Italia vs Costa Rica, analisi tattica

Crampi Sportivi
Crampi Sportivi
Published in
9 min readJun 22, 2014
ITA-CRI-01

Articolo già pubblicato su Sistema WM

Illustrazione di Fabio Pistoia per il progetto #OneMatchADay

[caption id=”attachment_5211" align=”aligncenter” width=”404"]

schemi campo

Italia (4–5–1) — Costa Rica (5–4–1)[/caption]

Rispetto all’esordio vincente contro l’Inghilterra, per la seconda partita del girone mister Prandelli decide di cambiare — come uomini o come posizione — tutti e cinque gli uomini della difesa, ma di affidarsi allo stesso modulo, un 4–1–4–1 mascherato da 4–5–1. Buffon ritorna tra i pali, Darmian si posiziona a sinistra (giocando quindi col piede debole), con Abate a destra, facendo scalare Chiellini centrale ad affiancare Barzagli (bocciato Paletta). Un cambio anche a centrocampo, dove Thiago Motta prende il posto di Verratti (che aveva fatto benissimo, contribuendo a dare qualità ed aumentare il possesso, ma al quale viene preferito un giocatore più muscolare, per opporsi alla forza fisica del Costa Rica), che compone il reparto insieme a Pirlo, De Rossi (in posizione arretrata) e Marchisio e Candreva (esterni), con il solo Balotelli in attacco. Il modulo è molto duttile, dal 4–5–1 di base si passa infatti al 4–3–3 in fase di possesso (Marchisio e Candreva si alzano, i terzini salgono e De Rossi si abbassa applicando la ‘salida lavolpiana’) e al 4–1–4–1 in fase di non possesso, con De Rossi tra le due linee.

[caption id=”attachment_5218" align=”aligncenter” width=”470"]

La disposizione delle due squadre subito dopo il fischio d’inizio, mette ben in evidenza i due schieramenti

La disposizione delle due squadre subito dopo il fischio d’inizio, mette ben in evidenza i due schieramenti[/caption]

La Costa Rica risponde con un 5–4–1 molto in linea, che in fase di possesso si trasforma in 3–5–2 o anche 3–4–3: i terzini salgono a centrocampo, e i due esterni Ruiz e Bolanos si alzano ad affiancare Campbell. Colpisce (l’aveva già fatto contro l’Uruguay, ma si pensava fosse la carica data dall‘effetto sopresa) l’atteggiamento della squadra, che si posiziona molto alta sia come difesa (di fatto oltre la propria trequarti) che come centrocampo (oltre il cerchio di centrocampo), sempre pronti ad accorciare in avanti e a ripartire. La partita è stata preparata in maniera perfetta dal loro allenatore, non c’è che dire.

[caption id=”attachment_5219" align=”aligncenter” width=”470"]

Il 4-1-4-1 italiano in fase di non possesso, con De Rossi tra le linee e il centrocampo a quattro

Il 4–1–4–1 italiano in fase di non possesso, con De Rossi tra le linee e il centrocampo a quattro[/caption]

[caption id=”attachment_5220" align=”aligncenter” width=”470"]

La disposizione della Costa Rica secondo il 5-4-1, con i reparti subito pronti a salire (un giocatore dinamico a venire tra le linee li avrebbe messi molto in difficoltà)

La disposizione della Costa Rica secondo il 5–4–1, con i reparti subito pronti a salire (un giocatore dinamico a venire tra le linee li avrebbe messi molto in difficoltà)[/caption]

L’Italia vuole replicare la prova contro l’Inghilterra dal punto di vista del possesso, cercando di giocare la palla e intensificare la rete di passaggi. Trova molte difficoltà però, per tre motivi:
1. Il centrocampo inglese era a due (Gerrard ed Henderson), con quattro giocatori dalla propensione offensiva che aiutavano poco, e con gli stessi due mediani che non scivolavano mai all’esterno a prendere l’avanzata dei terzini
2. Non c’è Verratti ma Motta, molto meno tecnico, e quindi l’impostazione è sempre affidata ai piedi di Pirlo, che deve venire a prendere palla e muoversi in una porzione troppo ampia di campo
3. La Costa Rica pressa altissima, come gia’ detto, col centrocampo avanzato e spesso anche tre giocatori offensivi a ridosso della nostra area di rigore.

La linea difensiva alta può rivelarsi un vantaggio per noi, ma bisogna trovare i modi per sfruttarla, che nel caso di specie sono due: attaccarla sugli esterni sfruttando la profondità, o servire la punta con lanci lunghi.

1. Corsie esterne
I nostri esterni in realtà il movimento lo fanno anche, ma vengono poco serviti, o comunque in maniera imprecisa. I terzini si alzano ma non come dovrebbero, in particolare Abate sta sempre bassissimo lasciando Candreva da solo (contro l’Inghilterra la catena di destra Candreva — Darmian aveva funzionato alla perfezione), mentre a sinistra Darmian accompagna di piu’ Marchisio (che spesso si ferma a coprire) ma col grosso handicap di dover usare il piede debole.

