Decidere da che parte stare

Crampi Sportivi
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4 min readJan 16, 2017

‘’Avevamo preparato la partita cercando l’uomo contro uomo, ma non ci siamo riusciti: abbiamo sbagliato spesso i passaggi in uscita […]”. Così Massimiliano Allegri nel post partita di Fiorentina — Juventus ha provato a spiegare i termini della quarta sconfitta in campionato della Juventus. Nonostante la Fiorentina avesse vinto solo uno degli ultimi 17 confronti con i bianconeri, la squadra di Paulo Sousa è riuscita a ribaltare quasi tutte le concezioni a cui eravamo stati abituati nella prima parte del campionato.

Dybala ha sbagliato anche questo controllo?

Al Franchi di Firenze si sfidavano la formazione più prolifica del primo quarto d’ora di gara, la Juventus, con 8 reti messe a segno nei primi 15’, e la Fiorentina, al vertice opposto di questa classifica con una sola rete nella parte iniziale di tutti i match di Serie A. Invece a provare a ribaltare subito i favori del pronostico ci ha pensato proprio la Fiorentina, che ha organizzato un avvio capace di mettere in stato di panico totale la Juventus fino al gol di Kalinic segnato al 36’. Prima del gol del croato, la viola aveva trovato lo specchio della porta in 3 occasioni. I numeri di fine primo tempo diranno che solo il Genoa, nella gara a pallonate di Marassi, aveva tirato così tanto nello specchio della porta difeso da Buffon, durante la prima frazione di gioco (4 tiri totali nello specchio).

Per la Fiorentina la prima gara del girone di ritorno della Serie A potrebbe raffigurare un punto di ritrovo, o ancora meglio di svolta. Soggetta ad un andamento discontinuo e altalenante, la squadra di Sousa è rimasta sospesa durante la gestione dell’allenatore portoghese, in un limbo in cui non si sa se fare un passo in avanti o uno indietro. Allora il match contro la Juventus può essere pensato come una serie di ottimi spunti da cui ripartire. Ne ho individuati 2 in particolare.

#1 Le geometrie della Fiorentina

Con i 4 a centrocampo più Valero e Bernardeschi pronti a muoversi a fisarmonica a seconda della situazione di gioco la Fiorentina ha potuto tessere le sue trame coinvolgendo tutti i giocatori in mezzo al campo, formando i quadrilateri tipici della squadra viola. Con il coinvolgimento in fase offensiva dei due trequartisti fiorentini, le geometrie viola possono arrivare addirittura a comporre pentagoni durante gli scambi brevi.

Contro la Juventus la novità sta però nel possesso palla: non più incentrato sulla quantità, fattore che più di una volta lo ha reso un’arma sterile, ma fondato sulla ricerca della profondità, garantita da Kalinic a suo agio contro la difesa a 3 disegnata da Allegri. A fine partita il possesso palla sarà a favore della Juventus con 54% contro il 46% della Fiorentina che quindi accorcia i tempi della giocata per trovare la porta più facilmente. Se nelle precedenti 18 partite la Fiorentina aveva centrato la porta avversaria con i propri tiri per 130 volte (media di 6,8 tiri a partita), basti pensare che ieri i viola sono arrivati a mirare allo specchio ben 4 volte in soli 45’.

Il possesso palla ricercato con minuziosità da Paulo Sousa può rivelarsi delle volte controproducente contro squadre compatte tra i reparti e attente nelle uscite difensive. Nel big match della prima giornata di ritorno però, Sousa ha potuto ammirare la versione migliore della sua idea. Al tecnico portoghese non resterà che riguardare con attenzione il gioiello della notte del Franchi.

#2 Il pressing del finto tridente

Borja Valero e Federico Bernardeschi sono probabilmente i giocatori tecnicamente più forti tra quelli a disposizione della formazione della Fiorentina. Nella partita contro la Juventus ai due è stato chiesto uno sforzo maggiore, ovvero incrementare lo sforzo in pressing di Kalinic, contro la costruzione bassa della Juventus. Così da poter affrontare l’avvio di azione della Juventus in situazione di parità numerica.

Su un pallone qualsiasi Valero sta su Barzagli, Bernardeschi su Chiellini e Kalinic pressa Buffon chiudendo la linea di passaggio per l’unico difensore rimasto libero, Bonucci, costringendo il portiere ad un lancio lungo impreciso

Borja Valero saliva su Barzagli, Bernardeschi su Chiellini e Kalinic su Bonucci. In fase di possesso palla viola. come se non bastasse, la posizione alta di Chiesa a destra e Olivera a sinistra hanno fatto sì che la Fiorentina potesse diventare la padrona dei mezzi spazi, come in occasione del primo gol, mettendo in seria difficoltà la Juventus nel posizionamento difensivo negli ultimi metri. Insomma, far scricchiolare la compostezza della BBC non è da poco. Sousa azzecca completamente la scelta di puntare sull’intensità in aggressione e i risultati si sono visti anche nei numerosi errori di costruzione dal basso, oltre al buon numero di intercetti dei giocatori della Fiorentina nella metà campo avversaria.

Sicuramente sotto i riflettori del Franchi ci finisce anche l’ottima prestazione di Federico Chiesa e la prestazione della difesa che oltre alla sfortuna nel gol di Higuain, tiene bene al ritorno bianconero dopo il secondo gol. La Fiorentina aveva subito gol in tutte le ultime 6 giornate di campionato con una media addirittura fissata a 2.2 gol subiti a partita. Nel giro di 4 giorni la Fiorentina ha alternato una prestazione opaca contro il Chievo in Coppa Italia, a una prestazione brillante e quasi mai fuori discussione contro la Juventus. Il limbo viola è fissato ad un livello di mezzo in cui la squadra dei Della Valle potrebbe vincere e perdere contro chiunque, così come puntualmente avviene nelle gestioni degli ultimi quattro anni. Quella contro i rivali di sempre potrebbe essere un punto focale in cui decidere se fare un passettino in avanti e trarre beneficio da gare come questa, oppure inneggiare alla vittoria contro la squadra di Allegri come una medaglia al valore, da mostrare di tanto in tanto, mentre si compie un passetto indietro.

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