Le gioie del giovane Bernardeschi

Crampi Sportivi
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2 min readFeb 9, 2016

Quando Federico Bernardeschi compiva tre anni, gli Afterhours facevano uscire il secondo singolo tratto da “Hai paura del buio?”, dicendo che sui giovani d’oggi ci scatarravano su. Di lì a poco tempo, il bambino Federico si accasava nei pulcini della Fiorentina, lui nativo di Carrara e con il giglio nel cuore. E a vederlo oggi, e non solo lui, bisogna dirlo, c’è da ricalibrare il giudizio di Agnelli e rivedere la caratura dei giovani presenti in Serie A. A partire dal portiere-miracolo Donnarumma, che con 5 anni meno di Bernardeschi (!!!) è il portiere titolare del Milan e non sta demeritando questo ruolo, al già celebrato Domenico Berardi o Alessio Romagnoli, fino al decisivo Marco Benassi a Torino. Anche Bernardeschi rientra in questa categoria. L’anno scorso, dopo la parentesi a Crotone, ha segnato il primo goal in serie A in extremis, il 31 di maggio, contro il Chievo, ovviamente con la maglia viola:

Le ultime giornate di campionato sanno essere ingannevoli, non c’è mai da fidarsi fino in fondo: si potrebbero fare nomi di giovani attaccanti che segnano nelle ultime giornate ma usano poi l’estate per eclissarsi e scomparire dai radar. Ma Bernardeschi no. Paulo Sousa ha avuto il coraggio di dare al giovane toscano una maglia titolare e lui l’ha subito fatto impazzire:

Non male un biglietto da visita del genere, in particolare contro il Barcellona, tanto che subito si sono accese le sirene dei grandi, o meglio ricchi, club europei che hanno iniziato a corteggiarlo. Dal canto suo il numero 10 viola, con quel taglio a metà strada tra Pitti e Den Harrow, si è fatto subito amare per la sua personalità e ha conquistato il posto che Sousa gli ha proposto, arrivando addirittura a cambiare anche il suo ruolo da trequartista ad attaccante esterno, e comunque sempre disposto ad allinearsi alle numerose mutazioni degli schemi del suo allenatore. Ha sempre ben giocato, ma ancora non aveva segnato, e dopo quasi 20 presenze, il numero zero sotto la colonna dei goal iniziava magari anche a farsi sentire. E il suo primo goal in campionato è arrivato sabato, contro il Bologna.

Da una preziosa difesa del pallone di Kalinic e dall’altrettanto intelligente apertura per Tello nasce il goal viola, con un cross arretrato e rasoterra che Bernardeschi tocca appena con il piatto sinistro, tanto quanto basta per indirizzare il pallone verso l’angolo e rendere così vano il tuffo di Da Costa. Così il gioiellino di Diego Della Valle si è sbloccato. Ma l’immagine simbolo della sua partita, oltre ovviamente al goal, è un’altra, è la sua reazione, immortalata in questa foto:

Lo sguardo di Bernardeschi sembra quello, felice, di qualcuno che ha rotto un incantesimo. Questo goal gli farà bene, così come sarà piaciuto a chi, con un occhio alla partita e un occhio in Francia, era seduto sugli spalti.

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