Miedo escénico

Igor Santos
Crampi Sportivi
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2 min readJun 28, 2018

Jorge Valdano, campione mondiale con l’Argentina in Mexico 1986, viene spesso citato per aver coniato il concetto di paura scenica. Ma lui stesso ha più volte riconosciuto che el miedo escénico, il timore di sbagliare sotto la pressione dei grandi momenti, era un concetto da lui copiato da Gabriel García Márquez. Lo scrittore colombiano ne aveva scritto in una occasione a proposito delle paure e dello stress provocato dalla possibilità di sbagliare quando si accendono le luci dei riflettori e sei solo, davanti a una moltitudine.

Temo sia questa la chiave migliore per capire cosa sia successo ieri alla nazionale tedesca sulle rive del Volga. Del perché questa squadra abbia giocato alla roulette russa (il luogo era quello giusto) in tutte e tre le partite che hanno segnato la tortuosa strada dei campioni in carica in questa competizione.

Dovunque impazzano le battute riguardo ai pessimi risultati tedeschi nelle infinite estensioni geografiche della Russia. D’inverno come d’estate. Ma il gioco con la storia in questo caso dice poco: è il miedo escénico a condurre i giochi. Ad attanagliare le gambe e le teste, soprattutto le teste, dei francesi nel 2002, degli italiani nel 2010, degli spagnoli nel 2014 e, contro ogni pronostico, dei tedeschi ieri. Atleti dai piedi di argilla, tutti sconfitti quando vantavano il titolo di campioni mondiali.

L’ennesima conferma del peso della letteratura come chiave per interpretare il calcio, le sue storie di gloria e, soprattutto, i suoi drammi. Se questa ultima parola può ancora descrivere le vicende di un gruppo di multimiliardari prematuri (la definizione la prendo in prestito da Marcelo Bielsa).

Pensavo a tutto questo mentre guardavo Löw, serissimo, incredulo e frustato davanti alle continue manovre d’attacco sterili dei suoi, facilmente fermate dai coreani (nuova fatal Corea, ora del Sud, sempre l’Italia come anticipatrice di tutto…). E non era possibile non pensare a Sané, alla sua velocità, davanti al ritmo lento delle transizioni tedesche. Ma Sané non era in Russia. Non importa. Il risultato sarebbe rimasto uguale. Ostinato. Non conta il talento. Conta il miedo. El miedo escénico.

COREA DEL SUD 2–0 GERMANIA (Kazan Arena, Kazan — 27 giugno 2018)

1–0 : 92' Kim Young-gwon / 2–0 : 96' Son Heung-min

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Igor Santos
Crampi Sportivi

Tifoso dell'Athletic nato a Barakaldo (Paesi Baschi) nel 1978. In Italia dal 2002 si occupa di storia medievale.