Il migliore dei Super Bowl possibili?

Crampi Sportivi
Crampi Sportivi
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5 min readJan 30, 2015

Domenica 1 febbraio alle ore 00.00 italiane i Seattle Seahawks e i New England Patriots si sfideranno per aggiudicarsi il XLIX Superbowl della storia NFL. La partita si disputerà nello stadio dell’University of Arizona, in cui è stata giocata già un’altra finale nel 2008, dove proprio i Patriots persero dai New York Giants. Come per l’ultimo Superbowl, anche quest’anno si scontreranno le squadre con il miglior record della propria conference (Patriots per l’AFC e Seahawks per la NFC) e considerate favorite per il titolo. Quella dell’anno scorso sembrava la miglior finale possibile, una partita che si sarebbe combattuta fino all’ultimo secondo, con una delle dieci difese migliori di tutti i tempi, quella di Seattle, contro l’attacco più devastante della storia, quello di Denver, ma non è certamente andata come ci si aspettava.

Una catastrofe fin dalla prima azione per i Broncos e una delle sconfitte più brutte nella storia della Lega.

Il football è una rito collettivo che attraverso lo sport rielabora quella che è l’epica americana. Ancora più degli altri sport USA, il football si caratterizza per uno uso della tattica massiccio, una cura maniacale di ogni dettaglio, uno spirito del gioco che va verso la conquista. Unita a questa ritualità, ritroviamo anche un fortissimo carattere di spettacolarizzazione, in un ossimoro evidente che poi è — in definitiva — uno dei modi in cui gli Stati Uniti raccontano loro stessi.
Questa spettacolarizzazione viene spinta all’eccesso durante il Super Bowl, tanto da averlo reso nel tempo uno degli eventi sportivi di maggiore attrazione a livello mondiale, sebbene il football non sia uno sport molto popolare fuori dagli Stati Uniti. Il richiamo principale per il resto del mondo resta il paratesto della partita, cioè tutto quello che c’è intorno, lo show, le pubblicità, l’estetica dello stadio, dei giocatori, delle “botte”. Il compito delle squadre è quello di rimettere il gioco al centro dello spettacolo, e per farlo bisogna che il livello di gioco in campo sia il migliore possibile, che le squadre siano il più preparate possibile a darsi battaglia, che — in definitiva — ci sia una partita. Da questo quarantanovesimo Super Bowl, in campo, che ci possiamo aspettare? Come ci arrivano le due squadre?

Seattle Seahawks

I Seahawks arrivano al Superbowl dopo aver vinto la finale della NFC in una partita molto combattuta e del tutto inaspettata, in cui la squadra dello stato di Washington, partita favorita, è stata dominata dai Green Bay Packers capitanati da un Aaron Rodgers zoppicante per tre quarti di gioco. Poi le cose hanno ricominciato a girare e Bostick, nomen omen, si è fatto rimbalzare la palla in testa, non ricevendo l’ovale più importante della sua carriera e della stagione dei Packers. Seattle ha quindi avuto la possibilità di raggiungere l’overtime, dove la squadra di coach Carroll ha portato a casa una partita che sembrava destinata ad altro finale.

