Come comportarsi con il Barcellona?

Crampi Sportivi
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4 min readFeb 24, 2016

“Donna bella et altera, vestita nobilmente di rosso, coronata d’oro,
di gemme in gran copia, nella destra mano tiene un pavone et nel-
la sinistra un specchio, nel quale miri et contempli sé stessa.”

Cesare Ripa, in Iconologia

Il relativismo etico, di fronte allo strapotere dell’ultimo Barcellona del trio Msn (Messi-Suarez-Neymar) non consente una sufficiente obiettività quando lo si analizza e lo si giudica. Posta oggettivamente la premessa che i blaugrana, con la loro facilità nel passeggiare sull’avversario, pecchino un po’ di arroganza, come comportarsi nei confronti di un atteggiamento simile? Wikihow risponde come solo i saggi fanno: ponendo altri quesiti. Ai quali a nostra volta abbiamo provato a rispondere mettendoci nei panni del Celta Vigo, squadra che in tempi recenti ha fatto praticamente un frontale con quel tipo di arroganza nel caso dell’infamous rigore à la Cruijff.

Valuta la situazione: perché credi che una persona si stia comportando in modo arrogante? Ti ha detto o fatto qualcosa in particolare o non ti ha mai rivolto la parola?

I giocatori galiziani nel caso del rigore, quelli della Roma nel caso del recente 6 a 1, l’Arsenal ieri in casa sua negli ottavi di UCL, avranno tutti sicuramente pensato “perché? perché proprio a noi? fatelo al Real, cazzo”. Nel primo episodio, a Vigo il Celta si era imposto per quattro reti a una, di fatti l’unica squadra a segnare un poker al club catalano, in una stagione fin qui esaltante. Il rigore sarebbe allora una punizione per lesa maestà al peccatore di tracotanza, Minerva che trasforma Aracne in un ragno, per averla sfidata. Un’ulteriore (e quindi evitabile?) prova di forza dentro una prova di forza che era la partita stessa, già archiviata senza grandi difficoltà.

Ricorda che una persona arrogante è spesso anche molto insicura. Cerca di controllare e dominare la situazione perché teme di essere lei stessa controllata o dominata.

Wikihow prova a suggerirci una chiave di lettura dell’arroganza del gesto di Messi e Suarez nel caso del rigore. I due si sentono insicuri, oppressi dal peso di un triplete conquistato un anno fa e preoccupati dal timore di non rifarcela, abituati ormai solamente alla vittoria. Allora cercano, in qualcosa di quasi insignificante, come può esserlo un rigore sul 3–1 all’82esimo, un pretesto per ribadire la propria superiorità sul resto dell’umanità. Oppure hanno temuto di poter essere controllati dopo il pareggio di Guidetti ed hanno scaricato così le proprie ansie. Insomma, a pensarci bene, un po’ di empatia nei loro confronti si può provare. Proviamoci.

Inizia qualsiasi conversazione con una persona arrogante assumendo un atteggiamento di piena fiducia in te stesso. Pensa che non c’è nulla che quella persona possa dire o fare che abbia effetto su di te.

Il Celta Vigo ha avuto piena fiducia in sé stesso, fino al sessantesimo circa. Il goal di Suarez ha rotto la sicurezza galiziana e il Barcellona effettivamente fa qualcosa che ha effetto sulla squadra avversaria. In dieci minuti mette a segno altri due gol. La Roma, l’Arsenal, per quanto timidamente hanno provato a giocarsela. O meglio, l’idea era quella, poi vabbe’, le cose sono andate diversamente. Insomma, Wikihow dovrà ripensarci.

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Cerca di ignorare l’arroganza della persona che hai di fronte. Al contrario, cerca di godere delle cose positive che ti sta apportando questo incontro. Potresti concentrarti su quello che la persona ti può apportare a livello intellettuale.

Questo è un consiglio valido per tutti. Wikihow consiglia saggiamente di isolarsi nella turris eburnea dello spettatore (o del giocatore senza speranze) e mettere da parte i sentimenti scaturiti da una naturale immedesimazione nei giocatori del Celta o di qualsiasi altra squadra su cui i Barça abbia passeggiato, e cercare di concentrarsi sull’indiscutibile piacere provocato dalla visione del Barcellona e di un penalty neoromantico che sembra richiamare i fasti antichi.

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Sii onesto. Se queste tecniche non funzionano e la persona continua ad annoiarti, dille chiaramente che credi si stia comportando in modo arrogante e come questo ti fa sentire.

“Barcellona, due triplete in pochi anni, hai sconvolto il calcio, rischi seriamente di vincere tutto anche quest’anno, Messi 84 palloni d’oro, e mi devi pure prendere per il c**o. Credo che tu ti stia comportando in modo arrogante e questo mi fa sentire eternamente inferiore.” Funziona?

La sua intenzione è sempre quella di controllare la situazione. In questo caso, non ti arrabbiare, perché faresti il suo gioco; cerca di resistere al suo atteggiamento sprezzante e guarda le cose dal suo punto di vista.

Cambiamo focalizzazione e vestiamo i panni di un giocatore catalano. Un peccato di goliardia pensi di potertelo permettere. Sei uno dei migliori al mondo, abituato a grandi prestazioni e grandi numeri. Sei anche un po’ stanco della solita vittoria esaltante e cerchi di mettere del sale in un rigore molto sciapo, un qualcosa che distolga gli sguardi dal risultato troppe volte scontato e li concentri verso l’inaspettato, l’inusuale. E ci riesci. “L’arroganza è troppo spesso compagna dell’eccellenza”, ammette la legge di Murphy.

Esprimersi sulla straordinarietà del gioco o sulla superbia del gesto lascia il tempo che trova. Immergersi nei molteplici punti di vista da cui guardarlo aiuta a comprenderlo meglio e a godere della visione, o semplicemente a farsene una ragione ed essere zen. Cioè rosicare in silenzio.

Articolo a cura di Michelangelo Barulli

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