L’undici da sogno che la Chinese League ha messo insieme (ma anche la panchina non scherza)
Lo scossone provocato dall’arrivo sulla piazza degli investitori della Chinese League, massimo campionato di calcio cinese, ha colpito anche noi. Lo ammettiamo, soprattutto per quanto riguarda l’ultima sessione di calciomercato
Le discipline olimpiche ci insegnano come, in ambito sportivo, in Cina siano abituati a standard altissimi; non ci è difficile immaginare come l’onta di alcuni sport in cui invece gli asiatici zoppicano possa ad un certo punto diventare intollerabile, a livello di sentimento nazionale almeno.
Quindi, la razzia di talenti a suon di cifre fuor di competizione rappresenterebbe solo l’inizio del processo messo in atto dal governo cinese per prendersi la supremazia in ambito calcistico; se l’operazione di dominio del mondo cestistico, con l’esperimento umano Yao Ming non è riuscito appieno, le mire vengono spostate su una disciplina dove gli eterni rivali non sono quelli americani ma quelli europei.
Per meglio rappresentare le ambizioni di dominio governative, prendiamo come avatar la figura complottista del ministro Zhang, direttamente da Mister Robot, passato dallo scranno della Sicurezza di Stato a quello dello Sport.
Grazie ai suoi intrallazzi politici, nella SuperLega tanto ventilata fra i top clubs europei, è stato inserito uno spazio dedicato ad una selezione di un super team proveniente dalla Chinese League. Su chi potrebbe contare questo squadrone?
Portiere — Dalei WANG
Nell’alternanza di portieri della nazionale cinese, nell’ultima occasione il titolare è stato Wang. Un passaggio di consegne, dettato dall’età più giovane del suo acerrimo concorrente? Per questo motivo a lui va la maglia del titolare della selezione.
https://youtu.be/wMP9d7N0PXU?t=25s
Centrale destro — Stephen M’BIA
Fra i tanti ruoli occupati dal polivalente camerunense, scegliamo di schierarlo in quello in cui ha reso maggiormente. Più che da mediano o da terzino, il meglio da Stephen è arrivato da centrale difensivo, al Marsiglia, prima delle due Europa League vinte consecutivamente a Siviglia.
https://www.youtube.com/watch?v=oO1Vcl89hes
Centrale che imposta — Odil AKHMEDOV
Visti i propositi ambiziosi, al centro della difesa inseriamo un ragazzo solitamente impiegato a centrocampo, ma che sin dalla Coppa d’Asia 2011 ha giostrato alla grande anche da difensore. Dopo quelle prestazioni ci fu la fila di clubs europei a cercarlo, come Arsenal, Monaco e Malaga; le peripezie lo portarono però in Russia e poi in Cina.
Centrale sinistro — GIL
Sfortunato ad emergere nel periodo storico in cui i difensori brasiliani di livello abbondano come non mai (Thiago Silva, Miranda, Marquinhos, David Luiz), si tratta di uno che nell’era di Roque Junior titolare in verdeoro sarebbe stato un perno difensivo in nazionale. Lo è all’interno di questa selezione, per garantire stabilità alla retroguardia con un tocco di tecnica brasileira.
Mediano di rottura — Axel WITSEL
“Quando scelti lo Zenit sentii le stesse polemiche di ora; la mia è stata anche una scelta di vita”. Chè poi è la stessa dell’altra volta; almeno la coerenza dovrebbe essere apprezzata. Ora il riccio centrocampista belga viene inserito in squadra: è l’occasione per dimostrare che i soldi contano, ma un pò anche con un livello più competitivo se la cava.
https://www.youtube.com/watch?v=Gw0JJX7FozE
Mezzala destra — RAMIRES
Qualcuno che faccia il lavoro sporco ci vuole sempre in mezzo al campo. Curioso che il ruolo di contenimento venga affidato ad un brasiliano, ma il curriculum di ex Chelsea parla per lui; lo preferiamo, in formazione, per la militanza in squadra anche in Chinese League con la mezzala sinistra con cui forma una coppia ben affiatata.
