Il Sistema Partizan
Ripubblichiamo un articolo sul movimento calcistico del Partizan Belgrado già uscito su Nogometni, un bellissimo blog di calcio dell’est da poco online. Questo articolo sul Partizan fa parte di un ciclo di articoli che cercheranno di raccontare la realtà delle più importanti squadre dell’est europa.
Storicamente è la seconda squadra di Belgrado ma da una decina di anni il Partizan sta dominando il calcio nazionale. Dal suo immenso settore giovanile dipende il futuro della selezione serba.
In altre circostanze, sarebbe stato abbastanza curioso scrivere un pezzo per celebrare il successo del Partizan Belgrado alla fine di una stagione in cui lo scudetto lo ha vinto la Stella Rossa. Quest’anno però, a Belgrado, perdere o vincere non sembrava importante come in passato. Almeno per le società. Da una parte la Stella Rossa, tornata a vincere il campionato dopo sei anni ma in una situazione societaria disastrosa (ne abbiamo parlato qua), con circa quaranta milioni di debiti, scarne rose giovanili e per dirne una successa pochi giorni fa, senza corrente elettrica necessaria ad aprire lo stadio Marakanà. Dall’altra invece, il Partizan, ormai diventata la squadra più importante di Serbia che ha perso l’ultimo scudetto sia per una certa confusione organica all’interno dello staff sia per aver schierato spesso formazioni titolari con un età media molto giovane. Una “linea verde” che non ha ripagato subito la fiducia della società ma che nel lungo termine garantirà vittorie e grossi guadagni.
La stessa cosa accadde nelle stagioni 2005/06/07 quando il Partizan, schierando una rosa giovane e inesperta, permise alla Stella Rossa di Zenga di vincere due scudetti consecutivi. Poi però, sappiamo come sono andate le cose: i giovani del Partizan maturarono diventando quasi tutti ottimi giocatori e garantendo vittorie (sei campionati consecutivi) e introiti dalla loro vendita, mentre la Stella Rossa entrò negli anni più brutti della sua storia.
Da una decina di anni, i campi di allenamento del Partizan crescono i giocatori più promettenti di Serbia. E non è un risultato dovuto solo alla notorietà del club, la quale garantisce un grande afflusso di giovani , bensì ad un sistema nato nel 1998 e diventato, nel corso degli anni, una macchina perfetta.
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Lazar Markovic[/caption]
Zemunelo
È il 1996 e la società bianconera ha in progetto di costruire un centro sportivo di proprietà. Vengono esaminate un paio di locazioni e si decide di costruire a Zemun, uno dei diciassette municipi di Belgrado.
Due anni dopo, lo Sporting Center Partizan-Teleoptik viene aperto ed è subito soprannominato “Zemunelo”, ispirato dal più famoso centro sportivo del Milan. Il complesso si estende su di una superifice di quasi 100 mila metri quadrati e comprende: un piccolo stadio da duemila posti a sedere, otto campi di allenamento, un business center, un palazzetto dello sport, un centro fitness con palestra e piscina, un collegio per i giovani con appartementi e unità mediche.
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Uno degli ingressi del centro sportivo[/caption]
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I campi di allenamento a Zemunelo[/caption]
Struttura giovanile
Il Partizan, come tutte le società professionistiche, possiede una struttura giovanile composta da diverse squadre per ogni fascia di età. Lo staff comprende i migliori allenatori e preparatori del paese. Oltre alle giovanili, il club può contare sulla proprietà del Teleoptik Zemun, una piccola squadra che gioca nella seconda divisione serba la cui rosa è composta interamente da giocatori provenienti dal Partizan. Questa affiliazione (anche se il termine non è corretto in quanto il Teleoptik è come se fosse un’altra squadra del Partizan) permette ai giovani di adattarsi al mondo professionistico e di giocare con continuità affrontando altre squadre di pari livello. Nel Teleoptik sono passati quasi tutti i talenti del Partizan che ora giocano nei maggiori campionati europei: da Jojic a Nastasic, Mitrovic e Sulejmani.
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Mitrovic (ora all’Anderlecht) e Markovic festeggiano un gol del promettente difensore serbo Milos Ostojic[/caption]
Zemunelo garantisce un flusso continuo di giovani titolari alla formazione del Partizan. Quest’anno hanno giocato con una certa continuità diversi giovani di cui sentiremo parlare ancora: Darko Brasanac, Milos Ostojic, Nikola Ninkovic, Filip Knezevic, Danilo Pantic e Andrija Zivkovic. Nessun’ altra squadra può appoggiarsi ad una struttura cosi efficiente. Solo un’altra società di Belgrado (non è la Stella Rossa) è riuscita, negli ultimi anni, a lanciare un buon numero di giovani promettenti: il Rad Belgrado.
Un’ ulteriore prova della qualità del settore giovanile del Partizan è il numero di giocatori cresciuti a Zemunelo e ora con un posto in nazionale: dei 25 giocatori convocati dalla Serbia a Giugno 2014, ben 11 (Lukac, Stojkovic, Nastasic, Tosic, Petrovic, Matic, Fejsa, Jojic, Ljajic, Mitrovic e Markovic) hanno giocato per i bianconeri di Belgrado.
Qui sotto, un breve riassunto di tutti i giocatori cresciuti nel Partizan e venduti all’estero negli ultimi cinque anni:
Stagione 2013/2014
Lazar Markovic venduto al Benfica per 10 mln
Aleksandar Mitrovic all’Anderlecht per 5 mln
Marko Scepovic all’Olympiacos per 3,5 mln
Milos Jojic al Borussia Dortmund per 2,20 mln
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Stagione 2011/2012
Stefan Savic al Manchester City per 12 mln
Matija Nastasic alla Fiorentina per 2,5 mln
Stagione 2009/2012
Adem Ljajic alla Fiorentina per 6,8 mln
Ivan Obradovic al Real Saragozza per 3,50 mln
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Adem Ljajic[/caption]
Stagione 2008/2009
Stevan Jovetic alla Fiorentina per 8 mln
Zoran Tosic al Manchester United per 7 mln
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Partizan Belgrado, 1966[/caption]
Articolo già uscito su Nogometni