La fine dell’attendismo

Paolo Stradaioli
Crampi Sportivi
Published in
2 min readMay 20, 2018

TAPPA 15 — TOLMEZZO — SAPPADA

20 MAGGIO 2018–176 KM

Vincitore: Simon Yates

Maglia Rosa: Simon Yates

Dice che il ciclismo moderno impone una certa parsimonia nello spendersi in attacchi impavidi da lontano. Dice bene, in effetti è così, dovrebbe essere così, forse era così ma adesso non lo è più. Dice, chissà chi lo dice, diceva anche che la regola dell’amico non sbaglia mai, aspetta, forse quello lo diceva Max Pezzali, comunque diceva male. Storia vecchia, un po’ come il ciclismo attendista.

Quando mancavano ancora 18 chilometri di cui una buona metà in salita è partito Simon Yates, di nuovo, come se quel costume rosa che indossa ormai da svariati giorni non sia l’effige del leader ma una tutina che conferisce super poteri a chi ha il privilegio di vestirla. Sarà così, la Maglia Rosa effettivamente da una sicurezza diversa, poi dice che l’hanno indossata i più grandi e allora bisogna onorarla. Lo sta facendo in maniera egregia l’inglesino, quello sbagliato, perché dopo l’exploit dello Zoncolan tutti si aspettavano la conferma di Froome, lui che ha fatto dell’attendismo un mantra e ha sempre sofferto i cavalli pazzi. Dice che la strategia ha sempre pagato, ma la Sky non è quella del Tour e la condizione non è quella dello scorso anno, dice.

Sono stati attendisti anche Pinot e Pozzovivo, non che si siano risparmiati, aspettavano il momento opportuno, che per un attendista non arriva mai, è un po’ come il giorno perfetto, più lo si attende più diventa un miraggio. Intanto lotteranno per il podio fino alla fine, loro che hanno rispettato il copione, loro che dice non hanno l’ambizione di scalzare Yates dalla testa della corsa.

Che poi alla fine l’attendismo è un po’ in tutti noi, serve per stimolare quel Pantagruel di emozioni che scatenano gli ultimi tre, quattro chilometri. Ne era convinto Dumoulin, dice che martedì si riprende tutto quello che è suo, però intanto fa la voce grossa sul Passo di Sant’Antonio per mettere in difficoltà la Mitchelton-Scott, poi si scioglie sotto i tremendi colpi della maglia rosa sul Bosco dei Giavi. Chi erano questi Giavi non si è ben capito, ma sicuramente erano favorevoli a Yates.

Un’azione d’altri tempi o forse di questi tempi, non è ancora dato saperlo, una rondine non fa primavera, un indizio non fa una prova, l’episteme dominante rimane quella che se sei il leader della corsa dovrebbero essere gli altri ad attaccarti. Dovrebbero. Se invece nelle gambe hai un capolavoro di potenza e acume tattico allora dice che puoi partire, dando l’impressione che vuoi solo mostrare i muscoli, poi capita che sigilli il Giro a una settimana dalla fine, come se fosse normale. Dice che però è ancora presto, dice che bisogna attendere, anche se vedere la pedalata di Yates suggerisce tutto, ma di certo non incita all'attesa.

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