccante, ha 27 anni ed ha già giocato per Everton, Monaco, Rubin Kazan, CSKA Mosca, Cluj, Sporting Gijon e un altro paio di squadre.

Segna poco, è abbastanza scordinato e adesso ha firmato per l’Amiens. The baton is passed.

Giannelli Imbula al Tolosa in prestito

Quando Imbula era al Porto, lo Stoke City bruciò mezza Europa secondo la stampa italiana. Lo voleva il Napoli, lo voleva il Torino, tutti volevano questo medianaccio di scuola Porto e gli stessi Dragoes avevano pagato qualcosa tipo 20 milioni dal Marsiglia, ma alla fine lui andò in Inghilterra.

A distanza di un solo anno, Imbula va in prestito al Tolosa, una buona squadra da mezza classifica francese. Ma poi Giannelli, manco fosse, chessò, di Grottaglie.

Pajtim Kasami al Sion in prestito gratuito

Colpo da novanta del Sion che si aggiudica Pajtim Kasami dall’Olimpiacos.
Centrale e all’occorrenza centrocampista destro, meglio noto da questa parte dell’Europa come il giocatore che fece saltare l’internet.

Centro Europeo Occupazionale

Tra le nuove proposte di Aleksander Čeferin, presidente della UEFA, c’è un fascicolo molto interessante che parla della fondazione di questo centro che si occuperà di ricollocare in qualche modo i giocatori svincolati o con contratti non rinnovabili. A capo degli uffici operativi ci sarà lo svincolato per eccellenza, Dimitar Berbatov, che pare abbia spostato la sua scrivania a Kochi, India.

Giuseppe Rossi

Pepito Rossi è il caso più difficile presente sulla scrivania di Berbatov: il ragazzo ha talento e fiuto del gol ma ormai sono 30 le primavere nella saccoccia e tra menisco, caviglie, crociati e collaterali il suo destino sembra quello di essere una figurina, una comparsata in un contesto minuscolo che serva a renderlo un santone.

Giuseppe Rossi ha bisogno di giocare a calcio, ma il calcio forse non ha più bisogno di lui. Come foto sul CV ha messo quella con Ferguson al Manchester United.

Joe Ledley

Al CEO lo sanno tutti e infatti nemmeno gli impiegati lo degnano di uno sguardo: Ledley svincolato ci rimarrà poco, perché un giocatore con la sua esperienza, quella barba e le sue mosse da ballerino di techno è destinato a trovare subito una sistemazione. Berbatov l’ha omaggiato con la solita telefonata di cortesia, chiedendogli di affiancare in questi giorni l’impiegato dell’ufficio Promesse in fumo, un ragazzotto greco che risponde al nome di Sotiris Ninis. Joe lo ha preso per un braccio e gli ha sussurrato quanto sia sbagliato farsi chiamare il Messi Greco a diciotto anni.

Joleon Lescott

Puntualissimo al primo giorno di raduno, tra le note del curriculum ha scritto solo “Negli ultimi anni mi sono allenato molto e ho giocato poco, adesso mi piacerebbe fare il contrario” e quindi la sua pratica è stata immediatamente dirottata nel settore Cina-USA-Arabia, dove il direttore è l’attaccante Sebastien Le Toux.

Alejandro Martinuccio

El Negro Martinuccio sarebbe dovuto essere su quell’aereo con a bordo i ragazzi della Chape ma un infortunio gli ha cambiato la vita e il soprannome, rendendolo il Miracolato. Oggi Alejandro, dopo aver tirato la corda con la dirigenza, ha risolto il suo contratto e cerca un ruolo da profeta in qualsiasi squadra.

Anders Lindegaard

Non ci crede nemmeno lui, è quasi certo che non troverà mai più una squadra. Berbatov gli ha proposto una puntatina in India ma il ragazzo sembra intenzionato a farla finita col calcio per aprire uno studio di commercialisti associati ad Aalborg.

S.O.S. come si pronuncia

Sempre attenti a qualsiasi movimento o statistica che rientra nel proprio range di controllo, i commentatori e gli opinionisti e i giornalisti locali spesso entrano a contatto con delle meteore infuocatissime. Nel 2017 basta davvero poco per diventare famosi dall’altro lato della barricata: un errore di pronuncia, un accento messo male e ti ritrovi con un video postato su Facebook. Abbiamo raccolto alcuni dei drammi portati in dote dal calciomercato.

Ighodaro Christian Osaguona

Arrivato a parametro zero dal Mechelen, Osaguona rappresenta il classico caso d’indecisione che ti porta a decidere se chiamarlo Ighodaro o se optare per il più semplice Christian. Ma immaginate il telecronista del Westerlo, sua nuova squadra, che vuol fare lo splendido scandendo le sillabe del suo nome dopo un gol.

Seyit Ali Akgül

Una roba abbastanza complicata. Il social media manager dell’Adivarspor ha dato già le dimissioni.

Andrei Herghelegiu

L’FC Hermannstadt, squadra rumena di secondo livello che potrebbe tranquillamente laurearsi campione di Germania, ha portato a casa questa punta centrale di 25 anni col vizio del gol e col nome che si riproduce all’infinito. Tanti auguri!

