I gol più belli nella storia dell’As Roma
CATEGORIA N.1 — AL VOLO
Francesco Totti
(Roma-Lazio 2–2, 2014/15)
A furia di ricordare e sottolineare l’esultanza con tanto di selfie, passa spesso in secondo piano l’invidiabile naturalezza con cui l’allora soltanto 38enne Francesco Totti colpisce al volo il pallone mettendolo lì dove il portiere non lo può prendere.
Agostino Di Bartolomei
(Roma-Bologna 2–1, 1973/74)
Il primo gol di Agostino Di Bartolomei con la maglia della sua Roma nasce con un rapido cross dell’ala Domenghini (ex Inter e Cagliari) che il futuro capitano giallorosso trasforma in rete grazie un esplosivo destro al volo.
Bruno Conti
(Roma-Lazio 1–0, 1976–77)
Con il fido piede sinistro, in genere, il campione del mondo Bruno Conti confezionava cross al bacio per la testa di Pruzzo. Le rare volte in cui decideva di mirare direttamente in porta, invece, succedeva questo.
Gabriel Omar Batistuta
(Roma-Fiorentina 1–0, 2000/01)
Lasciare la tua amata squadra dopo 9 anni per andare a vincere altrove non dev’essere facile, ma farle gol deve essere anche peggio. Il che dà tutto un altro valore a questo straordinario tiro al volo con cui Batistuta punì sé stesso nel punire la Fiorentina.
John Arne Riise
(Roma-Siena 1–0, 2009/10)
Nessuno si aspettava il sinistro a giro, non considerata la propensione al bombardone del terzino norvegese.
Vincent Candela
(Bari-Roma, 1–4, 2000/01)
Vincent Candela sarà anche stato un terzino, ma aveva due piedi da trequartista. Il suo gol al Bari nell’anno del terzo scudetto è un capolavoro di spacconaggine e coordinazione insieme. Due tocchi di esterno, a mo’ di palleggio, e terzo tocco che manda la palla in porta direttamente da fuori area.
Francesco Totti
(Roma-Udinese 2–1, 2000/01)
Il primo sinistro al volo in carriera di Totti. E i successivi saranno anche più spettacolari.
Daniele De Rossi
(Manchester United-Roma 7–1, 2006/07)
Il gol più spettacolare della carriera di Daniele De Rossi è anche, tristemente, quello meno utile. La sua mezza girata al volo su assist perfetto di Totti fu infatti il gol della bandiera per la Roma nella dolente disfatta di Manchester.
Giovanni Piacentini
(Roma-Lazio 1–1, 1993/94)
Il centrocampista modenese Giovanni Piacentini esordì in Serie A proprio con la Roma, e giocò nella Capitale per sei stagioni. In queste sei stagioni segnò un solo gol. Uno solo. Questo potentissimo tiro al volo da fuori area, che garantì il pareggio in un derby di metà anni ‘90.
Francesco Totti
(Sampdoria-Roma 1–4, 2006/07)
Qui Francesco Totti perfeziona il suo sinistro a giro, con una rete che fa alzare in piedi il pubblico avversario, pronto ad applaudire.
CATEGORIA 2 — TACCO
Stefano Okaka
(Roma-Siena 2–1, 2009/10)
Nell’appassionante rincorsa della Roma di Ranieri all’Inter di Mourinho per lo scudetto 2010, sfumato dopo la sconfitta con la Sampdoria, tre punti preziosi furono regalati dal gol di tacco di Stefano Okaka su suggerimento di Pit. Okaka era già destinato a partire per l’Inghilterra nella finestra di gennaio. E allora perché non lasciare un bel ricordo.
Stephan El Shaarawy (Roma-Frosinone 3–1, 2015/16)
Uno dei gol più recenti in questa classifica. Tacco volante e per giunta anche abbastanza distante.
Amantino Mancini (Roma-Lazio 2–0, 2003/04)
A quanto pare durante un derby è più facile fare dei gol che rimangano impressi. Amantino Mancini siglò questo tacco volante rimasto nella memoria visiva di molti appassionati.
Categoria 3 — ROVESCIATE
Julio Baptista (Torino-Roma 0–1, 2008/09)
L’avventura romana di Julio Baptista non fu una di quelle destinate a lasciare una traccia significativa, ma non furono tutte ombre per l’armadio brasiliano. Oltre a un gol decisivo in un derby, arrivarono anche 3 punti in una brutta trasferta torinese, conquistati grazie a questo possente gesto atletico.
Alessandro Florenzi (Roma-Genoa 4–0, 2013/14)
Per quanto riguarda il fatto di realizzare bei gol, Alessandro Florenzi merita un capitolo a parte, che infatti noi gli abbiamo dedicato in tempi non sospetti ed è in continuo aggiornamento.
Pablo Daniel Osvaldo (gol annullato in Roma-Lecce, 2011/12)
In realtà Pablo Daniel Osvaldo ha realizzato un’altra rovesciata dall’esito più fortunato con la maglia della Roma, ma questa non convalidata dà maggiormente il senso della sua esperienza in giallorosso: il gesto atletico è perfetto, il numero sulle spalle è giusto, la realizzazione sopraffina, il desiderio di esultare è incontenibile, ma è bastata una posizione controversa a invalidare tutto. Un peccato Capitale.
