Fenomenologia dell’assurdo — CS S03 E20

Crampi Sportivi
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3 min readJan 18, 2016

«Accettare l’assurdo di quanto ci sta attorno è solo un passo, un’esperienza necessaria: non dovrebbe essere un vicolo cieco». A pronunciare queste parole fu Albert Camus, premio Nobel per la letteratura del 1957. Algerino di nascita e di cuore, ha praticamente creato la corrente dell’assurdismo, sedimentata di fronte agli orrori visti a cavallo tra le due Guerre Mondiali.

Nonostante l’anima letteraria, Camus era molto appassionato di calcio. Fu lui stesso a dire: «Tutto quello che so sulla moralità e sui doveri degli uomini, lo devo al calcio». Ma forse anche la sua spiccata sensibilità per l’assurdo avrebbe barcollato di fronte a quanto accaduto nel week-end. Tra il bello e il brutto, ci sono stati eventi che hanno messo a dura prova la nostra razionalità.

Terry fa e disfa (di tacco)

Non è facile segnare e fare un autogol nella stessa gara. Figurarsi se il gol è quello del pareggio e lo fai di tacco al minuto numero… 98.

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Aaron Ramsey continua a non passarsela bene

Qualche giorno fa avevamo lanciato un appello dalla nostra pagina Facebook affinché si smettesse di associare Aaron Ramsey e i suoi gol alla morte di personaggi famosi. A questo esser preso di mira si aggiunge il comportamento poco corretto dei tifosi dello Stoke City.

Nel 2010, Ryan Shawcross — capitano dei Pottersinfortunò gravemente il gallese dell’Arsenal. Il centrale dello Stoke provò a scusarsi, ma Ramsey non ha mai accettato. Per questo, i tifosi dello Stoke hanno cominciato a prender di mira il centrocampista dei Gunners cantando: «Aaron Ramsey, he walks with a limp».

Jan Kirchhoff ha avuto una brutta giornata al lavoro

Esordio con il Sunderland = disastro.

Qualcuno ha bevuto troppo «sull’Internet»

Cattermole come Busquets. Inghilterra campione a Euro 2016. Poi ti svegli sudato.

Mario Balotelli: un uomo, un perché

Mentre spende tempo nel suo eterno recupero, Mario Balotelli ha giocato appena quattro partite con il Milan, segnando solo a Udine. Ciò nonostante, lui sembra avere il bisogno disperato di farsi notare in una qualche maniera.

Con fine arguzia, Balotelli ha inviato nell’etere un tweet nel pomeriggio di ieri. L’occasione era la sfida tra Liverpool e Manchester United, finita 1–0 per i Red Devils. SuperMario ha palesemente fatto il tifo per i suoi ex compagni. Peccato che lui sia ancora di proprietà del Liverpool…

A Luis Suárez manca un Pallone d’Oro

Gol decisivo nella finale di Berlino. Rendimento straordinario nonostante uno stop dal calcio giocato di cinque mesi. In Copa América non c’era, ma non è che Messi o Neymar abbiano stupito, anzi… la domanda è d’obbligo: ma non è che a Luis Suárez manca un Pallone d’Oro?

Anche i dati sembrano confermarlo: 29 gol in 29 partite stagionali. Ieri tripletta all’Athletic Bilbao, un mostro in piena regola.

La Ligue 1 2015–16 è il campionato meno combattuto della storia

Alla 21° giornata, il PSG vanta un modico +21 sul Monaco secondo: una lunghezza a giornata. Dietro continuano a togliersi punti, mentre i parigini vincono anche a Tolosa.

È tutto così Pavoloso

Pavoletti a Euro 2016 come Schillaci a Italia ‘90? Perché no? Tanto segna anche in rovesciata.

Un fenomeno di nome Higuaín

20 gol in 20 partite e la capacità di chiudere le gare. Basta, mi fermo qui. Non credo ci sia bisogno di dire altro. Lascio musiche e testi a Di Francesco.

L’ultimo guardiano

«Certo che l’Inter gioca male, ha culo ed è brutta da guardare». Può essere come no. Una cosa è certa: Samir Handanovic ha una certa importanza. Contro l’Atalanta è stato un uno contro tutti, con il picco con questa parata irreale su Cigarini.

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È impazzito anche il telecronista di Mediaset Premium, cantando (male) la sigla di Holly & Benji.

Saluti da Ben Arfa.

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