Mario Götzendörfer

Capolavoro del Seligenporten che in un colpo solo mette nel tascapane un trequartista che praticamente strappa senza il minimo sforzo tutti i paragoni con il ben più quotato semi-omonimo ma sopratutto acquista un giocatore incredibile a livello mediatico perché qualsiasi sia il tentativo di inserire il suo nome in una barra di ricerca, il risultato sarà sempre qualcosa di molto vicino al giocatore del Borussia Dortmund. Principe del mercato.

Ronald Pfumbidzai

Il nome non sembra difficilissimo, lo ammetto, ma se fossi in cabina di commento non riuscirei a pronunciarlo e a non pensare a qualcosa di estremamente soffice e rosa.

Giocatori pagati un botto, ma forse non te ne sei accorto

Piccolo angolo di recap su giocatori che hanno spostato ingenti quantitativi di soldi del vecchio conio ma che al tempo stesso probabilmente non conoscevi o non te ne sei minimamente reso conto. È successo tutto per davvero.

Gylfi Sigurdsson

49.4 milioni di euro per un giocatore che ricorda terribilmente Javier Pastore quando già aveva deciso di smettere di giocare. All’Everton praticamente avevano messo da parte dei soldi per la punta ma siccome Rooney è arrivato a zero i dirigenti sono andati nel panico e quindi tutto su di lui.

Paulinho

Il Guangzhou Evergrande lo ha preso due anni fa dal Tottenham per 14 milioni e ora lo ha venduto al Barcellona per 40 testine. Pazzesca la crescita del giocatore nel campionato cinese, spesa più che giustificata.

Vitolo

Vitolo nasconde la trappola, perché è stato acquistato dall’Atletico Madrid per 30 milioni ma è stato parcheggiato sei mesi al Las Palmas nell’attesa che scada la squalifica dei Colchoneros. Adesso dimmi la verità, sei più stupito per i trenta milioni o perché non sapevi che anche se le squadre hanno il famoso blocco di mercato possono comunque acquistare giocatori perché in realtà è un blocco dei tesseramenti e c’è una bella differenza tra acquistare e tesserare?

Kyle Walker

51 milioni per un terzino abbronzatissimo che corre, corre, corre, corre, corre, corre…

Premio Highlander

Luis Figo e Yazid Zinedine Zidane sono gli unici due giocatori non più in attività a figurare nella lista dei 25 trasferimenti più costosi di sempre. Il tecnico del Real Madrid si difende benissimo e occupa la 13° posizione con i suoi 73.5 milioni di euro, sorpassato in questa sessione da Lukaku, Dembèlè e Neymar mentre il sempre affascinante portoghese ha perso qualche posizione negli ultimi due anni, scivolando al ventunesimo posto difeso dai suoi 60 milioni. I prossimi a scavalcare la staccionata? Ibrahimovic, Kakà e Fernando Torres.

PS: Neymar è l’unico giocatore a comparire due volte tra i primi venticinque.

Giocatori che di sicuro non entreranno presto in questa rubrica. O forse no

Winston Reid, difensore centrale del West Ham di chiara origine Maori (sognavo tanto di riuscire a inserire Di Chiara in una frase), ha appena rinnovato con gli Hammers fino al 2023. A Reid e alla sua famiglia auguriamo il miglior futuro per questa una avventura nella cultura inglese che dura ormai da sette stagioni.

Tecni-mercato, il mercato degli allenatori

E siamo ormai in dirittura d’arrivo per questo appuntamento, ma non è acora tempo di lasciarci. Un breve recap di quegli allenatori che hanno lasciato un ricordo dentro di noi, nel nostro modo di vivere, di parlare e di lamentarci, ma che proprio non riescono a trovare una collocazione nell’immediato.

  • Paulo Sousa, che doveva andare in Cina e poi si è fatto fregare da Capello
    Tomas Tuchel, che ha lasciato il Borussia Dortmund ma pare vada al Chelsea
  • Walter Mazzarri, cacciato ingiustamente dal Watford.
  • Luis Enrique, ogni tanto dimentichiamo che ha fatto un triplete
  • Edy Reja, perché Zeman si e Reja no?
  • Massimo Oddo, la butto lì: va a fare l’allenatore delle giovanili
  • Juande Ramos, ha vinto due volte la Coppa UEFA
  • Ivo Pulga senza Lopez, eeeeh difficile prendere uno senza l’altro

Diri-mercato, il mercato dei dirigenti

Botto finale che non ti aspetti, breve listino dei dirigenti svincolati

  • Marco Branca, cacciato via dall’incompetenza di Thohir, lo voleva il Cagliari
  • Stefano Capozucca, cacciato via dal Cagliari (non è vero), lo voleva Branca
  • Mathias Sammer, ha lasciato il Bayern per problemi di salute
  • Predrag Mijatovic, doveva andare al Palermo.
  • Leonardo, unico nel suo genere, è sia allenatore che dirigente e in entrambi i casi è un disoccupato.

… corre, corre, corre, insomma Walker sa fare solo questo. Sembra un acquisto del Fifa Ultimate Team.

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Massimiliano Chirico
Crampi Sportivi

Da piccolo avrei voluto fare hockey su ghiaccio ma vai a spiegarglielo a mio padre. Oggi la mia vita sarebbe diversa.