Darth Papero, ovvero il Pato oscuro della Forza

Crampi Sportivi
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4 min readJan 31, 2017

Tanto tempo fa, in una galassia lontana, lontana… Ma neanche troppo. Anzi, in realtà è vicinissima. Ci troviamo nella Via Lattea. Più precisamente, ci troviamo a Mos Eisley, in Brasile. Un osservatore del Milan andò lì per visionare un ragazzino di cui si parlava un gran bene. Dicevano fosse forte nelle gare di sgusci. Solo che lui le affrontava senza sguscio, ché tanto correva più di tutti pure senza.

E così l’osservatore del Milan, dopo un’intensa trattativa con la madre (che non voleva lasciar partire il figlio) riuscì a portare il ragazzo in Italia. L’hype su Pato, nel nostro Paese, era talmente alta che gli amanti del calcio non vedevano l’ora di osservare le sue gesta su un campo da gioco. Però prima il ragazzo andava addestrato. E così, il consiglio dei Jedi decise di affidare il giovane alle cure del mastro Kakà. Tutti erano sicuri che sotto la sua ala protettrice il Papero sarebbe potuto diventare un grande Jedi. Poi arrivò gennaio, e finalmente Pato fu pronto. In una sfida galattica contro il Napoli, il ragazzo mise in mostra tutte le sue qualità: lo scatto della forza, l’abilità con il dribbling laser, la potente spinta di tiro. Il pubblico rimase impressionato. Era l’alba di una nuova era. La Profezia Jedi si era finalmente avverata: Pato avrebbe riportato l’equilibrio nel mondo del calcio.

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Da quel momento in poi, Pato divenne uno dei Jedi più apprezzati in tutto il mondo. Di lui si diceva che avrebbe sicuramente vinto il Pallone dell Forza, il premio più ambito tra i Jedi, nel giro di tre anni. Proprio il maestro Kakà lo aveva vinto l’anno prima. I due sembravano inseparabili, nel Milan si trovavano alla meraviglia e insieme formavano una coppia devastante, invidiata in tutta la galassia. Soprattutto dai Galacticos. Che, infatti, nel 2009, chiamarono a rapporto il maestro Kakà, separandolo dal suo allievo. Il giovane Pato però non si fece scoraggiare. Anzi: affrontò diverse missioni, una delle quali proprio contro i Galacticos, e in qualche occasione lo fece da solo. Come quella volta in cui sconfisse il Conte Mascherano con uno scatto della forza devastante.

Tutto procedeva per il meglio. Poi, qualcosa cambiò. Il giovane Jedi, uscita dopo uscita, appariva più svogliato. Gli infortuni non aiutavano per niente, anzi. Ma non poteva essere solo quello. Il consiglio dei Jedi iniziò a dubitare di lui. Anche il pubblico aveva ormai rivolto lo sguardo altrove, verso i maestri Messi e Ronaldo, che nel frattempo si scontravano a colpi di Forza per stabilire quale dei due fosse il migliore. Ancora non ne sono venuti a capo, pensate. Comunque, Pato decise di lasciare il Milan e di fare ritorno in Brasile. Forse tornare a casa gli avrebbe fatto bene. E invece no. Il giovane Jedi non tornò più quello di una volta. Successivamente provò di nuovo a tornare in Europa. Prima al Chelsea, poi al Villareal. Ma la carriera di Pato non decollò più. E fu proprio in quel momento, dopo l’ennesimo tentativo andato a vuoto, che Pato si avvicinò al Lato Oscuro. O meglio, che il Lato Oscuro avvicinò Pato. E lo fece sotto mentite spoglie.

Il Cancelliere Cannavaro sembrava un uomo giusto e retto: in Italia era molto apprezzato, aveva anche vinto il Pallone della Forza. Poi però venne fuori che era anche lui un maestro Sith. I Sith, nella nostra storia, sono quelli che vanno a giocare in Cina prima dei 35 anni e quelli che li allenano, rei per associazione. I cavalieri Jedi sono quelli che, semmai, ci vanno dopo.

Il Cancelliere Cannavaro, per tornare a noi, convinse Pato a passare al Lato Oscuro. Appena appresa la notizia, il maestro Kakà telefonò al suo ex Padawan. Questa fu la conversazione tra i due:

Pato: Niente prediche, Kakà. Io vedo oltre le bugie dei Jedi. Non temo il Lato Oscuro come voi. Ho portato pace, libertà, giustizia, e sicurezza nella mia nuova squadra!
Kakà: La tua nuova squadra?
Pato: Non obbligarmi ad attaccarti in faccia.
Kakà: Pato, la mia devozione va all’Europa, al calcio! Ho fallito con te, Pato! Ho fallito con te.
Pato: Avrei dovuto capire che i Jedi miravano solo a prendere il Pallone della Forza.
Kakà: Pato, il Cancelliere Cannavaro da mo’ che è passato al male!
Pato: Dal mio punto di vista i Jedi sono il male!
Kakà: Tu eri il Prescelto! Era scritto che distruggessi i Sith, non che ti unissi a loro! Dovevi portare equilibrio nel calcio, non lasciarlo nelle tenebre!
Pato: Io ti odio!
Kakà: Eri mio fratello, Pato. Ti volevo bene.

Tututututututu…

Fine.

A cura di Leonardo Mazzeo

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