Crazy Champions IV

Crampi Sportivi
Crampi Sportivi
Published in
4 min readNov 26, 2015

Quinta giornata di Champions League. Altre follie, altri verdetti.

Il massacro

Karl Marx ebbe modo di dire che «finora la Storia è stata la storia di Lotte di Classe».

Qualcuno ha sperato che Karl parlasse della Roma: falcidiata dagli infortuni, si sperava entrasse con il furore negl’occhi di un proletario alla cena di gala e colpisse con rabbia le gote dei padroni catalani, ben motivati a esercitare il loro potere davanti ai 90mila del Camp Nou.

«Manolas non temere che compia il mio dovere, trionfi la giustizia proletaria!» o un Vainquer presidente della Generalitat che portava la Catalogna all’indipendenza, lì dove ancora non è riuscito Artur Mas: ecco i miei sogni palesati in quella che fin dall’Antico Testamento era considerato una sfida improba, anche se Messi non ha proprio la statura di Golia.

Mi sa che è ancora presto per ribaltare la dialettica servo-padrone: i giallorossi — che hanno la peggior difesa di tutta la Champions — hanno effettuato solo 13 falli, uno in più dei loro avversari.

Il resto è il devasto dell’epoca meme (con gente che ancora crede all’originalità di accostamenti calcistico-tennistici: la gogna perpetua vi meritate, altrochè…) e di cui riportiamo solo questo brillante esempio di come l’umanità sia ancora un focolaio di speranza.

Ci sarebbe poi anche questa considerazione.

Infine, c’è anche questo pezzo di Neymar, da cui si capiscono almeno tre cose:

1) Ha due rampini da scalata al posto dei piedi: avesse affrontato una parete in verticale lo avrebbe fatto con la stessa agilità e classe, muovendo anche il sedere col ritmo d’una ballerina di samba.

2) Maicon ha la stesso sguardo e la stessa colite di quando io devo conoscere il padre della mia nuova ragazza.

3) Il rigore alla Beppe Signori però lo avevi anche sbagliato, eh?

Diffidare dalle imitazioni

Con l’Arsenal ancora impegnato in una rincorsa semi-impossibile alla qualificazione, Alexis Sánchez ci ricorda che il pallone è controllabile con qualunque parte del corpo.

QUALUNQUE.

Ibra Malmö Festival

Festa doveva essere e festa è stata. Oddio, il Malmö ha perso 5–0 in casa e ha pure sbagliato un rigore, ma ai tifosi non è sembrato importare molto. Zlatan Ibrahimovic di nuovo a Malmö per il calcio, contro la squadra che l’ha lanciato nel mondo del pallone.

Forse non abbiamo visto un’Ibra così marcatamente svedese nemmeno quando gioca in nazionale. Ha persino dichiarato: «Quando c’è stato il sorteggio e ho visto che avremmo giocato contro il Malmö, ho subito prenotato la piazza per allestire un maxischermo». Promessa mantenuta, anche perché i biglietti sono arrivati a costare 2000 euro!

https://twitter.com/UEFAcom_it/status/669566958103318529

È andato così in scena l’Ibra Malmö Festival, manifestazione più unica che rara. Noi, abituati a vedere gli scandinavi come freddi e impassibili (stereotipo gratuito), ci siamo ritrovati di fronte la Turing Torso — la più grande struttura della città (190 metri d’altezza) — proiettare una Z in segno d’omaggio al capitano del PSG.

Non ci si è fermati a questo: sono state persino stampate delle magliette che riportavano tutte le città in cui Ibra ha giocato nella sua carriera. Ovviamente Malmö e Parigi, che rappresentano l’inizio e il presente di Ibra, in rigoroso maiuscolo.

https://twitter.com/SydisSporten/status/668801973240623104

L’ovazione, invece, quella c’è stata. Un lungo applauso al minuto 85. Chissà se un giorno Ibra tornerà ancora a Malmö, stavolta per giocare con la maglia azzurra dei suoi ricordi.

https://twitter.com/PaddyPowerItaly/status/669624822285082625

https://www.youtube.com/watch?v=PBXTNUKVeoY

https://twitter.com/MADRIDBANJAR/status/669775598538137600

#PaulDoingPaul

Pogba ha deciso che era troppo piccolo per farne da testimonial e ora lo fa da solo: il suo gioco di suola e assist di tacco è meraviglioso come quando in natura si schiudono le uova di tartarughe sulla spiaggia. Poi Dybala scalpella la Pietà Rondanini, ma non si può mica desiderare tutto.

Premonizione Hart

https://twitter.com/108powwows/status/669626760435269632

Dopo questa azione, Hart ha deciso che ne aveva avuto abbastanza di calcio nella sua vita e ha deciso di lasciare il posto ad un magazziniere.

Spinoff Balotelli

Se il calcio fosse una serie TV, esisterebbe uno spin-off con tutti i cazzi che succedono a Balotelli.

https://www.youtube.com/watch?v=ogPqLi-Smpw

Adieu, Gerland

È stata anche una serata di addii a Lione. Non solo l’OL continua ad avere una pessima forma in Europa (un punto in cinque partite) e ha salutato la Champions in anticipo, ma ha dovuto dire addio anche alle serate europee allo Stade de Gerland. Dalla prossima estate l’OL avrà una nuova arena, ovvero lo Stade des Lumières da 60mila posti, che dovrebbe anche ospitare diverse gare del prossimo Europeo.

I tifosi del Lione l’hanno salutato così nella sua ultima notte europea:

https://twitter.com/itsultralife01/status/669242774567444481

Molte grandi sono state fermate (Barcellona, Bayern, Manchester United) da quell’OL. E ci fu persino un 7–2 al Werder campione di Germania. Un pezzo di storia della Champions se ne va, per sempre.

A cura di Gabriele Anello e Sebastiano Bucci

--

--