Il più grande calciatore virtuale: la storia di Tó Madeira

Crampi Sportivi
Crampi Sportivi
Published in
3 min readJan 12, 2017

Il migliore di tutti era Tó Madeira.

22enne attaccante portoghese, aveva l’identikit del crack perfetto per un team da videogioco. Con un costo irrisorio era possibile ottenere un mix esplosivo di dinamite nel piede, infallibilità nel colpo di testa e possesso di palla folle. In più era implacabile sotto porta.

Confinato nella piccola squadra lusitana del Clube Desportivo de Gouveia, militante all’epoca in Terza Divisione, quella al suo acquisto era la prima corsa per cui la vostra squadra virtuale doveva passare.

In una lista che comprende altri giocatori, fenomeni nel simulatore ma poi non sbocciati nella realtà, come Maxim Tsigalko o Cherno Samba, il lusitano spiccava per la sua continuità impressionante di gioco in gioco, era una garanzia di successo, ad averlo in rosa raramente andava sotto le 30 marcature, spesso con la media imperiosa di più di un gol a partita.

Ronaldo, Zizou Zidane, Luis Figo, neanche loro riuscivano a reggere il passo con quel goleador che in pochi anni sviluppa così tanto i suoi attributi da assurgere allo status di stella del calcio mondiale simulato.

Nel periodo in cui la maggior parte delle connessioni erano ancora regolate dai modem a 56k, la voce sull’astro lusitano si rincorrono veloci di bocca in bocca, almeno fra i manager virtuali: Tó Madeira continua a fare le loro fortune, dispensando trionfi a tutti quei giocatori che erano soliti spingersi a tarde ore nella notte per vincere la Coppa dei Campioni con la Fidelis Andria.

https://www.youtube.com/watch?v=MvzOLbgdaWw

Il successo del simulatore Championship Manager e del suo erede “spirituale” Football Manager è basato sul realismo delle riproduzioni virtuali dei calciatori e delle loro evoluzioni rispetto alla realtà; non di rado società professionistiche hanno confermato di utilizzare il videogioco alla ricerca di calciatori su cui puntare per i loro team.

Le voci giunte anche ai produttori del gioco della Sports Interactive sul fenomeno portoghese mai assurto agli onori delle cronache hanno portato i fan ad indagare, numerose chiamate di richiesta di informazioni iniziarono a intasare anche il centralino del club di appartenenza virtuale, il Gouveia.

Egli fu valutato dalla casa produttrice come la perfetta fonte di informazioni, dato il suo passato da giocatore delle giovanili nella società, dalla carriera interrotta dagli studi.

Per un impegno esaurito in campo, Antonio fu ben felice di assumersi quello fuori dal campo. Piazzò infatti il colpo: nel team virtuale inserì vari suoi compagni di scuola, come i fratelli Peralta, rendendo il club portoghese un’ottima fucina di talenti virtuali.

Ma soprattutto, inserì la trasposizione del calciatore che avrebbe sempre voluto essere, il dominatore delle aree di rigore di tutto il mondo, con uno pseudonimo: Tó Madeira.

L’inganno fu smascherato, António fu cacciato dalla Sports Interactive e la Eidos, casa produttrice del videogioco, aveva considerato l’idea di mettere in vendita una nuova versione del gioco senza il portoghese.

Tuttavia, Tó Madeira era ormai diventato leggendario in una delle edizioni più riuscite del gioco, quella ancora utilizzata da qualcuno con un progressivo aggiornamento del solo database.

https://www.youtube.com/watch?v=S1nJ3NR74AQ&t=225s

Il giocatore è sparito ovviamente dai successivi capitoli della saga, ma un nome tanto importante, nell’universo di tutti quelli che han provato ad essere Mourinho o Guardiola prima di Mourinho o Guardiola, non si cancella facilmente dalla memoria degli appassionati.

Anzi, c’è proprio chi ha deciso scientemente di riportarlo in auge: nell’estate del 2011 collaboratori ed ex collaboratori della Sports Interactive hanno fondato una squadra di calcio non professionistica, intitolata proprio al finto giocatore preferito di tutti.

https://www.facebook.com/F.C.ToMadeira/posts/1073197336112577:0&width=500

Appendice alla leggenda: ai giorni nostri, al vertice del calcio mondiale, c’è un campione che sul campo dà l’impressione di essere un cyborg, un uomo bionico, e possiede tutte le caratteristiche ideali che un goleador perfetto deve possedere.

La vulgata vuole che lo pseudonimo “Tó Madeira”, che in inglese si traduce “a Madeira”, sia stato scelto dal creatore António poiché l’omonima isola portoghese era anche la sua meta di vacanze; casualità vuole che proprio lo stesso posto abbia dato i natali al calciatore di cui parlavamo sopra.

--

--