Genesi e morte di un lapsus

ale fabi
Crampi Sportivi
Published in
2 min readMay 17, 2017

11ª tappa — 17 maggio

Firenze (Ponte a Ema) > Bagno di Romagna 161

Vincitore: Omar Fraile

Maglia Rosa: Tom Dumoulin

Il lapsus tastierae era pericolosamente dietro l’angolo: eppure, da oggi, sono certo che non rischierò mai più di confondere Omar Fraile con il mitologico pluri-iridato Oscar Freire. L’undicesima, giro di boa che ha collegato in un’unica traversata le memorie di bartaliani e pantaniani, è coincisa con un trionfo che ha del memorabile. Fraile, in fuga per un’intera tappa, ha vinto la volata e si è accaparrato la maglia azzurra con diverse aristìe in successione (http://www.treccani.it/vocabolario/aristia/):

a) Fraile, e non Freire, era davanti al momento del primo stacco, quello in cui Mikel Landa — altro professionista delle scalate a punti — ha sconfitto i demoni che lungo la stessa tratta lo costrinsero al ritiro, giusto l’anno scorso, e che qualche giorno fa l’avevano penalizzato di una mezz’oretta, costringendolo ad abbandonare il podio su cui manca dal 2015;

b) Fraile, sempre lui, è rimasto tra i primi anche quando il gruppo degli inseguitori ha raggiunto lui e il suo collega basco, riportando in auge i sogni di Amador, Mollema, Pinot e Rui Costa. Mancavano 36 chilometri all’arrivo e appena 10 al Fumaiolo, ma a parte qualche ruggito degli altri, il simil-teknuso della Dimension Data — dotato di due dilatatori che manco i Kernel Panic — è rimasto lì;

c) Fraile, lo stesso di prima, ha vinto una volata partita persino un po’ in fretta, spegnendo le ambizioni del rientrante Kangert e di gente come Rolland. Rui Costa, secondo alla fine, come dulcis in fundo: solo per dire che appartengo alla categoria di coloro i quali al cospetto di questo nome, non riescono a non pensare a un altro illustre lusitano. La RAI, per cui ho optato dopo un paio di orette di Eurosport in cui il duo Aiello — Magrini improvvisava neologismi tipo “impazzibile”, è riuscita a scovare negli archivi, sfornando una didascalia che ci informava di come lo stesso Rui Costa abbia un debole, in termini cinematografici, per Il Gladiatore di Ridley Scott.

Tutto ciò per dire che Dumoulin ha resistito, che le pendenze sono state sfiziose e le discese piuttosto gradevoli. E che alla rivalità tra i due colossi Nairo e ‘Nzino, entusiasmante ma fin troppo pompata dalla stampa, si sono aggiunti nuovi e sorprendenti motivi d’interesse. Uno dei quali, a conti fatti, risponde al nome di Omar Fraile, maglia azzurra in carica ed eroe tosco-emiliano.

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