Il peso del ‘disastro’

Crampi Sportivi
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2 min readOct 27, 2016

Si chiama bending ed è una tecnica che usano alcuni chitarristi che spostano in su le corde che stanno suonando in modo da alterare una nota. La usava Albert King, uno dei primi 13 migliori chitarristi della storia secondo Rolling Stone. Albert King che nel 1967 cantava “Born Under A Bad Sign”, nato sotto una cattiva stella. Canzone poi rifatta dai Cream, Eric Clapton, Paul Rodgers.

Dice King: “Hard luck and trouble is my only friend”. Uno che alza e abbassa le sue note e interprete in chiave post-moderna del bending e del successo di Albert King è José Mário dos Santos Mourinho Félix autore dall’ultimo piano del Lowry Hotel di Manchester di: “La mia vita a Manchester è un disastro” due giorni dopo aver perso 4–0 contro il Chelsea, il giorno prima dello scroscio di Firenze-Crotone, dello schiocco dei cinque che Rüdiger dà a tutti per il suo rientro, dello scrocchio del ginocchio di Florenzi.

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Dice King: “If it wasn’t for bad luck, I wouldn’t have no luck at all”. A Manchester servono novemila sterline per frequentare il master dell’Università in International Disaster Management. Tra le materie: introduzione alla gestione delle catastrofi, gestione del rischio, metodi di ricerca e di valutazione, soccorso umanitario, fondamenti di epidemiologia, gestione delle catastrofi. Sbocchi professionali: un posto in protezione civile, ONG o presso una delle Istituzioni internazionali tipo ONU, tipo Unione Europea. Manca: allenatore dello United.

Mourinho fa un bending con la parola disastro (dis-senza e aster-stella) il giorno prima di andare a vincere il derby contro il City, il giorno prima di una serie di terremoti che riportano il Centro Italia indietro di due mesi. E due mesi fa a Pescara del Tronto c’era una bandiera della Roma che sventolava in una delle poche palazzine rimaste in piedi, seppur lesionate e abbandonate, nella zona rossa di Pescara del Tronto nelle Marche, che è tornata a riscrocchiare due mesi dopo. In quel momento, mentre a Manchester si preparava la partita contro l’Hull, a Pescara del Tronto non c’erano più note, non scricchiolava più niente perché era venuto giù quasi tutto, e la parola disastro la portava il poco di vento che faceva suonare questa bandiera.

Dice Florenzi: “Mister, mi so’ rotto il crociato, mister”
Dice King: “Yeah, my bad luck boy. Been havin’ bad luck all of my days, yes”.
Dice Elsa Morante: “Pure se vi fa tremare per gli spasmi e la paura, tutto questo in sostanza e verità è nient’altro che un gioco”.

di Andrea Cardoni

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