Il senso del 2016 per il giropalla

Crampi Sportivi
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6 min readDec 23, 2016

Tempo di bilanci in Serie A, dopo le prime 18 formazioni ideali per ogni turno possiamo tirare le somme e presentarvi il nostro undici ideale di questo primo scorcio di campionato.

La porta

In porta abbiamo scelto Skorupski perché è finito per ben 3 volte nel nostro undici ideale, e non è poco se si pensa che è l’estremo difensore di una squadra come l’Empoli che ha avuto per lungo tempo difficoltà a vincere. I suoi risultati danno la misura della distanza tra tutti quei pareggi e le sconfitte che il numero 1 polacco ha impedito.

Il posto con lui se lo sono conteso Handanovic e Donnarumma, anche loro 3 apparizioni a testa. Da una parte la garanzia di uno dei migliori portieri che la Serie A abbia visto negli ultimi dieci anni, dall’altro il migliore che vedrà nei prossimi dieci, con ogni probabilità. Non volendo decidere tra questi due pezzi da 90, abbiamo optato per l’outsider Skorupski.

La difesa

Non è una sorpresa trovare Manolas al centro di questa difesa. Il centrale greco, unico difensore a raggiungere le quattro apparizioni nel best 11, è pur sempre l’elemento arretrato più importante della squadra saldamente al secondo posto della classifica. Anche Bonucci non stupisce, specie se si specifica che è stato scelto a scapito di colleghi più giovani, a parità di sole due presenze nei nostri best, in rappresentanza di quella mentalità vincente consolidata che ha tenuto la Juventus a galla in partite giocate meno bene. La vera sorpresa piuttosto è Andrea Masiello, veterano atalantino che con Gasperini alla guida della Dea ha siglato finora il suo record di reti (3), e che infatti per tre volte è finito nei nostri best.

Tra i non eletti, segnaliamo il meritevole De Vrij della Lazio, il giovane Caldara (sempre dell’Atalanta) e Rugani della Juventus, le cui due presenze nei nostri best ne testimoniano la crescita e l’aumento dello spazio che sta trovando nelle gerarchie di Allegri. Più altalenante Alessio Romagnoli, ormai da considerare ben più di un giovane. Menzione speciale per Felipe dell’Udinese: i friulani stanno attraversando una stagione difficile e ricca di amarezze, ma il difensore brasiliano è riuscito comunque a collezionare due presenze nei nostri best, a testimonianza del suo buono stato di forma, almeno a livello di prestazioni personali.

Il centrocampo

Qui è stata durissima scegliere. Per dire, Khedira e Kessie, entrambi 3 presenze a testa nei nostri best, per noi erano da considerare titolari, ma 1) sono tanti gli attaccanti con tante convocazioni e in questo modo ne avremmo dovuto sacrificare almeno uno, 2) avevamo spazio solo per due centrali perché non potevamo lasciare fuori dalla formazione ideale né Mertens né Felipe Anderson, il primo con ben 5 presenze nei best e il secondo con 4. Per il resto abbiamo optato per Nainggolan (3 presenze anche lui ma ha giocato più di Khedira e comunque meglio di Kessie) dato che è uno degli uomini chiave della squadra seconda in classifica e soprattutto per Marek Hamsik, capitano del Napoli terzo in classifica e autore di una prima metà di stagione strepitosa (che infatti gli è valsa finora 3 presenze).

Tra i non eletti, dunque, sottolineiamo le 3 presenze a testa di Diego Perotti e Sergej Milinkovic-Savic, entrambi da considerare tra i migliori giocatori del campionato in corso, lo stato di forma crescente di Zielinski, finalmente ingranaggio fondamentale del Napoli di Sarri, e soprattutto di Banega, finora solo a 2 presenze come il compagno di squadra Brozovic, ma destinato ad aumentare la sua presenza nei nostri compendi se continua a giocare come sta giocando da quando Pioli è il nuovo tecnico dell’Inter.

