Con la valigia in mano

Crampi Sportivi
Crampi Sportivi
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5 min readMay 12, 2015

La voce rotta dall’emozione, i respiri profondi, le risate sincere alle domande dei giornalisti e le battute con il direttore sportivo Michael Zorc. In breve, la conferenza stampa di congedo dal Borussia Dortmund di Jurgen Klopp è stata un sunto dei sette anni passati nella Ruhr: coinvolgenti, convincenti, pervasi in ogni istante da una passione viscerale. Anche e il matrimonio Klopp-Borussia non ha resistito alla crisi del settimo anno; una crisi di gioco e di risultati che non hanno però neanche per un solo secondo scalfito l’amore dei tifosi per l’allenatore di Stoccarda e di Klopp per la squadra/comunità giallo-nera.

“Ho sempre detto che quando avrei avuto la sensazione di non essere più l’allenatore giusto per questa società straordinaria lo avrei detto, ora so di non essere più l’uomo giusto”, un folle amore che si evince da queste semplicissime parole.

A Dortmund sta per finire una vera e propria era e non poteva che finire con una finale, la Coppa di Germania che Klopp farà di tutto per riportare nella Ruhr come regalo di addio. La simbiosi che si è creata in questi sette anni tra allenatore, società, squadra e tifosi ha pochi eguali nella storia del calcio moderno. Parliamoci chiaro, per gli amanti del calcio, quello che ha ancora quel briciolo di romanticismo, stiamo parlando di un allenatore di assoluto culto. Faccia da schiaffi, ciuffo ribelle, allergia per giacca e cravatta, sangue caldissimo ma mai una parola fuori posto o una polemica sterile fine a sé stessa. Molti, tantissimi, preferirebbero lui sulla panchina della propria squadra del cuore a discapito dei santoni del ventunesimo secolo Mou e Pep.
Un uomo che dopo aver fatto tanta gavetta con il Mainz, con alti e bassi, promozioni e retrocessioni annesse, è stato scelto per risollevare il classico esempio di nobile decaduta.
Tra il 2005 e il 2007 il Dortmund vive i suoi anni peggiori, tra rischio fallimento e rischio retrocessione. Nella stagione 2007/2008 ecco l’ingaggio di Klopp e dopo un paio di anni in cui al Signal Iduna Park si sfiora solamente la qualificazione in Champions, arriva un incredibile quanto meritatissimo Meisterschale. La stagione successiva il Borussia concederà il bis con tanto di Coppa di Germania. Durante quei due anni, la superiorità nei confronti dei tanto odiati rivali del Bayern Monaco è schiacciante e la Klopp-mania tra i 24454 della Südtribüne raggiunge livelli inimmaginabili.

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Il capolavoro dell’allenatore di Stoccarda si compie la stagione successiva nella quale riesce a ridare una dimensione europea di tutto rispetto al Borussia. Ad inizio anno la possibilità di raggiungere la finale di Champions sembra pura utopia ma quando il condottiero è Jurgen Klopp tutto può essere incredibile. Incredibile perché stiamo parlando di uno che da giocatore ha iniziato la carriera con il Mainz da attaccante e l’ha finita come difensore. Incredibile perché passato allenatore, sempre al Mainz, appena promosso in Bundesliga, ha portato la squadra per cinque giorni in ritiro in Svezia, in una località senza corrente elettrica e senza cibo. «Andammo lì per cinque giorni senza elettricità e senza cibo, dovevamo pescarcelo. Volevo che la squadra sentisse di poter sopravvivere a qualsiasi cosa», chapeau.
Incredibile perché, teutonico sì, orgoglioso di essere tedesco sì ma maniacalmente fissato con gli schemi di Arrigo Sacchi, di cui si è sempre apertamente professato un vero e proprio seguace. Incredibile perché persino il non loquacissimo e ancor meno dispensatore di complimenti Zlatan Ibrahimovic ha dichiarato che giocherebbe per lui anche gratis.

