Guida ufficiosa ai pranzi di Natale della Serie A

Crampi Sportivi
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6 min readDec 24, 2016

Scegliere oculatamente vicino a chi stare ai pranzi o alle cene di Natale può davvero essere la salvezza dai pranzi più tediosi coi parenti. In caso vi trovaste nei tavoli imbanditi con le squadre della Serie A ecco una rapida guida per farvi trovare il posto migliore per godersi il cibo e la compagnia.

ATALANTA

Lontano Pinilla: è il tipo che ti mette il sale nel bicchiere dell’acqua o svita la saliera quando sei in bagno, e il peggio è che ridono tutti, gli altri.
Vicino Stendardo: ti difende da Pinilla, “dai mauricio, dopo l’anno scorso non fa più ridere”.

Pinilla è questo tipo qua. Non gli manca neanche mezza diottria.

BOLOGNA

Lontano Torosidis: non capisce il momento in cui raccontare storie allegre o tristi.
Vicino Sadiq: ti passa tutto perché ha le braccia lunghissime.

Un fotogramma di Sadiq che tiene a distanza Romagnoli in provincia di Rieti.

CAGLIARI

Lontano Isla: è notoriamente noiosissimo.
Vicino Joao Pedro: ha da una settimana in testa il cappello da babbo natale, sempre, a tutti i pasti, e sceglie lui la musica.

CHIEVO

Lontano Radovanovic: è quello che ti chiede se mangi tutto, se no lo mangia lui. A-OGNI-PIATTO.
Vicino Izco: Marianone suona la diamonica come me in seconda media, ha solo gli indici al posto delle regolari dieci dita ma lo fa convintissimo e vicino a lui c’è sempre Castro con la chitarra e Spolli con un cestino della mondezza che accompagnano.

Vi chiediamo gentilmente di guardare tutti i video di questo trio e lo speciale quartet con GOBBI.

CROTONE

Lontano da Falcinelli: Falcinelli è il classico tipo che ti vuole rubare la ragazza
Vicino a Tonev: Tonev dopo il secondo bicchiere di vino racconta barzellette che nessuno capisce con la calata balcanica, fa riderissimo.

EMPOLI

Lontano da José Mauri: si crede stocazzo e riceve i whatsapp da Abate da Milanello e te li fa vedere, rimpiangendo l’anno scorso.
Vicino a Maccarone: ti spiega tutte le pietanze e la provenienza delle carni e dei pesci, tu ascolti ammaliato dalla sua esperienza.

Questo qua è Maccarone, 212 gol in carriera.

FIORENTINA

Lontano da Di Maio: ha la faccia trucida dell’ultimo Tyson e non puoi fare a meno di fissargli quel neo strano che ha a destra nel volto. Lui non la prende benissimo.
Vicino a Borja Valero: ti ascolta, ride, sorride e non lascia mai che il tuo bicchiere sia vuoto. Ovviamente il vino lo porta lui.

NO NO TI GUARDAVO NEGLI OCCHI SEBASTIAN TRANQUI.

GENOA

Lontano da Laxalt: fa un sacco di rumore mentre mangia ed esagera sempre col Paco Rabanne.
Vicino a Perin: Perin imita tutte le persone al tavolo perfettamente, voce e gesti, identici. Da morire dalle risate.

“Ora vi faccio Pavoletti”.

INTER

Lontano da Brozovic: due selfie a portata porca miseria, ma si può vivere così? E togliti quella mano da sotto il mento no? Stai mangiando!
Vicino a Palacio: ti racconta col sorriso delle sue feste di Natale al Boca, aneddoti assurdi che ti rivendi facile.

JUVENTUS

Lontano da Evra: simpatico e tutto eh, sì pure io love this game, però a una certa lasciami la testa, fammi mangiare in pace. A pari merito con Bonucci, che dopo che beve prova a metterti le dita nel naso.
Vicino a Rugani: Rugani è educatissimo, buonissimo, e ha un maglione natalizio con le renne che te lo sogni, bellissimo.

Molti di questi bambini li ha portati lui da casa, di sua volontà, di peso, solo per dargli il cinque.

LAZIO

Lontano da Felipe Anderson: non vuole mai che si inizi a mangiare prima della preghiera, e lui fa preghiere lunghe e i cannelloni si raffreddano facile.
Vicino a Wallace: perché ne ha bisogno e in realtà è una persona solare e simpatica.

