La squadra folle che avrebbe avuto l’Empoli se…

Crampi Sportivi
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7 min readNov 11, 2016

Cos’è la provincia? Un luogo immaginario e nostalgico, un topos per la narrativa del calcio italiano o una prospettiva reale e propria? A Empoli, la terza ipotesi sembra esser quella buona.

Per essere una società che ha disputato solo 12 campionati di A (il 2016–17 è la prima volta che l’Empoli è in Serie A per il terzo anno consecutivo) e 19 di B, di talento a Empoli ne è passato tanto. Tantissimo. Non è raro trovare un giocatore eccitante degli ultimi cinque anni che abbia avuto a che fare con la scuola empolese, che ormai — a forza di giovani promettenti, 4–3–1–2 e bel gioco — si è garantita una sana sopravvivenza anche in massima serie.

Dove il nostro mondo racconta di una provincia ricca capace di arrivare in Europa (leggasi Sassuolo), questo mondo parallelo regala spazio alla progettualità e alla ricerca continua di talento da parte dell’Empoli, capace di cogliere spesso i momenti propizi per prendere talenti che altrove sembrano poco apprezzati. Se Corsi avesse deciso di non vendere più in nome della bellezza del calcio, cosa sarebbe successo?

L’inno dell’Empoli.

In questo mondo parallelo, l’Empoli è sopravvissuto in A senza alcun problema. Sarri è arrivato prima: ha poi scelto Napoli, ma a Empoli le tradizioni continuano. Alla decima stagione di fila in A, i toscani hanno anche raggiunto una finale di Coppa Italia e disputato tre volte l’Europa League, partecipando anche a un preliminare di Champions (ahimè perso). Ecco la titanica formazione.

Portiere — Łukasz Skorupski

Quando è arrivato a Roma, molti si sono chiesti se fosse un portiere. Cinque anni in Polonia non hanno rappresentato un biglietto da visita sufficiente e alcune cattive prove in amichevole e in gare ufficiali non hanno contribuito a migliorarne la fama nella Capitale.

Lui si è rimboccato le maniche e ha chiesto una chance. UNA. Gliel’ha data l’Empoli. Corsi ha pensato che addirittura fosse meglio investirci direttamente: metti che l’azzardo funzioni. 800mila euro alla Roma per un giocatore mal visto e in scadenza a giugno 2017, con la piazza giallorossa in festa per essersi liberata di quello che sembrava un peso.

Ha funzionato. Ha vinto Corsi, un’altra volta.

Terzino destro — Elseid Hysaj

Lui a Empoli ci è cresciuto, perché i suoi parenti ci sono arrivati nel lontano 2004 per abitarci. Suo padre faceva il muratore e ci ha messo un po’ a ottenere un provino per suo figlio. Empoli ha cresciuto, coccolato e consacrato l’albanese: Hysaj non ha certo intenzione di dimenticare la riconoscenza.

Centrale destro — Lorenzo Tonelli

Corsi ha messo una clausola nel suo contratto: l’equivalente è «tu non vai da nessuna parte». Se i grandi vecchi sono in panchina, la fascia di capitano è sul suo braccio, anima empolese fin dal 2000, anno del suo arrivo nel vivaio azzurro da Firenze.

https://www.youtube.com/watch?v=W75EeYDbd-E

Centrale sinistro — Daniele Rugani

Terzino sinistro — Maxwell

In un universo distante distante, l’Inter si compra Zambrotta dopo Calciopoli e lascia volentieri il brasiliano all’Empoli. Ibra in Toscana non lo vedranno mai e la più grande e potenziale bromance del calcio si spezza, però l’elegante dribbling felpato dell’ex Ajax farà il suo dovere.

Regista — Leandro Paredes

Walter Sabatini vende tutto. Sanabria, Jedvaj, perché non anche Paredes? L’Empoli si avvicina chiedendo un prestito, ma prima che l’estate finisca i toscani chiedono l’intero cartellino. Garcia non impazzisce per l’argentino e dà il via libera alla cessione di El Mago: a Roma si stanno ancora mangiando i gomiti.

https://www.youtube.com/watch?v=2YNvYQEDTIY

Mezzala destra — Roberto Soriano

Quando arriva in prestito dalla Samp, ha la nomea di talento naturale, datagli da Antonio Cassano in persona, che si diverte a scambiare il pallone con l’italiano di origini tedesche. A Empoli matura pian piano: all’inizio il suo riscatto non sembra indispensabile, ma il suo contratto con la Samp è in scadenza e Corsi fiuta l’ennesimo affare.

Mezzala sinistra — Claudio Marchisio

Il problema è che la Juve non riesce a disfarsi di alcuni pesi morti del progetto e decide di tenere Nocerino, invece di venderlo al Palermo. E allora Corsi coglie l’occasione: tre milioni di euro e Marchisio diventa una colonna dell’Empoli europeo.

Trequartista — Riccardo Saponara

Venuto da Forlì e pro con il Ravenna, Saponara sembra all’inizio uno di quei talenti che avranno bisogno di tempo e certe condizioni per maturare. I club italiani lo osservano, ma aspettano per un segnale che tarda ad arrivare.

