Draymond Green — Come ti cambio la palla a spicchi

Crampi Sportivi
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2 min readApr 1, 2016

“One of those great college basketball players that doesn’t excel in any one particular area … Tweener, undersized for a physical forward yet lacks the athleticism of a wing … Lacks explosiveness, agility, elusiveness and quickness off the bounce … Under the rim finisher, which is troublesome when you consider his size … Not a threat to shake his defender off the dribble … Minimal upside … Vulnerable defending quicker guards on the perimeter … Could stand to drop some weight …”
Questo è il giudizio di NBADraft.net su Draymond Green all’uscita da Michigan State. Fossimo stati a scuola sarebbe stato un voto segnato di rosso, rimarcato con la penna, a sottolineare le tante incongruenze. Fossimo stati i genitori ci avrebbero detto che non si applica, e che al massimo ateneo chiamato Nba avremmo preferito spendere i soldi della Retta in giro per il Mondo, che nel Vecchio Continente o nel Nuovo Mondo cestistico tra esperienze e portafogli tende comunque a ingrossarsi e maturare. Ma, da pedagoghi distratti, non avremmo centrato il concetto di fondo: che con un’ etica del lavoro incrollabile puoi fare tutto ai massimi livelli. Giocare da 1,2,3,4 e anche 5, contro gente che ti rende almeno 20 centimetri. Fortuna che non siamo ne’ coach Izzo ne’ Steve Kerr, e da ieri possiamo goderci il primo giocatore della Storia con almeno 1000 punti. 500 rimbalzi, 500 assist, 100 rubate e 100 stoppate in una singola stagione. E assistere basiti applaudendo alla Laurea dal Titolo “All-rounder, o come ti cambio la Palla a Spicchi”.

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