[caption id=”attachment_5221" align=”aligncenter” width=”470"]

Sortita offensiva di Darmian che si sovrappone internamente a Marchisio

Sortita offensiva di Darmian che si sovrappone internamente a Marchisio[/caption]

2. Lanchi lunghi
Pirlo prende in mano la squadra, capisce di imbeccare Balotelli e di farlo subito, non lasciando il tempo al centrocampo di aggredire e alla difesa di organizzarsi, e nell’arco di sette minuti gioca quindi quattro palloni consecutivi di prima intenzione verso la punta, guadagnando quindi un tempo di gioco. Tutte e quattro le volte nascono pericoli (I sponda di Balo per Motta che calcia fuori, II taglio di Balo che sbaglia un pallonetto in uno-contro-uno col portiere, III tiro di Balo da fuori area ben parato dal portiere, IV fuorigioco di Darmian dopo una progressione sulla fascia). E a proposito di fuorigioco, a fine partita saranno ben undici (non per forza una statistica negativa, comunque).

[caption id=”attachment_5222" align=”aligncenter” width=”470"]

Lancio lungo di Pirlo per Balotelli che sfrutta la profondità’ concessa dalla difesa alta

Lancio lungo di Pirlo per Balotelli che sfrutta la profondità’ concessa dalla difesa alta[/caption]

[caption id=”attachment_5223" align=”aligncenter” width=”470"]

Pirlo si allarga per trovare spazi di manovra, lancia per Balo che farà sponda per Motta. Occasione d’oro per l’Italia

Pirlo si allarga per trovare spazi di manovra, lancia per Balo che farà sponda per Motta. Occasione d’oro per l’Italia[/caption]

[caption id=”attachment_627" align=”aligncenter” width=”433"]

Ancora asse Pirlo-Balo, stavolta partendo da posizione defilata.[/caption]

[caption id=”attachment_5224" align=”aligncenter” width=”470"]

Il quarto lancio di Pirlo e’ per Darmian, in fuorigioco

Il quarto lancio di Pirlo e’ per Darmian, in fuorigioco[/caption]

La Costa Rica come detto pressa alta. Il lavoro dei terzini è fenomenale nello stare alti bloccando bassi i nostri terzini, e di tornare subito in linea con i centrali di difesa in fase di non possesso. La superiorità numerica contro il nostro attacco è sempre garantita. Il centrocampo sta alto, blocca le linee di passaggio ed è subito pronto a supportare l’attacco. Campbell, unica punta, fa movimento ad uscire per i tagli centrali di Bolanos e Ruiz, oppure i tre si combinano e stanno insieme alti. Il pressing gli permette anche di conquistare parecchi calci d’angolo, che sono un loro punto di forza vista la bravura nel calciarli (Bolanos da sinistra e Campbell da destra) e nei colpi di testa, e infatti da ogni corner nasce un pericolo.

[caption id=”attachment_5225" align=”aligncenter” width=”470"]

Secondo minuto di gioco, tre giocatori alti (la punta Campbell e i due esterni che si alzano) pressano Buffon e lo costringono al lancio lungo

Secondo minuto di gioco, tre giocatori alti (la punta Campbell e i due esterni che si alzano) pressano Buffon e lo costringono al lancio lungo[/caption]

[caption id=”attachment_5226" align=”aligncenter” width=”470"]

Situazione di calcio d’angolo: tantissimi uomini in maglia bianca a saltare

Situazione di calcio d’angolo: tantissimi uomini in maglia bianca a saltare[/caption]

[caption id=”attachment_5227" align=”aligncenter” width=”470"]

Pressing altissimo, la palla esce verso Darmian che deve rilanciare al volo

Pressing altissimo, la palla esce verso Darmian che deve rilanciare al volo[/caption]

Le difficoltà dell’Italia sono a centrocampo. Candreva appare molto più stanco, Thiago Motta dopo 35’ è già boccheggiante e Pirlo è costretto ad un movimento eccessivo. In fase di non possesso, la linea e’ praticamente a quattro, con De Rossi arretrato, e in pressione esce il giocatore di riferimento più vicino alla palla; Pirlo deve quindi uscire ad inseguire l’avversario e poi è chiamato al doppio lavoro, dovendo accentrarsi o allargarsi per impostare l’azione, visto il contributo nullo di Thiago Motta. Il regista juventino (che inquadrato da una telecamera sulla battuta di una punizione ha i capelli sudatissimi) regge comunque fisicamente, nonostante l’età non più verdissima, dimostrandosi un professionista ed un campione anche da quel punto di vista.