L’attacco

Quanta abbondanza, ragazzi: anche qui è stato difficile scegliere. Partiamo dal Pipita Higuain che non sarà in una condizione di forma pari a quella della scorsa stagione, ma le cui 6 presenze testimoniano la solita attitudine ai gol pesanti, anzi pesantissimi. Anche Mauro Icardi ha lo stesso numero di partecipazioni ai nostri best: tanto vituperato sia da stampa che da pubblico (e spesso se la cerca), eppure in testa alla classifica dei marcatori con 14 reti. Per il resto, tra Dzeko (finalmente supportato da numeri importanti) e Belotti, entrambi con 5 presenze, abbiamo scelto il secondo perché sbaglia molto meno e perché è più giovane, e quindi potenzialmente può ancora migliorare.

Tra i non eletti c’è abbastanza potenza di fuoco da generare una formazione a parte: Iago Falque, Bernardeschi, Salah, Papu Gomez, Immobile. Tutti giocatori che non è escluso possano reclamare un posto nell’undici finale di fine anno, dipenderà tutto dal girone di ritorno in fondo.

I grandi assenti e le tante scuse

Il fatto che in queste classifiche non appaia alcun giocatore dell’ottimo Genoa di Juric e al contempo pochi rappresentanti del Milan di Montella, è colpa nostra, ce ne assumiamo la responsabilità. Si tratta di un vizio figlio della logica malata dei best e delle liste. Per rimediare a tutto ciò, vi offriamo due monografie apposite, una dedicata ai rossoblu e una ai rossoneri:

“Ma a un dio senza fiato non credere mai”, approfondimento sul Genoa di Marco Juric.

“Interregno incantato”, analisi narrativa del Milan di Vincenzo Montella.

Proprio perché ci abbiamo preso gusto e perché ci sta molto a cuore, vi segnaliamo anche una monografia sul Bologna di Roberto Donadoni, che è un po’ sparito dai radar dei bei risultati negli ultimi mesi, ma per cui noi continuiamo ad avere un debole: “Non è una squadra per vecchi”.

La classifica delle apparizioni nel best 11

6 apparizioni

Gonzalo Higuain (Juventus), Mauro Icardi (Inter)

5 apparizioni

Mertens (Napoli), Dzeko (Roma), Belotti (Torino)

4 apparizioni

Manolas (Roma), Felipe Anderson (Lazio)

3 apparizioni

Khedira (Juventus), Nainggolan (Roma), Kessie (Atalanta), Hamsik (Napoli), Skorupski (Empoli), Perotti (Roma), Bonucci (Juventus), Iago Falque (Torino), Masiello (Atalanta), Handanovic (Inter), Donnarumma (Milan), Salah (Roma), Milinkovic-Savic (Lazio)

2 apparizioni

De Vrij (Lazio), Rugani (Juventus), Papu Gomez (Atalanta), Caldara (Atalanta), Zielinski (Napoli), Immobile (Lazio), Felipe (Udinese), Brozovic (Inter), Banega (Inter)

I nostri gol preferiti in questa prima parte di campionato

E non intendiamo dire che siano stati i più belli, ma proprio i nostri preferiti, quelli che ci sono piaciuti di più.

Iago Falque — pallonetto contro la Roma

Immobile — rovesciata contro il Torino

Lapadula — tacco contro il Palermo

Nainggolan — piattone a giro da fuori area contro il Milan

Fofana, coniglio dal cilindro telecinetico contro l’Atalanta

Verdi à la Van Basten contro la Sampdoria

Bernardeschi contro le leggi della fisica e contro il Cagliari

Higuain — mezza rovesciata al volo contro il Sassuolo

Mertens — follia in velocità contro il Cagliari

Mertens — follia magica contro il Torino

Higuain — assolo contro la Roma

Insigne — poesia contro la Fiorentina

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