F.A. Cup is magic
Il terzo turno della competizione calcistica più antica del mondo coincide con l’esordio delle big del calcio inglese, è risaputo. Ma la F.A. Cup in realtà inizia già ad agosto, con i turni preliminari. Poi tra novembre e dicembre le superstiti delle forche caudine dei preliminary round si scontrano con le compagini di League One and Two — le vecchie Third e Fourth Division.
Quest’anno, ed è una notizia, al Third Round non ci sarà nessuna squadra non-league.
Singolare come la stagione passata, invece, ce ne fossero ben due addirittura al quinto turno, evento mai verificatosi prima. Una prima curiosità che si andrà ad aggiungere ad altre chicche prese qua e là e che, se mandate a memoria, potrebbero farvi vincere qualche quiz night in pub d’oltre Manica. Preferiamo infatti dedicarci alle curiosità, risparmiandovi i fiumi di retorica che puntuali come il discorso della Regina a Natale si riversano su tv, carta stampata e siti web quando si parla di Coppa d’Inghilterra. Che purtroppo è tristemente svalutata rispetto a un gloriosissimo passato. Ma per questa volta ci risparmiamo l’attacco al calcio moderno nemico della tradizione e preferiamo scrivere d’altro.
- 1. Iniziamo con un episodio di quando il Regno Unito aveva ancora un impero e sul trono sedeva la regina Vittoria. Nel 1873 fu il lancio di una moneta a decidere la contesa tra lo Sheffield F.C. (nulla a che vedere con Wednesday e United: ci riferiamo infatti al club di dilettanti fondati nel 1857, il più antico del pianeta) e lo Shropshire Wanderers (che oggi non esiste più). I due team in realtà un match lo giocarono, ma finì 0–0. Invece del replay si decise per una soluzione alternativa — forse perché lo Shropshire aveva problemi a viaggiare fino a Sheffield —, mai più adottata nella storia.
- 2. La finali per il terzo e quarto posto tendono a essere dei match inutili, spesso giocati mal volentieri dai mancati protagonisti del main match che aggiudica il trofeo. Tanto per dire, agli Europei la cosiddetta finalina non c’è. Nemmeno in F.A. Cup, se si eccettua il lustro fra il 1970 e il 1974. Match che non si disputarono mai a Wembley, ma che ebbero un seguito di pubblico scarsissimo (i 4.432 spettatori per Leicester v Burnley nel 1974 costituirono la più bassa affluenza di sempre al Filbert Street) e contenuti tecnici alquanto trascurabili, ça va sans dire.
- 3. Legandoci alla curiosità precedente, va ricordato che la finale per il terzo e quarto posto del 1972 tra Birmingham e Stoke al St. Andrew’s è il primo match della storia della coppa a essere stato deciso ai calci di rigore. Si imposero i padroni di casa, i Blues. Per vedere altre gare di F.A. Cup decise ai penalty si sarebbero dovuti aspettare altri 20 anni, anche perché l’accoglienza da parte di stampa e pubblico negli anni ’70 fu tiepida, per non dire scettica.
- 4. Nel 1990 non c’erano ancora i rigori ammazza replay, per cui si giocarono tre match di semifinale. Il Manchester United ebbe bisogno di due incontri — il primo finito 3–3, il secondo 2–1 ai supplementari — per avere ragione del piccolo Oldham Athletic, ora sprofondato in League One, ma allora in First Division. Il Crystal Palace, invece, sconfisse per 4–3 il Liverpool (da cui otto mesi prima, in campionato, era stato spazzato via per 9–0) in un match vietato ai deboli di cuore. In tutto furono segnate 16 reti e, qui sta l’astrusità, da ben 16 giocatori differenti…
- 5. Nelle finali del 1946 e del 1947 nel corso della partita scoppiò il pallone, cosa poi mai ripetutosi. A pensarci bene, l’evento non fu così anomalo, se si pensa che i materiali a disposizioni in quegli anni immediatamente successivi alla Seconda Guerra Mondiale non erano di qualità eccelsa. Per la cronaca, a giocarsi la coppa ci fu in entrambe le occasioni il Charlton Athletic, che perse ai supplementari nel 1946 con il Derby County, ma poi si impose di misura contro il Burnley.
- 6. Alla F.A. Cup hanno preso parte squadre di tutto il Regno Unito. Negli ultimi anni del XIX Secolo, ai nastri di partenza c’erano le scozzesi (con il Queen’s Park finalista nel 1884 e nel 1885), mentre a tutt’oggi partecipano le gallesi impegnate nei campionati professionistici inglesi (udite udite, il Cardiff City vinse nel 1927). Meno noto è il fatto che fra il 1888 e il 1890 sono state accettate le iscrizioni anche di Belfast YMCA, Distillery, Ulster, Linfield Athletic e Cliftonville, tutti team dell’Irlanda del Nord. Le ultime due si fronteggiarono il 25 dicembre del 1888, con successo schiacciante del Linfield (7–0). Quella è (e probabilmente rimarrà) l’unica partita di F.A. Cup mai tenutasi il giorno di Natale.
- 7. La finale del 1933 tra Everton e Manchester City fu la prima partita della storia della coppa in cui i giocatori indossarono maglie con i numeri stampati sulla schiena. In realtà i Toffeemen avevano quelli dall’1 all’11, i Light Blues quelli dal 12 al 22 (il 22 andò al portiere, il 12 al centravanti). A imporsi fu, per 3–0, l’Everton del grande bomber Dixie Dean.
- 8. Il Manchester United detentore del trofeo non disputò l’edizione 1999–2000 della F.A. Cup per partecipare al Campionato Mondiale per Club Fifa 2000 — dove peraltro fece una figuraccia, venendo eliminato al girone di qualificazione. Chiaramente è stata la prima e unica volta che i campioni in carica non hanno giocato nemmeno un match la stagione successiva.
- 9. La Coppa non è quella che era in palio nella prima edizione, nel 1871–72. Quella è stata rubata nel 1895 e mai ritrovata. La seconda l’hanno venduta all’asta da Christie’s per 420mila sterline nel 2005. La terza la fabbricò la Fattorini di Bradford nel 1911, lo stesso anno in cui i Bantams della città dello Yorkshire vinsero la competizione. Le ultime due sono più recenti (1992 e 2014), con l’ultima che è la più pesante delle cinque per far sì che non si rovini durante gli scalmanati festeggiamenti alla fine dell’atto conclusivo della competizione.
- 10. Finiamo con una chicca recente. Nel 2013 un goal nei secondi finali del carneade Ben Watson regalò al piccolo Wigan Athletic la vittoria in finale contro niente meno che il Manchester City. Peccato che nella stessa stagione i Latics siano anche retrocessi. Un’accoppiata agro-dolce mai accaduta prima di allora. Il West Bromwich Albion è stata invece l’unica squadra a trionfare in coppa e a essere promossa, però un mucchio di anni fa (1931).
Articolo a cura di Luca Manes