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Di Seattle negli ultimi anni si è sempre detto che picchiano duro. Tutti parlano della famosa Legion of Boom, soprattutto di Richard Sherman (il braccio) e di Earl Thomas (la mente), ovvero la linea secondaria della difesa dei Seahawks che ha portato la squadra a vincere l’ultimo Superbowl. Rispetto all’anno scorso la difesa della squadra è peggiorata, hanno permesso agli avversari di conquistare più yard e i quarterback avversari sono riusciti a effettuare un numero maggiore di lanci. Quello perso in difesa è stato però riguadagnato in fase offensiva in yard totali ma soprattutto su corsa. L’elemento principale dell’attacco di Seattle è certamente Marshawon Lynch, il running back dei Seahawks rispetto alla stagione passata non ha fatto che migliorare in ogni statistica e perfezionare la macchina da battaglia quale è. Un elemento fondamentale per Seattle sarà il ruolo di Russell Wilson, uno dei più promettenti e innovativi quarterback della lega. Nella partita contro Green Bay, il qb dei Seahawks ha giocato la peggior partita della carriera mettendo a referto quattro intercetti e bisognerà vedere se questa cattiva prestazione influirà in qualche modo sulla finale. L’ultima squadra a riuscire nell’impresa di vincere due Superbowl di fila, quello che cercherà di fare domenica Seattle, furono proprio i Patriots nel 2004 e nel 2005. New England Patriots che arrivano alla partita dell’anno dopo lo scandalo riguardo ai palloni sgonfi usati durante la finale di conference. È una questione che ha creato molto scandalo durante i giorni passati e ha impensierito molto la società, tanto da portar Brady, per smorzare i toni, a paragonare la situazione all’Isis. La squadra del New England non è nuova a questo genere di cose, nel 2007 furono multati durante la regular season per aver filmato gli allenamenti dei New York Jets. A fine stagione i Patriots persero il Superbowl nello stesso stadio in cui giocheranno questa domenica. La partita in merito era la finale dell’American Football Conference vinta dai Patriots per 45 a 7 e giocata contro gli Indianapolis Colts. Un match iniziato male per Indianapolis, con il fumble di Joshua Cribbs sul primo ritorno di punt e finito peggio, senza che la squadra capitanata da Luck riuscisse a riprendersi.

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New England Patriots

Tom Brady e il coach Bill Belichick arrivano alle sesta finale con un risultato finora di 3 vinte e 2 perse. La linea offensiva di New England comandata da Brady, uno dei più forti quarterback di tutti i tempi, è di certo l’elemento principale della squadra e proprio in questo scontro con la difesa di Seattle si giocherà molto. In questi playoffs Brady ha lanciato per 593 yard con sei touchdown e due intercetti. I suoi ricevitori, Edelman e Gronkowski su tutti, sono in piena forma. Oltre ai lanci, così come Seattle può contare su Lynch, i Patriots hanno dalla loro LeGarrette Blount. Il running back che ha iniziato la stagione con gli Steelers di Pittsburgh, è un elemento fondamentale nell’attacco dei Patriots e le cui corse potrebbero essere la svolta nei momenti in cui i lanci di Brady saranno messi a dura prova dalla seconda linea di Seattle. La difesa di New England è di certo meno completa dell’attacco, anche se può contare su singoli molto forti, uno fra tutti Darrell Revis, un cornerback contro cui, a parte per la semifinale di Conference contro i Baltimora Ravens, è molto difficile lanciare. Probabilmente la partita sarà decisa da quanto i Patriots riusciranno a essere decisivi con la loro difesa a fermare Lynch e a non concedere a Wilson situazioni in cui possa correre lui stesso. A vederla ora sembra la partita più bella a cui si potesse assistere. Con due squadre esperte e forti a giocarsi il titolo, ma in una partita secca, come insegna anche il Superbowl scorso, non c’è previsione che tenga.

Titoli di coda

In chiusura alcune curiosità indicative della portata economica del Super Bowl:

- È l’evento più visto della televisione americana

- Verrà trasmesso in 198 paesi e commentato in 25 lingue diverse

- Il prezzo del biglietto si aggira tra gli 800 e i 139000 dollari

- La partita verrà trasmessa in America da NBC e in Italia da Fox Sports

- Star spangled banner, l’inno americano, verrà cantato da Idina Menzel

- America the beautiful verrà cantata da John Legend

- I famosi spot pubblicitari non si vedranno in Italia ( alcuni potete già trovarli qui)

- Il costo per trasmettere uno spot di 30 secondi durante la notte del Superbowl si aggira oltre i 4 milioni

- A cantare durante l’intervallo ci saranno Katy Perry e Lenny Kravitz

Francesco Bolognesi nato a Portomaggiore in provincia di Ferrara. Muorinhano e suddito di Re Roger.

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