https://www.youtube.com/watch?v=P5-AnrpD0X4

https://www.youtube.com/watch?v=hkDR5qoiufQ

Italia
Il campionato italiano nonostante i recentissimi exploit delle nostre squadre nelle coppe europee, continua progressivamente a perdere l’alloure di 10/15 anni fa. Un possibile arrivo di Klopp in Italia sarebbe certamente il colpo di mercato più importante e un ulteriore tentativo di rinascita. Si è parlato di Napoli con Benitez in partenza e in questi giorni si sta parlando di Milan con un Mr. Bee scatenato. L’impressione però è che nonostante l’universalità del calcio del tecnico tedesco, venga proposto un gioco che abbia bisogno di un rodaggio elevato e non è escluso che il primo anno possa essere un piccolo insuccesso. La mania tricolore del tutto e subito di tifosi e presidenti non dovrebbero spingerlo quindi nello Stivale.

https://www.youtube.com/watch?t=13&v=eMFcYoDi38M

Spagna
Simeone ha prolungato il suo contratto e nonostante la prima vera contestazione dopo il non gioco del suo Atletico nel derby dei quarti di Champions contro il Real, rimane il condottiero indiscusso del Colchoneros. Restando a Madrid, sponda Merengues, Ancelotti per ora sembra in una botte di ferro ma il discorso potrebbe cambiare tra qualche ora nel caso la Juventus dovesse fare lo scherzetto a Cr7 e co. Con l’esigentissimo tifo Blancos e l’altrettanto elevata intransigenza della proprietà mai dire mai, anche se all’uomo della Decima potrebbe essere concesso un bonus.
A Barcellona tutto sta andando a gonfie vele e Luis Enrique sta sbalordendo anche i più scettici, con una squadra che ha tutta l’aria di essere un Armada Invencible. Il posto anche per la prossima stagione sembra assicurato, salvo cataclismi o ripetute entrate assassine su Messi in allenamento.

Inghilterra
Per i cari bookmaker d’oltremanica la Premier sembra la destinazione più probabile. Escluse Chelsea e probabilmente United, gli altri 3 top club potrebbero mettere le mani su Klopp.
Rodgers a Liverpool ha fatto un mezzo miracolo (che poteva diventare intero) l’anno scorso e nonostante diversi problemi ad inizio stagione dopo l’addio di Suarez e in contumacia Sturridge, anche quest’anno sta facendo bene, proponendo un buon calcio, anche se spesso non ha corrisposto a buoni risultati, specie nell’ultimo periodo. E’ chiaro che per i cultori di Anfield, avere ogni domenica Klopp sotto la Kop sarebbe una goduria immane. Non è detta l’ultima parola.
Pellegrini sta già preparando le valige e in casa City c’è aria di rivoluzione. Il tedesco sembrerebbe l’inevitabile sostituto ma potrebbero spuntarla Guardiola, che non è detto che voglia continuare la sua avventura in Baviera, o Rafa Benitez che sembrerebbe ormai arrivato al capolinea con il Napoli.
All’Arsenal, Wenger pare abbia l’immunità e vederlo lontano dall’Emirates sarebbe come se al Big Ben togliessero le lancette e aggiungessero l’ora digitale. Mai come questa volta però ci sarebbe sulla piazza un allenatore perfetto il gioco in velocità dell’Arsenal che potrebbe far fare il salto di qualità ai tanti under 25 in rosa. Un altro anno senza Premier potrebbe portare alla separazione di Wenger dall’Arsenal con il francese che magicamente rischierebbe di trovarsi sulla panchina del PSG mentre Klopp diventerebbe il nuovo condottiero dei Gunners.

Germania
Guardiola come detto prima è un rebus. L’idea di passare dal Dortmund al Bayern è pazza e probabilmente omicida. Che Pep non sia mai stato idolatrato dalla dirigenza Bayern è lampante: il caos infortuni, con le dimissioni dello staff medico poi rientrate, l’eliminazione con il Barcellona non hanno fatto altro che mettere ulteriore benzina sul fuoco. Sul campo però è già arrivato il titolo di Germania ed è pur sempre uno dei migliori allenatori su piazza. Siamo ancora in alto mare quindi.
Parliamoci chiaro, il passaggio di Klopp al Bayern dopo Gotze e Lewandowski, arricchirebbe in maniera sensibile gli psichiatri di Dortmund e anche il più sadico degli sceneggiatori di film horror non avrebbe il coraggio di scrivere un finale così. Il fatto poi che quello al Borussia sia un addio e non semplicemente un arrivederci è tutto da discutere.
Abbiamo rasentato la fantascienza per qualche riga, fantasticando quello che potrebbe succedere quest’estate. Non ci resta che attendere e sperare che il presidente della nostra squadra del cuore vinca al Superenalotto e ci regali Jurgen Klopp sotto la curva.

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