La mano de adios — Los Sintéticos S2 E03

Crampi Sportivi
Crampi Sportivi
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2 min readJun 15, 2016

Mentre il mondo si strappa le vesti per l’impresa dell’Islanda (con tanto di rosicata post-gara di Cristiano Ronaldo) e guarda con gli Europei come rapito, nel frattempo gli Stati Uniti tentano di far interessare il resto del globo a una Copa América che non sta mancando di regalare sorprese.

Jurgy no likey

Prima fra tutte, un omaggio completo alla Mano de Dios di Maradona nella terza giornata della competizione.

Maradona-esque

L’ultimo giro di giostra della fase a gironi della Copa América ha scelto di omaggiare con due citazioni il giocatore simbolo del calcio latinamericano, Diego Armando Maradona. La cosa curiosa è che gli omaggi non sono arrivati dall’Albiceleste.

La prima citazione arriva in Brasile-Perù ed è discretamente decisiva, visto che decreta l’uscita della Seleçao (e pure la cacciata di Carlos Dunga). Al dispiacere per l’eliminazione, si aggiunge pure un po’ di rabbia: Raúl Ruidíaz segna di mano (anche se lui si ostina a dire che ha colpito la palla con la coscia). Chissà se Alisson ha imprecato in italiano.

Coscia o mano? Peccato tutta mano (citando un vecchio spot che parlava di pollo).

La seconda citazione arriva in Messico-Venezuela. E l’autore è Jesús Corona, che parte dalla tre quarti e punta la porta. Ora, dire che supera cinque avversari, forse, è un’esagerazione, visto che non è che lo contrastino davvero, anzi, gli vanno incontro in modo poco convinto, con una verve degna di una partita tra scapoli e ammogliati. Il risultato è comunque bello, ti fomenti a vederlo correre con sicurezza verso la porta avversaria.

https://www.youtube.com/watch?v=0TgSUG0OPHc

Prego, si accomodi.

Non male per un difensore.

A proposito di Maradona, l’erede designato Leo Messi non ha fatto gol. Ma ha fatto questa roba qui: una specie di doppio tunnel che ha aperto uno stargate. Peccato che il guardalinee abbia rovinato tutto segnalando fuorigioco.

https://twitter.com/kapilvarala/status/742948257152827393

Tra le braccia, tra le gambe e poi si va a spasso nell’Universo. P.S: Sì, l’Argentina ce l’ha in pugno.

Gol d’addio

Se San José non ride, a Montevideo e Kingston si piange. Nello scontro finale del girone C, l’Uruguay già eliminato ha battuto per 3–0 la Giamaica, anch’essa già fuori dai giochi.

Questo gol finale di Corujo (e la mancata parata del portiere avversario) dice molto sulla qualità dei Reggae Boyz e chissà quante ferite lascerà nella Celeste, ripensando che questa competizione si poteva vincerla. VINCERLA.

Anche Panama è fuori, ma con maggior onore. Vittoria sulla Bolivia, un’ora di qualità contro l’Argentina senza Messi e dieci minuti da qualificati contro il Cile. Che forse invece deve preoccuparsi di Claudio Bravo.

https://www.youtube.com/watch?v=XhIQgZpLFjQ

Unico

Non so se sia mai successo, ma Frank Fabra potrebbe esser stato il primo giocatore in cent’anni di Copa América a segnare un autogol e una (favolosa) rete nella stessa gara. Fortuna che non contava niente per la Colombia, già qualificata.

https://www.youtube.com/watch?v=7A4YznLSkIA

https://www.youtube.com/watch?v=dPzE8JgilnE

SPOTTED: I Daft Punk sudamericani in tribuna.

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