Il rispetto per l’avversario

Crampi Sportivi
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2 min readFeb 23, 2017

“Chi non fa valere le buone ragioni dell’avversario, mostra di avere o un intelletto debole per natura, o represso dal dominio della propria volontà, quindi indirettamente debole.”

Lo disse Arthur Schopenhauer, ma lo certificò Roberto Soldado. Nei giorni tesi e pesi del dibattito sul nuovo stadio della Roma, tra vincoli culturali dell’ultimo minuto e pareri vincolanti di sindaci di fatto, l’attaccante spagnolo in trasferta prende di petto un pallone vagante e infuocato e lo trasforma in un assist per gli avversari di Europa League, nel giorno stesso del match di ritorno in cui il Sottomarino Giallo deve recuperare lo svantaggio di quattro reti.

“Convertiamo questo campo in un luogo dove si compirà un’impresa”, con tanto di foto del nuovo stadio. Voglio dire, si può essere più generosi e più disinteressati nell’investimento emotivo?

Qualcuno obietterà che in quanto investitore straniero, si tratterà di emotività mal posta, ma tant’è. Roberto Soldado, il nueve che leggeva Schopenhauer, ha rotto gli indugi e preso posizione. Chissà che non sia l’inizio di una catena di solidarietà.

Qualora invece foste dei malpensanti, convinti che si sia trattato di un equivoco, provate a immaginare Soldado che fa cercare alla Siri dei ricchi immagini dello stadio di Roma su google, e di conseguenza posta quella che lo convince di più. Domandatevi se il fatto di aver postato uno stadio non ancora fatto e non l’Olimpico non corrisponda già di per sé a un endorsement.

D’altronde, quanta consapevolezza c’è nell’inconsapevolezza?

Chiedetelo a Schopenhauer, chiedetelo a Siri, chiedetelo a Soldado.

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