La squadra folle che avrebbe avuto il Palermo se non avesse venduto nessuno dal 2006 ad oggi

Crampi Sportivi
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6 min readSep 22, 2016

Oggi vi portiamo nell’universo parallelo in cui gli sceicchi del Qatar hanno comprato il Palermo al posto del Paris Saint Germain ed esonerato Zamparini in anticipo sul suo karma, garantendo ai rosanero una delle migliori rose del decennio per un totale di un agognato Scudetto nel 2014 (vinto con Carlo Ancelotti in panchina), una semifinale di Champions League persa contro il Real Madrid l’anno successivo in un combattuto 2 a 2 al Bernabeu. una Supercoppa italiana e ben tre Coppe Italia, di cui due consecutive, vinte con Guidolin in panchina (tornato dal 2007–2013). Andiamo a vedere che squadra pazzesca potrebbero vantare oggi i palermitani nel migliore dei mondi rosanero possibili.

Per inciso, la storia continua qui, dove Zamparini si consola acquistando l’Arsenal.

Portiere — Salvatore Sirigu

Classe 1987 — Il portierone sardo, pur rimanendo eterno secondo dietro a Buffon nelle gerarchie azzurre, non avrebbe mai subito le bizze degli allenatori parigini e si sarebbe confermato il goalie più di successo dell’intera Trinacria.

Terzino destro — Matteo Darmian

La crescita regolare del promettente terzino destro gli permette di raggiungere la Nazionale e la consacrazione in Europa con la maglia dei rosanero.

Difensore centrale — Andrea Barzagli

Capitano dal 2013 a oggi, bandiera del Palermo e della Nazionale italiana. Leggenda.

Difensore centrale — Simon Kjaer

Niente esilio tedesco, niente flessione negativa, niente brutta parentesi a Roma, il Simon Kjaer visto a Palermo, il migliore possibile, non ha fatto altro che migliorare sigillando la difesa rosanero in ormai quasi 10 anni di carriera siciliana.

Terzino sinistro — Mattia Cassani

Uno degli ultimi sopravvissuti della vecchia guardia e perciò vicecapitano.

Centrocampista centrale — Luca Rigoni

Quintessenza del centrocampo palermitano.

Trequartista — Franco Vazquez

In una squadra in cui non è il solo talento, Franco Vazquez migliora anche nella corsa e nel gioco di squadra, poiché costretto a guadagnarsi un posto da titolare. E non a caso è lui nel 2014 a segnare il gol scudetto contro la Juventus.

Ala sinistra — Josip Ilicic

Gol, assist, qualità, quantità, Josip Ilicic è il silenzioso game-changer del Palermo nelle partite più bloccate.

Ala destra — Javier Pastore

El Flaco è l’uomo della svolta per il Palermo. Con il suo arrivo e soprattutto con il suo rinnovo, una delle prime mosse effettuate dagli sceicchi, i rosanero fanno un salto di qualità, garantendosi gli anni migliori della sua carriera.

Seconda punta — Paulo Dybala

Dopo uno Scudetto vinto da protagonista assoluto a soli 20 anni è impossibile prevedere quali livelli riuscirà a raggiungere Paulo Dybala nel corso della sua carriera.

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Prima punta — Edinson Cavani

Impossibile immaginare il Palermo senza Cavani e i suoi gol. Quindi perché farlo? Recordman assoluto della classifica marcatori tra i rosanero di tutti i tempi. Campione d’Italia e trascinatore assoluto, Edinson è il terzo in ordine di fascia di Capitano al braccio ma il primo a fare da uomo copertina.

Le riserve (o meglio, i titolari a rotazione)

Stefano Sorrentino

Non è neanche giusto definirlo un secondo portiere date le sue presenze in campionato e in Europa.

Andrea Rispoli

Nuovo arrivato, già acclamato erede di Cassani.

Ezequiel Munoz

Delfino di Barzagli.

Andrea Raggi

Risponde sempre presente.

Edoardo Goldaniga

Il futuro.

Achraf Lazaar

Trova sempre più spazio.

Mediano — Edgar Barreto

Cerniera lampo definitiva del centrocampo rosanero. Ma parte dalla panchina per sollevazione popolare.

Antonio Nocerino

Veterano e pedina fondamentale. Un tempo titolare indiscusso oggi primo indiziato per un turnover di quantità.

Oscar Hiljemark

Motorino instancabile, soprannominato Capitan Marvel Ikea.

Robin Quaison

Tanta quantità che parte dalla panchina.

Abel Hernandez

Detto l’Implacabile.

Mauricio Pinilla

Le sue rovesciate sono attese dal pubblico rosanero come è stato atteso lo Scudetto 2014. In quell’annata Pinilla di rovesciate ne ha segnate 3, una più bella dell’altra.

Andrea Belotti

Non è facile guadagnarsi un posto da titolare quando hai davanti Edinson Cavani. Ma Belotti ce la mette tutta, e il suo score partendo dalla panchina è comunque impressionante. Tanto che il pubblico ne richiede a gran voce l’impiego a fianco dell’uruguagio.

Quelli che c’erano prima

La vecchia guardia, i giocatori che hanno contribuito a poggiare le fondamenta per la squadra che dal 2012 ha avuto accesso all’Europa che conta e che si è laureata Campione d’Italia nel 2014, con lo storico Scudetto.

Marco Amelia

Cristian Zaccardo

Federico Balzaretti

Fabio Grosso ed Eugenio Corini

Simone Barone

Fabio Simplicio

Giulio Migliaccio

Mark Bresciano

Fabrizio Miccoli (dal 2007 al 2013)

Punta di diamante del Palermo e suo capitano fino alla stagione 2013, quella delle controversie e dell’avviso di garanzia. Una storia spiacevole che oltre a segnare la fine del suo rapporto con i rosanero gli impedisce tra l’altro di conquistare lo scudetto dell’anno successivo.

Amauri

Luca Toni

In realtà Toni non dovrebbe stare in questa classifica, poiché è stato ceduto alla Fiorentina (in mezzo a grandi polemiche e tanti fischi) nel 2005. Tuttavia è proprio con Toni che tutto ha avuto inizio, con la sua partenza. Quell’estate gli sceicchi decisero di acquistare il Palermo, rilevandolo finalmente nel gennaio 2006 e rilasciando la dichiarazione: “fossimo arrivati prima, non lo avremmo mai venduto”. Da allora niente più è stato lo stesso.

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