https://www.youtube.com/watch?v=R3QZHGyz1mc
Mezzala sinistra — Alex TEIXEIRA
Se sul lato destro abbiamo inserito un giocatore votato al contenimento, su quello sinistro ci sbilanciamo inserendo un giocatore più offensivo. In uscita dallo Shaktar, sembrava vicinissimo a Juventus prima e Chelsea per poi virare verso la Cina. Un pò come la sua apertura alla nazionale ucraina dopo aver giocato con quella verdeoro solo nelle giovanili.
Trequartista esterno destro — HULK
Il soprannome del ragazzo è dato dalla somiglianza con Lou Ferrigno, l’attore che interpretava il famigerato forzuto verde. Oltre ai lineamenti, in comune c’è anche una struttura fisica sopra la media: figurarsi l’impatto nella Chinese League di questa possenza amalgamata con la tecnica tipica carioca…
https://youtu.be/316NCnTuNHg?t=9s
Trequartista centrale — OSCAR
Il simbolo degli ingenti investimenti fatti nel calcio cinese: nel pieno della freschezza giovanile della carriera, dopo esser stato protagonista nel Chelsea trionfante in Europa League di Benitez e in quello scudettato di Mourinho, lascia la Premier per passare alla Chinese League. Considerato il mix fra età e talento, è probabilmente il migliore della squadra.
Trequartista esterno sinistro — Ezequiel LAVEZZI
Il primo ad arrivare in Italia della coppia che con Cavani fece le fortune del Napoli, e uno dei primi ad arrivare in Cina, in fuga dai mal di pancia parigini. In Chinese League riesce ad essere contemporaneamente il migliore per velocità con la palla al piede (Gervinho permettendo) e per numero di tatuaggi. Pronto con questa selezione a dimostrare che il calcio che merita è quello del massimo livello mondiale.
Punta — Carlitos TEVEZ
Del suo addio al Boca, su Crampi Sportivi si era già parlato qui; al di là delle scelte di carriera, per dare garra e combattività unita al talento puro, non c’è scelta migliore.
D’altronde passano gli anni ma di Tevez continuano a non nascerne tanti.
Allenatori — Marcello LIPPI & Luis Felipe SCOLARI
Per avversari duri come quelli del Vecchio Continente c’è bisogno di qualcuno che in Europa ci abbia sguazzato e che conosca il mondo a sufficienza; inoltre, visto il talento maggiormente sbilanciato in avanti, serve un mister che sappia gestirlo.
Et voilà, una coppia pronta per l’occasione: per la prima esigenza, è pronto l’italiano, neo ct della Cina, plurivincente con Juventus e Italia; per la seconda, Felipao, abituato ad artisti verdeoro del pallone, è la miglior scelta possibile.
L’11 che andrebbe a comporsi sarebbe il seguente:
Inoltre, per poter tenere i ritmi facendo turnover, c’è bisogno di una panchina adeguata.
Cheng ZENG
Il portiere migliore delle ultime due stagioni di Chinese League, nonchè tre volte migliore nelle ultime quattro stagioni (nell’altra il premio è andato al già citato Dalei Wang). In ballottaggio serrato per la titolarità nel ruolo.
https://youtu.be/ZT7a1vDm5AI?t=5s
Direttamente dal manuale di Heater Parisi: perchè bloccarla quando si può respingere con quella meravigliosa coreografia?