Tipo CL, però col pallone e con Felipe Melo 😨

MILAN

Lontano da Calabria: fa i pastrocchi con il cibo, lancia la mollica col cucchiaio a mo’ di catapulta, fa i capricci perché vuole alzarsi per andare a giocare. Senti vai a giocare va’, almeno la smetti di rompere.
Vicino a Lapadula: dopo due bicchieri di prosecco ha già gli occhi lucidi, il sorrisino, la bocca impastata e inizia a raccontarti tutti i motivi per cui ti vuole bene.

NAPOLI

Lontano da Mertens: Mertens ci tiene a dirti quanto ha pagato l’Hublot che ha al polso, quanto valgono le sue scarpe di Prada, quanto viaggia la sua Lambo, quanto ha speso per la bottiglia di Mumm che ha portato.
Vicino a El Kaddouri: re delle supercazzole, delle battutine taglienti e del “ahahahahhaNO”. Prima di rivolgersi a qualcuno ti da due gomitatine e ti fa “guarda ora questo come ci casca”, e puntualmente quello lì ci casca.

El Kaddouri vede il nuovo paio di scarpini di Koulibaly.

PALERMO

Lontano da Morganella: parla sempre a voce troppo alta per dire cose che secondo lui sono divertenti e invece non lo sono mai.
Vicino a Hiljemark: perché è bello, col caldo del camino diventa rossiccio sulle guance, il vino gli fa brillare le pupille e i suoi capelli ricci e dorati suonano come campanellini. Hiljemark in vichingo vuol dire “magia del Natale”.

PESCARA

Lontano da Gyomber: la classica persona che quando tutti sono felici ha l’espressione del “che ci faccio qui”. E tutti a chiedergli “ma Gyombe, c’è qualcosa che non va?” e lui “No”, “Sicuro? Ma ti stai divertendo?” e lui “Sì”. Scusaci Gyombe se ci piace ridere.
Vicino a Pepe: re delle feste ever; il suo classico sketch è prendere il secchio del ghiacco e fingere di fare la tombola coi cubetti di ghiaccio. Non vi dico quando prende il numero 69.

Illuminato dalla voce autoriale del dubbio.

ROMA

Lontano da Perotti perché non voglio vedere da vicino il suo tatuaggio di merda. se non si mette un maglione a collo alto non mi ci siedo.
Vicino a Szczesny: svolta il pranzo cantando e suonando a una certa dopo il secondo, quando il tempo prima del dolce sembra dilatarsi all’infinito: grazie Wojciech.

Suonala ancora Wojz

SAMPDORIA

Lontano da Linetty: perché a un certo punto della serata qualcuno gli mette un petardo sotto la sedia, chissà chi è stato.
Vicino a Quagliarella: è stato lui

SASSUOLO

Lontano da Acerbi: mi interessa molto la tua storia dei sessantasei assassini sadducei France’, però io la pasta al forno la volevo mangiare, vabbè, non fa niente :(
Vicino a Missiroli: Missiroli è l’essere umano più vicino ad un albero di natale nel calcio mondiale. Grazie Simo, tu splendi nella notte.

Negate l’evidenza, dai

TORINO

Lontano da Mihajlovic: Mihajlovic è uno di quelli che se ti vede mangiare con troppo gusto ti ricorda di quanto il buon cibo sia un piacere borghese. E tu zitto, deglutendo.
Vicino a Joe Hart: Joe Hart non ha ancora capito un cazzo di dov’è finito, cosa gli sta dicendo il serbo in panchina, non conosce il nome di nessuno. È un enorme grinch dall’umorismo inglese e se ci chiede un pallone glielo diamo subito.

Nessuno si arrabbia davvero con Joe Hart.

UDINESE

Lontano da Thereau: Thereau gioca a poker online sull’ipad, poi vince e ti fa il gesto 🖖🏻 davanti alla faccia e quando prende il calice del vino. Eddai, lasciaci mangiare.
Seduto tra Molla Wague e Armero: ad una certa fanno partire i balli di gruppo ed è l’unica per sopravvivere al Natale ad Udine.

Articolo a cura di Mattia Pianezzi e Matteo Serra

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