Mastercramps #5 — L’istante della perfezione del gesto

Cosa, se non l’amore per il gesto — inteso quasi in senso d’annunziano -, ci spinge a vedere e a rivedere i gol? ad attaccarci morbosamente al televisore o al pc ogni volta che si ripropongono gli highlights di davvero Qualsiasi campionato. In realtà potremmo fermarci a questo fotogramma di Luis Suarez, alla sua grazia plastica, non andare avanti nella rassegna dei goal di questa settimana. Potremmo fermarci al momento esatto nel quale sta per nascere lo splendore di un gol. Custodire la sua capacità di distillare la perfezione del gesto nel micro-istante che è la genesi di tutto.

5. Douglas Costa

“Mòglietirostomig”: queste le poche e semplici parole che devono esser vagate nella mente del centrocampista del club ucraino. C’è chi dieci anni fa fece la rivoluzione arancione e, da quei tempi, lo Shakhtar è continuato a crescere. Dopo Willian, che sia il turno di Douglas Costa di spiccare il volo come i tanti brasiliani talentuosi che sono nel club di Lucescu? Intanto, il pallone vola al sette della porta difesa da Bravo e ‘sti cavoli se la partita era già decisa.

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4. Sandro

Di questo gol mi piace come Sandro sia partito dritto con l’idea di tirare e spaccare la porta. Si capisce bene dalla decisione con cui porta palla e sterza su Cleverley. Insomma, si capisce da quando inizia l’azione che il gol sarebbe stato ineluttabile.

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3. Barnes

Il Brighton è una delle tante squadre che si possono ammirare nella terra florida di talenti della Championship. In UK giocare in Championship a volte è meglio che vivere da protagonista un’altra realtà. Sarà per la sua atmosfera, per quei piccoli stadi che si possono ammirare o per i gol sorprendentemente meravigliosi. Non fa eccezione Barnes. Il bomber, l’uomo che lo scorso marzo sgambettando un arbitro si beccò ben sette giornate di squalifica, cerca di sgambettare il Bournemouth con una cosa del genere.

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2. Aubameyang

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Il bello di questa punizione è che, a vederla così, pare ‘na cazzata. Cioè, vista così intendo, non pare così complicato mettersi quattro passi dietro il pallone, calciare dritto, senza effetto, sopra la barriera e incastrarla tra il palo e la traversa. Senza enfasi o gesti superflui: like a boss.

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La sobrietà disincantata degli scarpini di Aubameyang[/caption]

1. Suarez

Esagerare significa “fare più del necessario” ed è un verbo che Luis Suarez quest’anno ha iniziato a praticare con continuità, sin da quando è rientrato 9 partite fa, cominciando a segnare con la voracità di chi era stato fuori per squalifica dopo aver tentato di ingurgitare un avversario. Con i quattro di ieri siamo a 13 gol, messi dentro in una serie progressiva di bellezza che raggiunge lo zenit ieri sera: quando, nel fotogramma che ha aperto questo post, una palla a mezza altezza poco oltre il centrocampo viene trasformata nel gol dell’anno.

A cura di Gabriele Anello ed Emanuele Atturo