Cosa ha creato Özil?

Arsène Wenger pensava che Mesut Ozil avesse commesso un errore cercando di turlupinare la difesa del Ludogorets, ma poi Ozil ha segnato il terzo gol della sua serata, garantendo ai Gunners la vittoria e il passaggio del turno matematico.
Il tedesco ha chiuso la questione dopo aver messo sedute tre persone sfidando le leggi della fisica. Un pallonetto a scavalcare il portiere come se questo fosse un difensore intento a provare una timida scivolata, una finta verso l’esterno per saltare un primo difensore, un altro tiro fintato per lasciar scorrere verso il nulla un terzo avversario e poi gol, a porta vuota. Turto questo con l’elasticità di un cartone animato ma l’eleganza di un ballerino di danza classica.

“A me non sembrava la soluzione ottimale, ma quando ho visto la palla in rete ho pensato lo fosse”, ha detto Wenger, palesemente rintronato dal conflitto tra il suo buon senso abbottonato e l’effetto insensato che il gol di Ozil ha scatenato negli astanti. “I grandi giocatori prendono le giuste decisioni nelle situazioni di gioco che devono affrontare”.

L’acqua è bagnata se non evapora o si ghiaccia.