Colonna della nazionale sud coreana, da quando fu accusato ingiustamente di aver partecipato allo scandalo del calcioscommesse coreano, ha imparato a difendersi da tutto e tutti e quindi non è certo una competizione così a spaventarlo; sempre presente in difesa.
https://www.youtube.com/watch?v=av51eC_JY9w
Provate a non prenderlo
Anche il brasiliano nasce centrocampista, ma schierabile in difesa. D’altro canto, per uno che dal Brasile (dove era arrivato nel giro della nazionale) ha scelto di giocare di seguito in Russia nell’Anži Machačkala, in Arabia nell’Al-Jazira sotto Walter Zenga e quindi nel campionato cinese, l’adattamento non è certo un problema.
https://www.youtube.com/watch?v=hAjjvaiyq00
Dicevamo, delle attenzioni delle difese in marcatura?
In nazionale era partito col 10. Poi aveva preso l’8. Nelle Olimpiadi di Rio è infine passato al 5. Per scelta propria o del mercato, il percorso che ha compiuto, come in carriera, è stato al contrario; dopo l’affermazione in Europa, un passo indietro tornando al Sudamerica, un altro sbarcando nel torneo cinese. Dove la sua polivalenza è un vero lusso.
https://youtu.be/c2rV5U86ihI?t=35s
Imprendibile per il portiere… o forse no?
Quante volte si è sentito di talenti con difficoltà di adattamento una volta fuori dalle loro terre? Il jolly brasiliano non è andato male al Tottenham, ma viste le premesse che circondavano questo volante, l’Europa non è stata terra di conquista. Altro salto per lui; nel suo personale Risiko, prima dell’Africa e dell’Oceania, per Paulinho è la volta dell’approdo al campionato cinese e della selezione in questo team grazie alla sua adattabilità in campo.
Il continente sudamericano intanto è stato soggiogato: son 2 armate fisse ad ogni turno
In ogni sessione di calciomercato puntualmente Freddy veniva accostato alla Premier League; invece, dopo il famigerato affare saltato con la Juventus, ha voluto tagliare i ponti col Vecchio Continente e cercare gloria asiatica.
Nelle lune buone Freddy ha dispensato vari colpi ad effetto
Ritrovatosi senza contratto ha trovato la Cina come meta più adatta per la sua carriera. Si sarà sentito accomunato dalla confusione fra nomi e cognomi: lui è Obi oppure Mikel? O è tutti e due? Nel dubbio, John ottiene un posto in squadra con lo stesso ruolo che aveva al Chelsea: riserva di lusso pronto a dare il suo in mezzo al campo.
https://www.youtube.com/watch?v=RBKHh3lVcIY
Riserva a chi?
Con la partenza di Garcia aveva capito che la rotazione fra gli attaccanti sarebbe stata dura; l’ex romanista per non perdere l’occasione si è perciò fiondato ai provini cinesi, presentandosi prima di tutti. Arrivando quindi due giorni prima. I piedi son quelli che sono, ma la velocità è sempre da primo della classe.
https://www.youtube.com/watch?v=72k_Beiy5N4
Scatto da delizia, errori da croce
Dopo le grandi stagioni in Portogallo e un’asta milionaria, per il ragazzo è stata sfortunata l’esperienza all’Atletico Madrid, con soli 2 gol in 15 presenze. Col passaggio in Cina prova a risollevarsi, tornasse quello di prima sarebbe un giocatore d’eccezione all’interno del pur folto attacco!
https://www.youtube.com/watch?v=TyBl7OqBd5U
Al debutto in Cina però la nuvola nera madrilena era ancora lì
L’infortunio subito a luglio in Chinese League è stato terribile per lui, ma come buon augurio viene inserito nella squadra: visto il suo valore come centravanti possente ma rapido, in grado di far reparto da solo ma anche di allargarsi, una volta ristabilito potrebbe risultare un grande valore aggiunto per il fronte offensivo.
La palla l’ha sempre saputa buttare dentro…
Come dimostrato agli Europei, il suo fisico fa la differenza a qualsiasi latitudine. Innesto per specifiche esigenze tattiche della squadra: tanto, coi calciatori presenti in rosa, per i rigori siamo già attrezzati.
https://www.youtube.com/watch?v=dDyoMgm3mXk
Una brutta reinterpretazione di De Gregori