Lui, tifoso milanista, sente le sirene rossonere, ma le rifiuta di fronte alle possibilità di lavorare con Sarri, che lo mette al centro del suo progetto: il “10” è suo, la responsabilità di trascinare la squadra in fase di transizione anche. E allora tutti insieme si tifa Riccardo, il ragazzo che a Empoli è diventato grande. Se gioca in nazionale, lo deve alla società di Corsi. In fondo, Saponara si allena anche la sera pur di ottenere certi obiettivi.

https://www.youtube.com/watch?v=nHb-Qevt65E

Seconda punta — Sebastian Giovinco

C’è una pratica particolare al “Castellani”: quando c’è una punizione dai 25–30 metri, il pubblico si alza in piedi e grida alla Formica Atomica, che sarebbe potuta essere la stella di una grande squadra o di una nuova lega oltre Oceano.

Invece è rimasto a deliziare Empoli, dov’è il leader tecnico con Marchisio e Saponara.

Centravanti — Éder Citadin Martins

Si va con l’attacco leggero, tanto l’italo-brasiliano ha già giocato da prima punta in gioventù e quindi un sacrificio si può fare. E poi vicino alla porta può scaricare facilmente il destro, lo stesso che gli ha consentito di raggiungere tre volte la doppia cifra in A con l’Empoli.

https://www.youtube.com/watch?v=NeKth-yjCz8

E pensare che la panchina sarebbe di gran lunga superiore alla qualità media a cui si è abituato il pubblico del “Castellani”. C’è il materiale per fare un ampio turn-over e affrontare gli impegni continentali con grande responsabilità.

Luigi Sepe

Ve lo ricordate quando De Laurentiis parlava di “Napoli ai napoletani”? No, vero? Nessuno se lo ricorda: né noi, né Sepe. Meglio stare a Empoli.

Stefano Lucchini

Garanzia lombarda, è arrivato a Empoli a 22 anni. Allo scavallamento delle 36 primavere, ancora consiglia i compagni da bordo campo: per lui a fine stagione è pronto il ruolo di team manager.

Andrea Coda

Vasco Regini

Deve ringraziare due signori: Zdenek Zeman nel periodo di Foggia e Maurizio Sarri per quello passato a Empoli. C’è l’opportunità di tornare all’ovile Samp, ma lui rifiuta: «Qui ho dato il meglio e voglio continuare a farlo». Prezioso ricambio, visto che può giocare da centrale e da terzino in una difesa a quattro.

Mário Rui

Dodicesimo uomo in tutti i sensi. Difficile tenere in panchina uno così e infatti il turnover con Maxwell è più frequente del solito. A Empoli stanno provando a usarlo anche da mezzala, ma lui continua a macinare chilometri sulla fascia.

https://www.youtube.com/watch?v=ERC1bPVYkMM

Francesco Lodi

Ha iniziato da trequartista, l’hanno provato da mezzala e infine l’hanno adattato da regista. In cerca di un riscatto che lo riavvicini ai bei tempi di Catania, Lodi è tornato a Empoli, dove tutto è iniziato.

Mirko Valdifiori

Vero che il giovane Paredes ha una tecnica di gran lunga superiore, ma qualunque allenatore si sentirebbe sicuro girandosi verso la panchina e trovando il volto rassicurante del regista di Lugo.

Piotr Zieliński

È bastato un mezzo allenamento per convincere Corsi a riscattarlo. All’epoca il polacco aveva venti presenze da professionista senza reti e un profilo lontano da futura star. Nessuno se n’è più pentito: le sue accelerazioni a cavallo delle partite ti stendono.

Sergio Bernardo Almirón

Dopo il biennio al servizio di Gigi Cagni, chi avrebbe lasciato andare uno così?

Matías Vecino

Sembrava che nessuno l’avesse capito. Un punto interrogativo a Firenze e nel poco tempo trascorso a Cagliari. A Empoli gli hanno dato un ruolo, un compito e la possibilità di diventar grande.

Diego Laxalt

Le prime sgaloppate sono arrivate al “Castellani” in Serie B, ma un Laxalt è per sempre.

Sarebbe potuto esser di più, ma uno con le sue cavalcate nel finale può sempre servire.

Simone Verdi

Ci è voluto un po’, ma alla fine si è preso qualche minuto in più, che prima apparteneva a ben altri personaggi. Un po’ perché quei protagonisti sono invecchiati, un po’ perché lui qualche miglioramento l’ha fatto…

Fernando Forestieri

Per garantire la giusta dose di hipsterismo, uno così serve.

Massimo Maccarone

Big Mac. Io credo ci sia poco da dire, se non che a oggi è il secondo cannoniere nella storia dell’Empoli, il primo per gol realizzati in A con gli azzurri.

https://www.youtube.com/watch?v=DlyK12k4TIw

Ci sono anche i giocatori ad honorem, che magari non calcano più le scene dei più grandi campionati professionistici, ma domani mattina si rimetterebbero al servizio della causa empolese.

Antonio Buscè

Responsabile dell’intero settore giovanile, Buscè è il record-man di presenze in A con i toscani. Un record che è difficile da portargli via, anche perché lui sarebbe in grado di riscendere in campo domani mattina.

Ighli Vannucchi

Idolo assoluto in quel di Empoli, oggi è dirigente del club toscano. “10” da provincia, in realtà avrebbe meritato di più con quelle doti tecniche, ma Vannucchi è sempre stato amatissimo al “Castellani”. C’è anche l’occupazione nel campo della pesca, ma il calcio e l’Empoli non si scordano.

Francesco “Ciccio” Tavano

Il top-scorer assoluto della storia dell’Empoli, che è riuscito anche a giocare a Roma, Valencia e a fare discrete figure in un’altra zona della Toscana, quella di Livorno. Oggi gioca a Prato, ma a fine carriera tornerà a Empoli per allenare la Primavera.

Ciccio Tavano Show. Con i Red Hot Chili Peppers in sottofondo.

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