Roberto Pruzzo (Juventus-Roma 2–2, 1983/84)
Nell’anno successivo al secondo scudetto, in trasferta a Torino, quasi allo scadere e sotto di una rete, Roberto Pruzzo pose una pietra miliare per le generazioni future degli attaccanti che sarebbero venuti dopo di lui. Per diventare un eroe agli occhi dei tuoi tifosi non basta fare gol, e nemmeno farne tanti: è necessario siglarne alcuni che sembrano impossibili. Un plauso speciale all’assist di Odoacre Chierico.
Vincenzo Montella (Chievo-Roma 2–2, 2004/05)
La stagione 2004–05 fu particolarmente infelice per la Roma, ma senza i 21 gol di Vincenzo Montella lo sarebbe stata anche di più La sua rovesciata contro il Chievo fu decisiva nell’acciuffare un pareggio altrimenti impossibile.
CATEGORIA 4 — BOMBARDONI
Marco Cassetti (Roma-Sporting Lisbona 2–2, 2007/08)
Bum.
Abel Balbo (Parma-Roma 0–2, 1993–94)
[embed]https://www.youtube.com/watch?v=Tno3u66b0ak[/embed]
Ahia.
Kevin Strootman (Roma-Napoli, 2–0, 2013–14)
[embed]https://www.youtube.com/watch?v=WX2XJs61UcM[/embed]
Ancora, bum.
Rudi Voeller (Roma-Cesena 4–1, 1990/01)
Dai e vai con Giuseppe Giannini, palla che arriva sul sinistro da posizione proibitiva e invece finisce sotto l’incrocio del secondo palo con una potenza impressionante. In questo gol di Rudi Voeller c’è tutto ciò che serve per capire quanto fosse moderno, il tedesco volante, come punta, soprattutto in tempi in cui quella che attualmente viene definita modernità non poteva neanche essere postulata.
Francesco Totti (Roma-Juventus 1–0, 2012/13)
[embed]https://www.youtube.com/watch?v=BO0psfkhjEI[/embed]
Dicevamo, bum.
Hidetoshi Nakata (Juventus-Roma 2–2, 2000/01)
Si tende a sottovalutare l’apporto di Hidetoshi Nakata al terzo scudetto giallorosso, spesso perché questo veniva concepito da Capello come se fosse in sostituzione a quello di Francesco Totti, soprattutto nelle fasi della partita in cui era necessario tenere un po’ più il pallone o far arretrare la spinta creativa del reparto avanzato. Eppurem per una volta che questa scelta venne operata in una fase di svantaggio, il trequartista nipponico risolse praticamente da solo la partita più delicata dell’anno, prima con questo bombardone da fuori area, peraltro successivo a un caparbio recupero a centrocampo, e poi con un secondo bolide da posizione ancora più defilata, che Van der Sar respinse e che Montella ribadì in rete per il definitivo pareggio. E qualche giornata dopo, fu scudetto.
Il 90% dei gol di Agostino Di Bartolomei (1972/73–1983–84)
[embed]https://www.youtube.com/watch?v=BztPmZqPgLU[/embed]
E riteniamo di aver detto abbastanza già nel titolo.
CATEGORIA 5 — SERPENTINE
Marco Delvecchio (Roma-Lazio 2–0, 2001/02)
Non si tratta di una vera e propria serpentina, o comunque non di una serpentina completa, ma qualsiasi cosa sia riuscita a far finire Alessandro Nesta a terra merita di stare in questo compendio.
Simone Perrotta (Roma-Catania 7–0, 2006/07)
Di Simone Perrotta abbiamo parlato abbondantemente in una monografia apposita, ma era dovuto un riconoscimento speciale alla più goffa e al contempo efficace serpentina mai realizzata su un campo di Serie A
Francesco Totti (Roma-Torino 1–0, 2001/02)
[embed]https://www.youtube.com/watch?v=LqESCuOIvGw[/embed]
Qui, invece, un esempio di serpentina in cui le gambe fanno per tutto il tempo esattamente ciò che il cervello vuole.
CATEGORIA 6 — PALLONETTI
Claudio Paul Caniggia (Roma-Milan 2–0, 1992/93)
[embed]https://www.youtube.com/watch?v=z-zASeMnkCg[/embed]
Il rapporto tra un giocatore come Claudio Paul Caniggia e la Roma potenzialmente avrebbe potuto raggiungere vette di amore insperate dai più, finché diversi fattori extracalcistici si frapposero tra le due parti, rovinando la favola. Tuttavia, la rottura non avvenne sufficientemente in tempo da impedire questo pallonetto al Milan in Coppa Italia, giunto dopo un fulmineo coast-to-coast.
Vincenzo Montella (Roma-Milan 1–1, 2000/01)
Altro gol decisivo per la corsa al terzo Scudetto, a sole due giornate dalla fine. Dalmat pareggia contro la Lazio e impedisce ai biancocelesti di infastidire i cugini, e dal canto suo l’Aeroplanino Montella ci mette il più sontuoso dei pallonetti, a lasciare invariata la distanza tra le due rivali al titolo.
Francesco Totti (Roma-Milan 3–0, 1996/97)
Wait a minute… what???
Francesco Totti (Lazio-Roma 1–5, 2001/02)
Concetto di clemenza cesariana: lo stai applicando malissimo.
Alessandro Florenzi (Roma-Barcellona 1–1, 2015/16)
Dicevamo, un capitolo a parte.
Francesco Totti (Inter-Roma 1–3, 2005/06)
Vedi alla voce: inventare gol che prima non esistevano.