Ex-factor

Crampi Sportivi
Crampi Sportivi
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2 min readJan 26, 2015

Gli ex sono uno degli argomenti più delicati nel calcio. C’è chi li ama alla follia sempre e comunque (vedi Iachini ieri a Genova per Samp-Palermo), c’è chi riesce a farsi odiare ovunque torni (Osvaldo docet). Ieri però Steven Defour credo abbia aperto una nuova categoria nella classificazione degli ex che va oltre questa dicotomia.

Nazionale belga, Defour è esploso nello Standard Liegi, dove ha militato per cinque anni. Con Les Rouches ha riportato il club in testa al Belgio ed è stato anche capitano della squadra. Poi la partenza per Porto nel 2011. Dopo il Mondiale brasiliano, c’è stata la decisione di tornare in Belgio dopo il Mondiale, ma non allo Standard, bensì agli arci-rivali dell’Anderlecht. Ieri c’è stato il ritorno di Defour allo Stade Maurice Dufrasne da avversario.

Dopo una settimana di “Steven dehoer” (Steven the hooker), vignette ispirate a Charlie Hebdo e maglie con scritto “Giuda”, è arrivato il piatto principale: un enorme striscione a metà fra una rivendicazione dell’Isis e uno spettacolare sforzo di coreografia. La scritta chiara e inequivocabile: Red or Dead. In mano al personaggio di “Venerdì 13” la testa mozzata di Defour.

Con questa premessa, la partita non può esser andata bene. Lo Standard ha vinto 2–0 e Defour si è fatto anche espellere per aver tirato il pallone contro i suoi ex tifosi, facendo incazzare anche i suoi attuali supporters (che hanno cominciato a tirare seggiolini dal settore ospiti). Una bella giornata, non c’è che dire.

Testo a cura di Gabriele Anello

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