[caption id=”attachment_5228" align=”aligncenter” width=”470"]

La linea di centrocampo è altissima, i quattro giocatori portano pressione a Marchisio che sara’ costretto a giocarla indietro (male, regalando un pericoloso corner)

La linea di centrocampo è altissima, i quattro giocatori portano pressione a Marchisio che sara’ costretto a giocarla indietro (male, regalando un pericoloso corner)[/caption]

[caption id=”attachment_5230" align=”aligncenter” width=”470"]

Altro esempio dell’atteggiamento dei centramericani. Centrocampo altissimo, linee di passaggio inesistenti

Altro esempio dell’atteggiamento dei centramericani. Centrocampo altissimo, linee di passaggio inesistenti[/caption]

Nei minuti finali di primo tempo la Costa Rica alza i ritmi. Oltre ad un probabile rigore non concesso, due azioni identiche, una a destra e una a sinistra, mettono in evidenza un grosso problema dell’Italia, ovvero l’uscita sui cross. O non esce nessuno (Abate sulla prima) o escono tutti (Chiellini e Darmian sulla seconda), ed è proprio quello che accadrà in occasione del gol, al minuto 44’. L’azione si sviluppa sulla sinistra, Abate dovrebbe uscire in contrasto ma preferisce rimanere in area (errore gravissimo, dal mio punto di vista), costringendo Candreva ad un recupero troppo difficile perche’ in ritardo, e il cross parte indisturbato. Al centro dell’area Ruiz taglia, Chiellini se lo perde e Darmian non fa la diagonale, per l’insaccata vincente dei centramericani.

[caption id=”attachment_5231" align=”aligncenter” width=”470"]

Chiellini e’ perfetto come esterno in una difesa a tre, ma trova molte più’ difficoltà come terzino (non spinge) e come centrale a quattro, perché’ e’ troppo irruento. Qui poteva benissimo starci il rigore

Chiellini e’ perfetto come esterno in una difesa a tre, ma trova molte più’ difficoltà come terzino (non spinge) e come centrale a quattro, perché’ e’ troppo irruento. Qui poteva benissimo starci il rigore[/caption]

[caption id=”attachment_5232" align=”aligncenter” width=”470"]

Il gol della Costa Rica. Diaz crossa indisturbato, Ruiz taglia dentro prendendo il tempo a tutti

Il gol della Costa Rica. Diaz crossa indisturbato, Ruiz taglia dentro prendendo il tempo a tutti[/caption]

Nel secondo tempo le cose vanno cambiate. Thiago Motta ovviamente viene sostituito visto l’evidente affanno fisico, e Prandelli decide di mettere Cassano. La mossa è buona tatticamente, in teoria, perché il barese è bravo a venire tra le linee e può innescare la punta o gli esterni. Meno buone, dal mio punto di vista, le altre due sostituzioni: dentro Insigne e poco dopo anche Cerci per Candreva e Marchisio. I due giovani attaccanti si sistemano sugli esterni, per allargare le maglie della difesa (cosa mai fatta nel primo tempo), ed è giusto, ma non si riesce mai a coinvolgerli nell’azione, anche proprio a causa di Cassano che non riesce proprio ad entrare in partita. Si aggiunge anche il nervosismo di Balotelli, che si è sacrificato molto per la squadra ma andava cambiato per un piu’ fresco e dinamico Immobile, a mio avviso, che poteva anche essere trascinato dal sentimento di rivalsa dell’opaca prestazione nel finale contro l’Inghilterra (nella decina di minuti giocati si è mangiato due palle gol nette). Con quattro giocatori offensivi e di fatto nessuna mezzala, l’Italia passa ad una specie di 4–2–1–3 o 4–2–4, volta all’attacco ma molto brutta da vedere. La squadra si appiattisce, tatticamente c’è molta confusione e i giocatori sembrano quasi essere disposti a caso. Chiellini e Barzagli vengono lasciati nel quarto d’ora finale sempre da soli a fronteggiare i lanci lunghi del Costa Rica in situazione di due-contro-due, con nessuno schermo a protezione davanti. Essendo un girone con poche partite ogni punto è importante, quindi alzare il baricentro e trovare il gol del pareggio era fondamentale, ma così facendo si è persa l’identità e l’organizzazione tattica, nostro punto di forza.

Complimenti vivissimi alla Costa Rica (citata nel testo sempre al femminile, credo), che ha battuto due squadre campioni del mondo (e può batterne una terza) ed è a sorpresa la prima qualificata agli ottavi. Resta da vedere se come prima o come seconda, e dipenderà molto proprio dalla gara finale degli azzurri.

[caption id=”attachment_5212" align=”aligncenter” width=”282"]

stats1

In giallo l’Italia, in bianco la Costa Rica[/caption]

Luca Donina @magicluca89 e foto di Roberto Cataldo @robertocatald del blog Sistema WM

--

--